Congresso USA verso il ban a TikTok: Meta il maggior beneficiario?

La Camera degli Stati Uniti ha approvato a larghissima maggioranza una legge che apre la strada al bando dell’app se la società proprietaria cinese, Bytedance, non la venderà entro sei mesi. Se la legge verrà approvata definitivamente, a beneficiarne sarà Reel di Meta, il prodotto fatto da video brevi presente su Instagram.

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USA verso il ban di TikTok

L’attacco era già partito nei mesi precedenti per rispondere ai timori nei confronti della Cina in materia di sicurezza nazionale, dai veicoli connessi ai chip avanzati, all'intelligenza artificiale alle gru nei porti statunitensi, ma questa volta gli Stati Uniti dichiarano guerra a TikTok, app da 170 milioni di iscritti nel Paese che potrebbero doverla cancellare nonostante sia la più in voga nella cosiddetta ‘generazione Z’.

Ieri, infatti, la Camera ha approvato a larga maggioranza (325 voti favorevoli e 65 contrari) una legge che potrebbe portare ad un bando per il social di proprietà di ByteDance, accusata di mettere a rischio i dati personali degli americani visto che la società ha sede in Cina.

Si tratta del ‘Protecting Americans From foreign Adversary Controlled Applications Act’, ovvero la legge per proteggere gli americani da app controllate da avversari stranieri e, se dovesse essere approvata definitivamente, imporrà a ByteDance di vendere entro 6 mesi dalla sua entrata in vigore ad una società statunitense. In caso contrario, prevede la legge, TikTok sarà bandito dagli app store e dai server del Paese Nordamericano.

L’eventuale approvazione finale della legge potrebbe affrontare alcune sfide legali, considerando che nel 2020 l’ex Presidente Donald Trump aveva cercato di vietare TikTok tramite un ordine esecutivo, poi annullato dai tribunali federali. Anche lo scorso anno una decisione simile era arrivata dai tribunali del Montana, bloccando un disegno di legge con la stessa finalità, i quali avevano motivato la decisione con la contrarietà al Primo Emendamento, quello sulla libertà di parola.

Le conseguenze su Meta

La nuova legge, se approvata, “porterà ad un monopolio effettivo di Meta’s Reel, il prodotto fatto da video brevi presente su Instagram”, spiega Mike Proulx, vicepresidente e direttore della ricerca di Forrester, già utilizzato dal 30% degli adolescenti e aumentato dell’11% nell’ultimo anno, secondo uno studio dello stesso istituto.

Secondo Proulx, “in assenza di TikTok, gli utenti si dirigeranno su Reels, lasciando solo YouTube Shorts come unico concorrente. Ciò significa che Meta è il probabile beneficiario delle entrate pubblicitarie ora dirette a TikTok”.

Dati recenti di Forrester indicano che il 68% dei giovani online della Gen Z negli Stati Uniti (di età compresa tra 12 e 17 anni) utilizza TikTok settimanalmente, più di qualsiasi altra piattaforma di social media intervistata (incluso YouTube, al 66%).

“Questa retorica sul divieto di TikTok negli Stati Uniti va avanti ormai da tempo”, ricorda Nimesh Desai, CEO di VML Singapore, e “che si tratti di motivazioni politiche o di sicurezza, le implicazioni riguardano gli utenti finali e gli inserzionisti”. “Meta probabilmente investirà maggiormente sui Reel e questo potrebbe significare un ROI maggiore per le pubblicità, con esperienze e controlli migliori sui contenuti”, ha aggiunto Desai.

Scomparsa improbabile?

Il futuro di TikTok, però, non sembra essere già scritto. Siddharth Surana, direttore operativo di Media360 Communications, prevede che nei primi periodi successivi all’approvazione (eventuale) della legge, “alcuni investimenti pubblicitari si sposteranno verso Meta, Snapchat e YouTube Shorts e anche i creatori si diversificheranno”, “ma cosa accadrà non è sicuro, in quanto TikTok ha una presa unica sugli utenti che è difficile da replicare altrove”.

Surana ritiene più probabile una vendita di proprietà per TikTok, invece che una sua scomparsa, con qualcuno degli altri giganti tecnologici pronti ad acquistarlo per puntare all’abbandono della Cina.

“Finché la piattaforma sarà operativa in qualche modo, rimarrà un forte protagonista che attira l’attenzione dei consumatori e quindi di investimenti pubblicitari, pertanto resta una ‘preda’ molto ambita dal mercato”, secondo Ranganathan Somanathan, co-fondatore di RSquared Global Ventures.

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