Corrono dollaro e petrolio, Wall Street frena


Tornano le maxi IPO. SoftBank mette in vendita una quota di circa il 9% di Arm Holding, società della progettazione dei chip ultra performanti di cui ha bisogno anche l’intelligenza artificiale. Goldman Sachs ritiene che ci sia circa una possibilità su dieci di vedere una recessione negli Stati Uniti nei prossimi dodici mesi. Russia e Arabia Saudita prolungano fino a fine anno il regime di bassi livelli di produzione: il Brent si spinge a novanta dollari il barile.



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In una giornata di eventi e movimenti importanti sui mercati delle valute e dell’energia, la borsa degli Stati Uniti ha riaperto con un lieve ribasso. Il Dow Jones ha perso lo 0,6% e il Nasdaq lo 0,1%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,2%.

Gli analisti sono tornati a rialzare le loro stime sugli utili delle società e gli economisti di Goldman Sachs sono arrivati alla conclusione che la recessione negli Stati Uniti, ammesso ci sia, sarà breve e leggera. Le probabilità di due trimestri a crescita zero nei prossimi dodici mesi, sono di poco superiori al 10%, meno di un terzo dell’aspettativa di marzo. Di recessione non si parla quasi più anche nelle conference call con gli analisti. FactSet segnala che la parola è sempre meno usata dai dirigenti delle società nel corso delle presentazioni dei conti.

Un’economia più forte porta di norma ad un aumento dei profitti delle aziende. Infatti, i dati del secondo trimestre arrivati in luglio e agosto hanno spinto complessivamente ad aumentare le previsioni sull’utile per azione delle società dell’S&P500 a 246,9 dollari per azione, si tratta di una modestissima revisione al rialzo, ma è un cambio di trend dopo quindici mesi di limature e tagli.

Un’economia più forte vuol dire più inflazione e un rischio di una prolungata fase di rialzo tassi. Queste aspettative hanno spinto il Treasury Note a dieci anni a sfiorare nel corso della serata quota 4,30%, stamattina il rendimento è a 4,25%, cinque punti base in più di venerdì sera.

Il dollar index è salito sui massimi da questa primavera e l’euro è sceso sui minimi da inizio estate.

Il petrolio è stato il protagonista della seduta, il Brent ha toccato i novanta dollari il barile dopo che Arabia Saudita e Russia hanno comunicato di voler prorogare fino alla fine dell’anno i tagli alla produzione decisi in modo unilaterale a maggio. In un report di ieri, precedente gli annunci, Goldman Sachs scriveva che le possibilità di un prolungamento del regime dei bassi livelli di produzione anche nella prima parte del 2024, stanno aumentando.

In Asia, la debolezza dello yen spinge la borsa di Tokyo, il Nikkei si avvia a chiudere in rialzo dello 0,7%, sui massimi da inizio agosto. In calo le borse della Cina.

CHIP PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

In un mercato di bassi volumi e movimenti di prezzi di poco conto, ha trovato spazio la notizia del ritorno delle maxi operazioni di collocamento sul listino. Arm Holding dovrebbe arrivare a Wall Street ad una valutazione intorno a 55 miliardi di dollari, quindici in meno di quel che il consorzio di banche incaricate della vendita aveva previsto inizialmente. Il range di prezzo è stato fissato a 47/51 dollari. La società attiva nel segmento della progettazione dei chip rivendica un primato tecnologico di grandissima rilevanza, ma forse non tale da giustificare i multipli stellari a cui viene proposta: il multiplo sulle vendite stimate per il 2023 è circa venti, più del doppio della media del settore. Chi vende e quelli che intendono comprare, affermano che Arm è un modo efficace per giocarsi la corsa all’intelligenza artificiale, per cui, i multipli stellari, hanno una loro razionalità.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La corsa all'intelligenza artificiale è solo iniziata, le società esposte a questa nuova supertecnologia possono battere il listino anche in futuro, scrive in una nota di ieri Goldman Sachs. Lo strategist Peter Oppenheimer afferma che non c'è bolla, le valutazioni dei titoli sono tirate ma non tanto quanto in passato, nei periodi di cambiamento del paradigma tecnologico.

L’intelligenza artificiale è per Bill Gates il progresso tecnologico più importante degli ultimi decenni. Forbes Advisor inoltra, rilevava qualche settimana fa che il volume di mercato dell’intelligenza artificiale raggiungerà i 407 miliardi di dollari entro il 2027, con una crescita impetuosa rispetto agli 86,9 miliardi di dollari del 2022. La stessa Goldman Sachs stimava che questa nuova tecnologia porterà a un aumento del 7% del PIL globale con una crescita della produttività di 1,5 punti percentuali lungo un periodo di 10 anni.

Andrea Labate, CEO di Blockchain Army, afferma in una nota stampa che gli impatti più rilevanti saranno sulla produttività . Già nel breve periodo. “L’ottimizzazione della produzione e delle supply chain, porterà a una diminuzione dei costi tra il 5-10% e un aumento della puntualità nella consegna tra il 15-20%. L’efficientamento energetico si tradurrà in un’ottimizzazione della produzione, la manutenzione predittiva degli impianti favoriranno il risparmio con un’ottimizzazione del 10-20% della gestione del ciclo termico degli edifici”.

CREDITI

Le misure proposte dal governo italiano a sostegno dei mutuatari in difficoltà finanziaria ha creato notevoli turbolenze nel mercato degli NPL. Il provvedimento offre a chi ha problemi con la rata, la possibilità di riacquistare le esposizioni già vendute a terzi attraverso ABS o cessioni di crediti.

L'opzione di riacquisto consente ai mutuatari di ripristinare il proprio status creditizio presso la Centrale Rischi e di accedere a nuovi finanziamenti. “La proposta non ha un impatto immediato sulla qualità del credito delle banche, ma gli effetti a catena della sua natura retroattiva potrebbero causare danni significativi al mercato degli NPL”, si legge in una nota di Scope Ratings.

La natura retroattiva della misura, ha creato preoccupazione tra gli investitori e gli altri operatori di mercato, “per cui è probabile che l'appetito per le transazioni di NPL italiani crolli a causa dell'incertezza. Prevediamo tuttavia che la proposta avrà un impatto limitato sulla performance delle cartolarizzazioni di NPL italiani”.

TITOLI

Webuild. S&P Global Ratings ha promosso il rating sul debito a “BB” da “BB-“, con outlook Stabile. La decisione dell’agenzia è supportata dalla migliorata performance finanziaria del gruppo e da un profilo di rischio delle attività che beneficia del focus commerciale verso Paesi a più basso rischio.

Banca Popolare di Sondrio. La Repubblica scrive che UnipolSai intende chiedere l’autorizzazione per salire al 20%, dall’attuale 9,5%.

Stellantis ha certificato che 24 famiglie di motori dei suoi veicoli europei prodotti dal 2014 (Euro 6) possono utilizzare carburanti sintetici, o e-fuel, 'drop-in' avanzati senza modifiche.


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