Colpo grosso nell’editoria: BFC acquista l’Espresso

La società guidata dall’astro nascente dell’imprenditoria italiana, Danilo Iervolino, diventa proprietaria di uno dei marchi più famosi dell’informazione italiana, ma l’operazione viene conclusa dopo il polemico addio del direttore de L’Espresso, Marco Damilano.
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La cessione de L’Espresso
L’operazione era nell’aria già da diversi giorni, fino a provocare il polemico addio del direttore, Marco Damilano.
L’Espresso, dunque, passa nelle mani di Danilo Iervolino, astro nascente del capitalismo italiano, il quale si assicura uno dei gioielli di Gedi, società acquistata dalla famiglia Agnelli solo nel 2020 tramite Exor, e proprietaria anche del quotidiano La Repubblica.
I dettagli dell’operazione vedono protagonisti ufficiali BFC Media, società quotata al mercato Euronext Growth Milan di Borsa italiana e detenuta al 51% da Iervolino, a cui si aggiunge IDI Srl, soggetto con socio unico lo stesso imprenditore campano.
Per acquisizione verrà creata L’Espresso Media Srl partecipata al 51% da BFC e al 49% da IDI Srl, destinata a essere proprietaria de L’Espresso e della testata Le Guide de L’Espresso.
A Piazza Affari, intanto, il titolo BFC Media resta sospeso dalle negoziazioni dalle ore 9,30, quando quotava 3,5 euro, proprio a seguito del comunicato diffuso dalla società.
L’accordo
L’accordo annunciato questa mattina prevede varie forme di collaborazione, tra cui la prosecuzione dell'abbinamento del settimanale all'edizione domenicale del quotidiano La Repubblica, la promozione congiunta delle iniziative editoriali, dei servizi di distribuzione nelle edicole e di gestione degli abbonamenti.
“L'Espresso rappresenta una parte importante della storia d'Italia”, sottolineava Denis Masetti, presidente della neocostituita L’Espresso Media.
“Partendo dalla sua storia, vogliamo anche che si sviluppi attraverso un progetto editoriale indipendente e condiviso, supportato da strumenti e strategie moderne e investimenti adeguati che facciano crescere la qualità del prodotto, la diffusione e la sua penetrazione”, aggiungeva il manager.
Le dimissioni di Damilano
Era venerdì quando il giornalista Marco Damilano annunciava le proprie dimissioni da direttore del settimanale l’Espresso, criticando l’intenzione del gruppo Gedi di vendere la testata, operazione inserita all’interno di un più ampio piano di chiusura e vendita delle sue pubblicazioni.
Damilano scriveva di aver “appreso della decisione di vendere l’Espresso da un tweet di un giornalista, due giorni fa, mercoledì pomeriggio”, aggiungendo che “mesi di stillicidio continuo, di notizie non smentite, di voci che sono circolate indisturbate» hanno causato un grave danno alla testata”.
Inoltre, Damilano aggiungeva di essersi speso personalmente per trovare soluzioni alternative con il gruppo Gedi “fino ad arrivare a oggi, alla violazione del più elementare obbligo di lealtà e di fiducia”.
Successivamente, Gedi annunciava la nomina a direttore dell’Espresso il giornalista Lirio Abbate, che dal 2017 ne era il vicedirettore, con “effetto immediato”.
L’addio di Damilano arriva dopo circa 4 anni dalla nomina a direttore nel 2017, nel corso dei quali non aveva nascosto le difficoltà di lavorare con poche risorse.
Chi è Danilo Iervolino
Imprenditore napoletano di 43 anni, Danilo Iervolino ha fondato l’Università telematica Pegaso, l’Ateneo online con attualmente 60 sedi in tutta Italia.
Fondata nel 2006, Pegaso è stata pensata con i più moderni ed efficienti standard tecnologici nel campo dell'e-learning, idea maturata nel corso degli anni vissuti da Iervolino negli Stati Uniti.
Nel 2020 viene inserito da Forbes nella lista dei cento migliori manager imprenditori in Italia dopo aver diretto le sue imprese “con la lungimiranza dei grandi leader, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo”, scriveva la rivista economica.
La sua esperienza in Pegaso terminava lo scorso settembre a seguito della cessione del 50% delle azioni di Multiversity, holding cui fanno capo UniPegaso e l’Università Mercatorum, che deteneva al Fondo Cvc per circa un miliardo di euro.
A inizio 2022, i riflettori del mondo dello sport si accendono su di lui a seguito dell’acquisto della Salernitana, salvandola dal fallimento stanziando 500 mila euro di caparra, pari al 5% della cifra complessiva e prevedendo 20 milioni aggiuntivi di investimento per la gestione del club e per il calciomercato.
Solo poche settimane fa, Iervolino acquistava il 51% di BFC Media, gruppo d’informazione specializzato nel personal business che detiene testate come Forbes Italia, Bluerating, Robb Report, Private, Ite, Assett Class, Cosmo, Equos, Bike e Trutto&Turf.
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