“Corruzione dei sindacati”, General Motors accusa Fca a un passo dalle nozze con Psa


L’accusa di corruzione era nota da un anno e mezzo e il tempismo di Gm sembra più dettato da opportunismi strategici, ostacolare la fusione con Psa, che non da reali motivazioni


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Le accuse di GM

Una guerra senza esclusione di colpi tra Gm e Fca. Dalla strada ai tribunali. Il terreno della competizione non sono più solo i nuovi modelli. General Motors porta Fca davanti ai giudici accusandola di aver corrotto i sindacati del settore, per ottenere dei vantaggi nelle contrattazioni passate.

Stiamo parlando di un danno che alcuni analisti calcolano essere pari a 3 miliardi di euro e che Gm potrebbe chiedere a Fca. Al centro della diatriba tutti i contratti dal 2009 al 2019.

Fca reagisce in maniera dura, dicendo che la mossa di Gm è dettata dalla volontà di bloccare la maxifusione con Psa per far nascere un colosso che darà filo da torcere a tutti i concorrenti, General Motors compresa.

In effetti, la vicenda è già nota da tempo e la causa per corruzione ai vertici del sindacato si è aperta dal 2017 per cui vi è in atto un’indagine da parte del dipartimento di giustizia Usa. Il tempismo di Gm appare molto strano, o meglio, voluto.

Il crollo in Borsa

Eppure la reazione in Borsa non si fa attendere: Fca in Borsa ha aperto in calo del 3,9% per poi tentare un timido recupero: -2% a 13,7 euro.

Secondo gli esperti è davvero difficile per Gm vincere una causa simile. Ma facciamo due conti e capiamo nello scenario peggiore quale potrebbe essere l’impatto per il titolo Fca. Tre miliardi di euro sono pari al 13% della capitalizzazione di Fca. Trattandosi di una spesa una tantum, l’impatto sul titolo sarebbe inferiore. Se poi si moltiplicasse questo valore per la probabilità di perdita di una causa con Gm allora si scenderebbe ancora.

Di fatto Fca potrebbe essere costretta ad accantonare una cifra importante a riserve in attesa della sentenza, e questo potrebbe comportare una riduzione del maxidividendo annunciato con la fusione con Psa di 5,5 miliardi.

La replica di Fca

«Fca - si legge in un comunicato diramato ieri dal gruppo - è convinta che le accuse mosse da General Motors non siano altro che un tentativo senza basi di distogliere l'attenzione dalle sfide proprie di quella società. Questa sconcertante manovra viene in un momento in cui Fca sta dimostrando di essere un concorrente sempre più forte e continua a creare importante valore per tutti i suoi stakeholders, implementando con successo la propria strategia di lungo periodo. Ciò comprende il suo piano di fondersi con PSA, che per parte sua ha completato con successo il risanamento delle attività europee che ha recentemente acquistato dalla General Motors».

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