Corrono i titoli europei della Difesa. Leonardo il meno caro

Forte rialzo di tutto il settore con gli investitori che scommettono sul via libera di un programma europeo di riarmo, anche con l’utilizzo di strumenti di debito comune. Dal confronto dei multipli l’azienda italiana emerge come la più conveniente
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Leonardo guadagna il 6%, nuovo massimo storico
La speranza che fra poco si arrivi a un cessate il fuoco fra Russia e Ucraina non ferma la corsa dei titoli dell’industria della Difesa, che al contrario oggi accelerano e sono i protagonisti del rialzo nelle Borse europee. A Milano Leonardo guadagna il 6% e aggiorna il suo massimo storico a 33,68 euro.
A Stoccolma Saab sale dell’11%, a Parigi Thalés avanza del 5,8%, a Francoforte Rheinmetall guadagna il 9% e a Londra Bae Systems segna un rialzo del 7%. L’indice europeo Stoxx Europe Aerospace & Defense è in rialzo del 3,4%, mentre l’indice generale dei mercati azionari europei Stoxx Europe 600 avanza soltanto dello 0,3%.
La brutalità Usa. Stasera la risposta europea col vertice di Parigi
Le tensioni fra Stati Uniti ed Europa restano al centro dell’attenzione degli investitori, che scommettono a mano bassa sulla necessità dei Paesi europei di aumentare le spese militari in una prospettiva di forte revisione, se non addirittura di risoluzione, della storica alleanza con gli Usa. Tutto questo mentre alti funzionari del governo di Washington si preparano a incontrare gli inviati di Putin per discutere come fermare la guerra in Ucraina, senza coinvolgere nei colloqui né il governo di Kiev, né i Paesi europei.
La risposta europea la si vedrà questa sera, al termine del vertice di emergenza convocato da Macron a Parigi cui parteciperanno i capi di governo dei principali Paesi della Ue (ma non tutti, e questo ha suscitato malumori), la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il primo ministro britannico Keir Starmer e il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Von der Leyen: spese per difesa fuori dalle regole di bilancio Ue
Durante il fine settimana, rappresentanti dei governi di tutto il mondo si sono incontrati in Germania per la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, dove la spesa per la difesa europea è stata al centro dell'attenzione. In quella sede von der Leyen ha dichiarato che Bruxelles intende proporre di esentare la spesa per la difesa dalle regole dei bilanci degli Stati membri della Ue.
Di pari passo con questa proposta, sarà discusso nel meeting di oggi anche la necessità di ricorrere a strumenti di debito comune per finanziare il riarmo dei Paesi europei. In soldoni, l’Europa, presa in contropiede dalla brutalità del cambio di politica della nuova amministrazione di Washington, sta cercando di darsi gli strumenti per mettere insieme rapidamente un sistema difensivo autonomo ed efficace, in grado di contrastare l’aggressività della Russia.
Roma porterà la spesa al 3% del Pil: i vantaggi per Leonardo
Per tenere in piedi la Nato gli Usa vogliono che la spesa militare in ogni Paese aderente salga ad almeno il 5% del Pil. E’ quello che ha chiesto il segretario della Difesa americano, Pete Hegseth, in un recente vertice a Bruxelles. Oggi tra i Paesi membri della Nato, ben 9 (compresa l’Italia) hanno una spesa militare inferiore al 2% del Pil.
Il governo italiano si è già impegnato a salire al 3% e questa proiezione facilmente favorirà le azioni Leonardo, che peraltro dall’inizio dell’anno sono già salite del 28%. Negli ultimi 12 mesi il rialzo di Leonardo è stato del 74%.
L’indice Stoxx Europe Aerospace & Defense guadagna il 14% da primo gennaio di quest’anno ed è salito del 37% negli ultimi 12 mesi.
Leonardo ha un P/E 2025 di 19 volte
Guardando i multipli, non si può dire che il settore europeo della Difesa sia a buon mercato, ma al suo interno Leonardo è fra le aziende meno care, con un P/E di 19 volte sugli utili stimati per il 2025.
La tedesca Rheinmetall, che ha una capitalizzazione di Borsa quasi doppia di Leonardo, è scambiata a 28 volte gli utili del 2025. Anche la svedese Saab è più cara di Leonardo, con un P/E 2025 di 24 volte.
Fra i grandi nomi europei della Difesa, Leonardo ha più o meno le stesse valutazioni della britannica Bae Systems, un colosso anch’esso con capitalizzazione doppia rispetto all’azienda italiana, e un multiplo P/E 2025 di 17 volte.
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