Buyback: cos'è e perché una società riacquista azioni proprie

26/09/2024 10:15

Il buyback è il riacquisto di azioni proprie emesse in precedenza da una società. Ma perché esattamente una società acquista azioni proprie e quali sono gli impatti per gli azionisti?

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Buyback Significato: cosa si intende per riacquisto azioni proprie

Le operazioni di buyback sono una pratica molto diffusa negli ultimi anni, specialmente tra le società quotate a Wall Street, patria incontrastata del fenomeno.

Il buyback, o riacquisto di azioni proprie, è l’operazione finanziaria attraverso la quale una società acquista parte delle proprie azioni in circolazione sul mercato. Questo meccanismo ha un impatto diretto sull'equilibrio tra domanda e offerta delle azioni: riducendo il numero di azioni disponibili, aumenta l'utile per azione (EPS, acronimo di Earnings Per Share), poiché gli utili dell’azienda vengono distribuiti su un numero minore di azioni. Questo processo rende ogni singola azione più preziosa per gli azionisti.

In altre parole, il buyback è un'operazione controdiluitiva degli utili. Quando un'azienda riacquista le proprie azioni, evita la diluizione degli utili, che si verifica quando vengono emesse nuove azioni e gli utili devono essere divisi tra un numero maggiore di azionisti. Riducendo il numero complessivo di azioni, lo stesso ammontare di utili viene diviso tra meno azionisti, aumentando così il valore relativo di ciascuna azione.

Una volta riacquistate, le azioni possono essere cancellate o mantenute come azioni proprie in portafoglio. Quest’ultima opzione può essere sfruttata in futuro per operazioni strategiche come acquisizioni o piani di stock option.

L'aumento di capitale è l'opposto del buyback poiché, anziché ridurre il numero di azioni in circolazione, emette nuovi titoli, aumentando la base azionaria. Questo processo diluisce gli utili, poiché vengono distribuiti su un numero maggiore di azionisti, riducendo l'utile per azione (EPS).

Perché una società acquista azioni proprie?

Sono numerose le ragioni che spingono una società ad avviare un’operazione di Buy Back, tra cui:

  • sostenere il corso del titolo in Borsa, specialmente se sottovalutato: un buyback può aiutare la società ad aumentare il valore delle azioni rimaste sul mercato, riducendo l'offerta.
  • inviare al mercato un segnale di fiducia: Quando una società effettua un buyback, può inviare un messaggio di fiducia agli investitori. L’idea è che, se la società investe in se stessa, ritiene che le sue azioni siano sottovalutate e promettano un futuro positivo.
  • Piani di stock option: Le azioni riacquistate possono essere utilizzate per sostenere piani di stock option per dipendenti e manager, incentivandoli a migliorare la performance dell’azienda.
  • Distribuzione degli utili in eccesso: Spesso, una società con liquidità in eccesso preferisce investire nel riacquisto di azioni proprie piuttosto che aumentare i dividendi o intraprendere rischiosi progetti di espansione.
  • Prevenire scalate ostili: Riducendo il numero di azioni in circolazione, la società può rendere più difficile per potenziali acquirenti ostili acquisire il controllo di una quota rilevante del capitale.
  • Riserva per future acquisizioni: Alcune società mantengono le azioni proprie come riserva per future acquisizioni o fusioni, dove possono scambiarle con le azioni di altre società.

Come funziona il buyback

Come sottolineato anche da Borsa Italiana, “l’acquisto deve essere autorizzato dall’assemblea, la quale ne fissa le modalità, indicando in particolare il numero massimo di azioni da acquistare, la durata, non superiore ai 18 mesi, per la quale l’autorizzazione è accordata, il corrispettivo minimo ed il corrispettivo massimo”. Un altro aspetto fondamentale è che il valore nominale delle azioni acquistate non può superare il 10% del capitale sociale della società, considerando anche le azioni possedute da eventuali società controllate. Questo limite è imposto per evitare che le società usino i riacquisti per manipolare il mercato o per erodere in modo eccessivo il capitale a disposizione.

L'Impatto del buyback sugli azionisti

Per gli azionisti, l’effetto di un buyback dipende dal prezzo a cui la società effettua l’operazione. Se la società riacquista le azioni a un prezzo inferiore al loro valore intrinseco, gli azionisti vedranno aumentare il valore delle loro partecipazioni. In questo caso, ogni azionista beneficia dell’aumento del valore per azione, poiché gli utili si distribuiscono su un numero minore di azioni.

Al contrario, se il buyback avviene a un prezzo superiore al valore reale delle azioni, il valore per azione potrebbe non crescere, o addirittura diminuire, danneggiando così gli azionisti a lungo termine.

Esempio Buyback

Per comprendere meglio l’impatto del buyback azioni, consideriamo il seguente esempio.

Una società ha 100 azioni in circolazione e realizza 100 euro di utili annui: l’utile per azione sarà di quindi 1 euro. Se il rapporto prezzo/utile nel settore è pari a 10, il prezzo delle azioni sarà intorno a 10 euro.

Ora, immaginando che la società riacquisti 10 azioni, riducendo il numero totale a 90, l'utile per azione aumenterà a 1,11 euro (100 euro di utili divisi per 90 azioni). Di conseguenza, il prezzo delle azioni dovrebbe aumentare per allinearsi al rapporto prezzo/utile del settore, salendo potenzialmente oltre gli 11 euro. In questo caso, il buyback crea valore per gli azionisti, aumentando il loro rendimento senza aumentare gli utili complessivi dell’azienda.

Critiche al Buyback: i potenziali svantaggi

Nonostante i benefici apparenti, il riacquisto di azioni proprie non è esente da critiche. Una delle principali riguarda la percezione che la società non abbia opportunità di crescita sufficientemente redditizie su cui investire. Invece di usare la liquidità per progetti innovativi, ricerca e sviluppo, o acquisizioni di altre società, l’azienda preferisce investire in se stessa, un segnale che potrebbe allarmare alcuni investitori.

Inoltre, in alcuni casi, le operazioni di buyback vengono finanziate tramite debito, specialmente nei periodi di bassi tassi d'interesse. Tuttavia, quando i tassi ricominciano a salire, il nuovo debito pesa sui bilanci.

Che sia finanziato con la liquidità in cassa o con nuovo debito, un’altra critica riguarda la “fragilità” post-buyback: una volta completata l’operazione, la società dispone di meno liquidità, rendendola meno capace di affrontare situazioni di crisi o di cogliere opportunità di crescita. La riduzione della liquidità può rappresentare un problema significativo per le aziende che si trovano ad affrontare momenti di difficoltà.

Il Buyback: una strategia a doppio taglio

In conclusione, il buyback è positivo o negativo per la società? Come spesso accade, non c’è una risposta univoca: bisogna perciò valutare caso per caso, e comprendere le ragioni del buyback e gli impatti che potrà avere sui conti della società.

Il buyback può essere una strategia vantaggiosa per le società, soprattutto nel breve termine. L'operazione permette di sostenere il prezzo delle azioni, inviare segnali di fiducia al mercato e gestire in maniera efficiente gli utili in eccesso. Tuttavia, come ogni operazione finanziaria, presenta rischi e potenziali criticità, soprattutto se finanziato a debito o se utilizzato come alternativa agli investimenti in progetti di crescita.

Per gli investitori, è importante valutare attentamente i motivi dietro un buyback e capire se l'azienda sta davvero creando valore o se sta semplicemente cercando di mascherare una mancanza di idee per il futuro. In ogni caso, il buyback può essere una mossa strategica interessante, ma deve essere attentamente analizzata sia in termini di benefici che di rischi a lungo termine.

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