CNH, completato il trasferimento del business ‘On-Higway’ a Iveco

Conclusa la scissione di CNH Industrial mediante separazione e trasferimento del business On-Higway a Iveco Group, come già annunciato nei mesi scorsi. L’operazione, comunicata in una nota diffusa ieri sera, ha efficacia dal primo gennaio 2022.

Come indicato nella nota di CNH, il “24 giugno 2022, un certo numero di azionisti CNH Industrial aventi titolo a ricevere, per effetto della scissione, azioni ordinarie Iveco Group N.V. (per una percentuale di poco superiore all’1% del capitale emesso - ossia più di 2,7 milioni di azioni - da Iveco Group N.V.) è risultato aver omesso di fornire i dettagli di un conto deposito titoli presso un intermediario accreditato in Monte Titoli S.p.A., a cui consegnare le azioni ordinarie di Iveco Group N.V., quotate presso Euronext Milano e suscettibili di essere depositate e gestite esclusivamente in Monte Titoli S.p.A.”.

Pertanto, aggiungevano dalla società, “Citigroup Global Markets Europe AG è stata incaricata di vendere su Euronext Milano le azioni IVG non consegnate, come da disciplina e pratiche di mercato applicabili”.

L’operazione aveva ricevuto già l’approvazione da parte di Exor, la ‘cassaforte’ della famiglia Agnelli e principale azionista di CNH con il 26,9% del capitale e il 42,5% dei diritti di voto, la quale ha confermato il suo sostegno all’operazione, oltre al suo impegno per lo sviluppo a lungo termine di entrambe le società.

“CNH Industrial e Iveco Group, guidati dai loro team di gestione esperti, hanno stabilito piani chiari e ambiziosi per la loro crescita e sviluppo futuri”, commentava Exor all’annuncio dell’operazione.

“In quanto società indipendenti e focalizzate, Exor ritiene che avranno opportunità ancora maggiori di capitalizzare le posizioni di leadership nelle rispettive attività”, aggiungeva la società.

Nel settembre 2019 CNH Industrial aveva presentato a New York la sua strategia per i successivi cinque anni, caratterizzata da importanti novità, a partire proprio dalla separazione fra il segmento delle macchine agricole e per il settore delle costruzioni (chiamate Off-Highway e pertanto non stradali) da quello dei veicoli commerciali, come autocarri e mezzi stradali (On-Highway).

L’obiettivo, spiegava Huberturs Muhalauser, Ceo del gruppo, era quello di “avere due leader mondiali nei rispettivi settori tramite uno spin-off di Iveco e Ftp”, operazione che può dirsi completata vista l’ufficializzazione delle due società completamente indipendenti.

Secondo gli analisti di WebSim, “con questa operazione in arrivo si chiuderà definitivamente il tema del flowback dagli investitori US su Iveco Group, nel rispetto del calendario fissato inizialmente per l’assegnazione e la liquidazione dei titoli IVG”.

In effetti, continuano dalla sim, “la porzione di titoli IVG ancora da assegnare agli investitori US (principalmente tramite Depository Trust Company) senza conto deposito presso Monte Titoli è a nostro parere abbastanza limitata, in quanto le oltre 2,7 milioni di azioni da liquidare a luglio si paragonano a volumi giornalieri di trading medi di 2,4 milioni di titoli durante gli ultimi 3 mesi”.

Su Iveco la raccomandazione di WebSim resta ‘interessante’, con target price a 7,80 euro.

A Piazza Affari, intanto, le azioni di CNH Industrial guadagnano circa mezzo punto dopo un’ora di contrattazioni, con un massimo toccato a 11,115 euro, mentre Iveco aggiunge lo 0,30%, a 5,05 euro.

Ieri si è chiuso un semestre difficile per CNH Industrial, vista la flessione di oltre il 20% arrivata dal gennaio 2022, mentre l’avventura di Iveco iniziata nella prima seduta dell’anno ha visto il titolo cedere oltre il 30%.