Compra ora, paga dopo: la nuova tendenza nei sistemi di pagamento


La corsa della formula BNPL (Buy Now Pay Later, compra ora e paga dopo), è solo all’inizio.

A cura di Kevin Kruczynski, Investment Analyst presso Gam Investments


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Perché tutto questo entusiasmo?

Buy now pay later (Bnpl), ovvero «acquista ora e paga dopo», una delle soluzioni di pagamento più apprezzate dai consumatori e che si sta diffondendo a macchia d’olio anche in Italia.

Il pagamento dilazionato di certo non è nulla di nuovo, dunque perché tanto entusiasmo?

“Nel 3° trimestre Square ha acquisito Afterpay per 29 miliardi di dollari con un accordo che ha evidenziato l’intensificarsi della concorrenza nel settore. Amazon ha annunciato una partnership con Affirm per offrire un’opzione di pagamento dilazionato di questo tipo, PayPal ha ampliato la sua gamma di prodotti BNPL con l’acquisizione da 2,7 miliardi di dollari di Paidy, e Apple ha rivelato che collaborerà con Goldman Sachs per offrire il servizio tramite Apple Pay”, nota Kevin Kruczynski, Investment Analyst presso Gam. Questo gruppetto di aziende lungimiranti ha trovato il modo di sfruttare un concetto decennale, quello del pagamento dilazionato, ma con un formato di grande facilità d’uso.

Ad esempio, Afterpay approva immediatamente la richiesta di un nuovo cliente sulla base di sei semplici informazioni, senza la necessità di fornire la prova del reddito o un controllo sull’affidabilità creditizia. Un servizio particolarmente interessante per Millennial e Generazione Z “che lo vedono più come un piano di pagamento che come un debito”, spiega Kruczynski.

Come funziona BNPL

Le soluzioni BNPL si basano su una commissione a carico dell’esercente tra il 2% e il 6%, ben più alta delle commissioni richieste dalle società di carte di credito. Perché allora i rivenditori accettano di pagare di più per poter offrire questo servizio? Come spiega l'esperto di GAM, i consumatori che utilizzano il sistema BNPL presentano tassi di conversione più alti e un valore dell’ordine mediamente molto più alto.

Le società BNPL facilitano quindi la crescita degli esercenti che utilizzano il servizio, e al contempo propongono al cliente finale un prodotto finanziario conveniente senza condizioni. Da qui si crea una reazione a catena: più consumatori attirano più esercenti che attirano più consumatori e così via.

Tra i primi ad adottare questa tecnologia sono stati i retailer che contano molto sull’e-commerce e si rivolgono ai consumatori più giovani, mentre i marchi del lusso, per il timore di vendere prodotti a persone che non se li possono permettere, sono stati i più riluttanti a utilizzare questi sistemi di pagamento. L’eccezione tra i big del lusso è Gucci, che offre i pagamenti dilazionati BNPL con Affirm, anche se solamente negli Stati Uniti. I rivenditori di moda online, come Farfetch e Net-a-Porter, hanno iniziato a offrire l’opzione di pagamento BNPL, ma finora l’hanno limitata ad alcuni prodotti e fasce di prezzo.

Le transazioni BNPL sono più che triplicate negli Stati Uniti dal gennaio 2020, e il rapporto sui pagamenti globali 2021 di Worldpay mostra che la percentuale di queste operazioni sul totale di 1.100 miliardi di dollari è ancora del 2% soltanto (ovvero 22 miliardi di dollari). Secondo Kruczynski, “lo spazio di crescita è dunque ancora molto ampio, man mano che gli Stati Uniti convergono verso mercati più maturi”.

Tra le aziende che offrono servizi BNPL, la startup fintech svedese Klarna è il leader indiscusso in questo ambito, seguita da Afterpay e Affirm.

Fornitori di BNPL classificati per dimensioni

Anche banche e società di carte di credito, seppur in ritardo, hanno annunciato l’intenzione di offrire il servizio.

Mastercard, che ha una rete di 78 milioni di esercenti, ha lanciato una serie di strumenti per facilitare l’uso dei sistemi BNPL al fine di mantenere il suo bacino di clienti. PayPal offre il servizio ai suoi esercenti senza costi aggiuntivi e aggiungerà l’opzione nella nuova “super app”. Questi sviluppi dovrebbero portare a minor costi di commissione per gli esercenti verso livelli più in linea con le carte di credito.

Per quanto l’imminente IPO di Klarna possa essere interessante, “si apre soprattutto l’opportunità per gli emittenti di carte di consolidare la loro posizione”, commenta l’esperto di GAM, secondo cui “con l’effetto rete prodotto da Visa, Mastercard e PayPal, sembra assai probabile che, alla fine, saranno loro i leader del settore poiché aggiungeranno i servizi back-end al metodo di pagamento BNPL come prodotto interessante per i loro clienti che emettono carte di credito”.

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