Cnh, stop ai colloqui con Faw. Tonfo del titolo in Borsa

19/04/21 10:14

Crollo del titolo Cnh in Borsa dopo lo stop alle trattative con i cinesi di Faw per la cessione del business on-highway. La società conferma di voler proseguire con lo scorporo nella prima metà del 2022. Giorgetti (Mise) accoglie con favore la fine della trattativa. Mentre i giudizi degli analisti sono contrastanti. Per Equita e Mediobanca Securities l’attuale debolezza del titolo è un’occasione di ingresso.

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Il titolo crolla a Piazza Affari. A fine mattinata -4,23%

Tonfo di Cnh Industrial a Piazza Affari dopo l’interruzione delle trattative con i cinesi di Faw Jiefang per la cessione di Iveco. Dopo aver avviato la seduta in perdita del 4%, alle 12 il titolo arranca nelle ultime posizioni del Ftse Mib in flessione del 4,23% scambiato a 12,66 euro. La notizia dello stop ai colloqui con Faw sul business On-Highway (Iveco e il produttore di motori per uso industriale Fpt) è di sabato a mercati chiusi. Cnh intende continuare «a perseguire i piani esistenti in vista della separazione di queste attività nella prima parte del 2022», si legge in una nota, con la conferma del proseguimento dello spin-off di queste attività. «Cnh Industrial crede che sussistano significative opportunità per sviluppare il proprio business On-Highway come fattore di accelerazione nell'attuazione di soluzioni e infrastrutture per trasporti sempre più sostenibili, in linea con le ambizioni del Green Deal dell’Unione Europea».

Giorgetti: bene l’interruzione della trattativa

Sabato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha detto di aver accolto con favore la fine della trattativa. «Il governo italiano considera i camion pesanti un interesse nazionale strategico», ha detto l’esponente leghista del governo Draghi, annunciato l’intenzione dell’esecutivo di avviare colloqui con Cnh per mantenere la produzione in Italia.

Analisti divisi sul giudizio. Oggi stacco del dividendo

Oggi sono arrivati puntuali anche i giudizi (contrastanti) degli analisti. Da un lato Mediobanca Securities conferma rating outperform e prezzo obiettivo di 14,3 euro, ciononostante si aspetta che la debolezza del titolo continui per alcuni giorni, anche alla luce di una performance del 29% dall’inizio dell’anno. Secondo gli esperti il primo trimestre dovrebbe vedere un solido rimbalzo in tutte le principali divisioni del gruppo e ogni debolezza rappresenta un buon punto di ingresso.

Opinione condivisa da Equita Sim (rating buy e target price di 15 euro per azione) indicando la mancata cessione come un evento negativo «anche se le dichiarazioni di vari politici avevano lasciato intendere che non sarebbe stato facile superare lo scoglio golden power». Anche in questo caso, la debolezza del titolo attuale è vista come un’occasione di acquisto «in quanto Cnh effettuerà lo spin-off del business on-highway che comunque rappresenta un catalizzatore per rimuovere lo sconto holding, il business AG ha mostrato evidenti segnali di ripresa che riteniamo lascino spazio a revisioni al rialzo delle stime e anche il business CE (per quanto più piccolo e con bassa redditività) è in fase di recupero».

Gli esperti di Intesa Sanpaolo confermano rating buy e Tp di 14,7 euro e sostengono che lo spin-off permetterà di liberare il valore inespresso di entrambi i business del gruppo (On-Highway e Off-Highhway).

Di opinione opposta Banca Akros secondo cui la notizia è negativa e non scontata, anche se parzialmente attesa. Secondo gli esperti una certa opposizione politica e il dibattito sul possibile uso del golden power per fermare l'operazione potrebbe avere avuto un ruolo nella decisione. Anche Goldman Sachs abbassa il target price a 15,18 euro.

Si segnala anche che oggi il titolo stacco il dividendo da 0,11 euro, con pagamento previsto il 5 maggio.