Come approfittare del calo dei tech con un certificate su Amd e Nvidia

La prospettiva di un rapido aumento dei tassi di interesse sta creando alcune occasioni di investimento davvero interessanti nel settore tech americano. Da quando è diventato evidente che la Federal Reserve alzerà con decisione il costo del denaro per contrastare l’inflazione, sui mercati azionari è partita una decisa rotazione dei portafogli che ha penalizzato i titoli cosiddetti “growth”, quelli che vengono valutati sulla base degli utili dei prossimi 3-5 anni. Questo perché con l’aumento dei tassi queste valutazioni tendono a ridimensionarsi.

E’ così che le azioni di due aziende di grandissima qualità, Nvidia e Amd, nell’ultimo mese e mezzo hanno perso circa il 20%. Nvidia e Amd (Advanced Micro Devices) sono il primo e il secondo produttore mondiale di processori grafici (GPU), oggi richiestissimi per il gaming. Entrambe operano anche in altri due segmenti di mercato ad altissima tecnologia e in fortissima crescita: i chip per data center e i chip per l’intelligenza artificiale con cui si realizzano le applicazioni del metaverso.

Insomma, il rialzo dei tassi non andrà minimamente a intaccare le loro prospettive di crescita. Ci sono enormi mercati che senza i chip di Nvidia e Amd non starebbero in piedi. Quindi, anche se le quotazioni sono scese rispetto a fine novembre, in un’ottica di medio periodo restano titoli di gradissimo interesse. Su Nvidia gli analisti hanno un target price medio di 335 dollari, più alto del 24% rispetto al prezzo di chiusura di martedì 18 gennaio (261,5 dollari). Il target price medio di Amd è 141 dollari, contro i 131 dollari della chiusura di martedì.

Il calo di questi due titoli ha reso ancora più appetibile il certificate Memory Cash Collect Express di Vontobel che ha Nvidia e Amd come sottostanti, identificato dal codice Isin DE000VX3LMJ2.

Emesso il 19 novembre 2021 al valore nominale di 100 euro, questo certificate oggi quota 93 euro, il 7% sotto al valore nominale. Il prodotto, che già era attraente per l’alto livello di protezione del capitale, adesso diventa ancora più allettante grazie al maggiore rendimento che offre.

L’investitore che compra oggi il certificate a 93 euro può puntare a incassare da qui alla scadenza finale del prodotto (novembre 2023) i 12 premi trimestrali da 3,36 euro l’uno, più una plusvalenza di 7 euro, per un incasso totale in tre anni di 47,32 euro, che corrisponde a un rendimento medio annuo del 17% circa.

Il pagamento delle cedole è condizionato da una barriera calante per tutta la durata del certificate. Si parte alla prima data di rilevazione del 17 febbraio 2022 con una barriera pari al 100% del valore iniziale. Per fare scattare il pagamento della prima cedola da 3,36 euro occorre che quel giorno nessuno dei tre sottostanti faccia segnare un prezzo di riferimento inferiore al valore iniziale.

Ogni trimestre successivo la barriera scenderà del 5% fino ad essere del 65% all’ultima rilevazione del 17 novembre 2023.

La barriera è di tipo europeo, il che vuole dire che non importa se durante il trimestre i prezzi scendono momentaneamente sotto la barriera: quello che conta è il prezzo di chiusura del giorno fissato per l’osservazione.

Se alla scadenza del certificate, prevista per il 17 novembre 2023, entrambi i sottostanti sono sopra la barriera (o allo stesso livello), l’investitore viene rimborsato al 100% del valore nominale.

Se alla scadenza anche uno solo dei sottostanti è sotto la barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del peggiore fra i due sottostanti, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

La tabella qui sotto riassume i valori iniziali e i livelli di barriera. Il valore iniziale è il prezzo di chiusura di Borsa del 17 novembre 2021.

Tutte le cedole trimestrali godono dell’effetto memoria. Questo vuole dire che se a una determinata scadenza non si verificano le condizioni per il pagamento del premio trimestrale, la cedola non viene pagata, ma non è persa: il coupon rimane come “congelato” e verrà pagato all’investitore alla prima scadenza successiva in cui saranno soddisfatte le condizioni richieste.

Quindi, per l’investitore che compra oggi con l’obiettivo di tenere il prodotto fino alla scadenza finale, la condizione importante è che alla rilevazione finale del 17 novembre 2023 i due sottostanti siano sopra la barriera del 65%: a quel punto si avrà la certezza di avere incassato tutte le 12 cedole da 3,36 euro e di avere il rimborso del 100% del valore nominale del prodotto (100 euro).

Il certificate offre la possibilità di rimborso anticipato. Fin dalla prima data di rilevazione (17 febbraio 2022) e per tutte le date successive, se entrambi i sottostanti saranno sopra il Valore iniziale, il certificate verrà rimborsato in anticipo a 100 euro, più i 3,36 euro dell’ultimo premio trimestrale e gli eventuali premi precedenti non pagati e “congelati” per l’effetto memoria.

Ricordiamo di leggere sempre il prospetto informativo, il kid e i documenti relativi per conoscere tutti i rischi e i benefici legati al prodotto, scaricabili dal sito dell’emittente a questo link.

Investire in certificate comporta il rischio di default dell’emittente e/o di azzeramento di un sottostante che potrebbe portare alla completa perdita del capitale investito. I rendimenti sono al lordo della tassazione. I certificate sono considerati redditi diversi e dunque offrono la possibilità di compensare eventuali plusvalenze con minusvalenze in portafoglio.