Cina pronta ad alzare tasse sui ricchi, crollano i titoli del lusso europeo

Le ipotesi di un aumento delle tasse per i cittadini cinesi più ricchi hanno provocato la caduta in Borsa dei principali marchi europei del lusso.
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La stangata cinese ai più ricchi
Il settore del lusso, già sotto pressione per i timori circa l'andamento dell'economia, ha ricevuto un ulteriore stangata dalla Cina. Xi Jinping, presiedendo il decimo meeting della Commissione centrale per gli affari finanziari ed economici, ha riaffermato l’importanza di promuovere la “prosperità comune” tramite un "ragionevole aggiustamento dei redditi eccessivi e l’incoraggiamento a gruppi e imprese ad alto reddito per restituire di più nella società". In altre parole, più tasse per le classi più ricche.
La stretta di Xi Jinping non ha giovato ai titoli europei del lusso, da giorni in forte calo.
L’evoluzione di una classe ricca in Cina e in altre economie asiatiche negli ultimi trent’anni ha fornito al settore del lusso una base per una crescita sostenuta e strutturale. Secondo JP Morgan, i consumi cinesi sono arrivati a rappresentare un terzo delle vendite mondiali del settore del lusso.
Inoltre, il mercato cinese, il primo ad aver riaperto dopo gli intensi lockdown dello scorso anno, ha svolto un ruolo fondamentale nella robusta ripresa del settore del lusso. Lo scorso aprile, ad esempio, quando Hermès ha riaperto il suo punto vendita a Guangzhou in Cina, dopo mesi di lockdown, le vendite del primo giorno hanno raggiunto un picco record di 2,7 milioni di dollari.Titoli del lusso in caduta libera
Per questo la notizia giunta da Pechino è risultata tanto disastrosa per i titoli del lusso. Swatch oggi è sceso del 6,27% a 255 franchi svizzeri, ma negli ultimi 5 giorni ha perso più del 13%. Da venerdì a Piazza Affari Salvatore Ferragamo ha perso quasi il 12%, Moncler l’11,92%, Tod's -10,67% e Brunello Cucinelli -9,84%. E la giornata di oggi non è stata da meno, con cali di oltre il 4% per quasi tutte le regine del made-in-Italy.
Stessi movimenti guardando Oltralpe, dove da venerdì Lvmh ha lasciato sul terreno il 13,41%, Kering quasi il 17% e Hermès l’8%.
Alla Borsa di Londra, Burberry ha perso il 14,31% da venerdì.
I più esposti alla Cina secondo Ubs
Secondo le stime di Ubs, le società europee del lusso sono esposte dal 30% al 50% alla domanda cinese. Tra i titoli più a rischio, perché più esposti all’Asia, c'è Swatch Group che deve circa il 50% delle vendite alla domanda cinese. Secondo Ubs, anche Burberry e Richemont dipendono al 40% dal mercato del Dragone.
In Italia, i titoli più a rischio sono Moncler, con un'esposizione del 33% alla Cina e Tod’s (al 30%).
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