Cosa cambia nelle regole di Borsa per SeDeX e Cert-X
Il mondo dei certificati di investimento, certificati a leva e Covered Warrant sarà presto oggetto di cambiamenti e novità. A partire dall’11 settembre assisteremo a modifiche rilevanti riguardanti il modello di negoziazione di questi prodotti con l’adozione del sistema Request for Execution, l’introduzione di orari di negoziazione estesi per il SeDeX e altre novità.
Unificazione delle regole per SeDeX e Cert-X
Borsa Italiana e i suoi mercati sono oggetto di una profonda trasformazione da quando è stata completata l'acquisizione da parte di Euronext, avvenuta nel 2021.
A partire da lunedì 11 settembre, con l’applicazione delle novità introdotte, SeDeX e Cert-X funzioneranno in maniera uniforme. Rimarranno sempre due mercati distinti e autonomi, ma viaggeranno sulla stessa infrastruttura e saranno sottoposti a regole di negoziazione uniformi.
La presenza del Liquidity Provider è essenziale
Similmente a quanto avviene sul SeDeX, anche sul Cert-X sarà possibile negoziare solo in presenza del Liquidity Provider (quello che generalmente chiamiamo market maker, o specialist). Se il Liquidity Provider non sarà presente sul book di un prodotto, indipendentemente che si tratti di mercato SeDeX o Cert-X, la negoziazione sarà automaticamente sospesa.
Durante questo periodo di sospensione, gli investitori potranno inserire, modificare e cancellare ordini, contrariamente al sistema precedente che permetteva esclusivamente la cancellazione degli ordini.
La sospensione avverrà in automatico in assenza del Liquidity Provider in uno dei due ruoli (bid o ask), ad eccezione che si tratti di prodotti in bid-only. La negoziazione riprenderà in automatico ogni volta che l'LP ripristinerà le quotazioni.
Inoltre, l'LP avrà la facoltà di passare alla quotazione bid-only autonomamente e in real time intraday.
Tale meccanismo serve a proteggere gli investitori, assicurando che le negoziazioni avvengano solo in presenza del market maker e all'interno dello spread stabilito, prevenendo così operazioni a prezzi inadeguati.
Nuovi orari di negoziazione estesi
Sinora, l'orario di negoziazione della Borsa si è mantenuto dalle 9:05 alle 17:30. Tuttavia, nelle prossime settimane (anche se la data non è stata ancora confermata ma si ipotizza a inizio ottobre), SeDeX introdurrà degli orari di negoziazione estesi per i certificati. Cert-X manterrà invece invariata la fascia oraria 9:05-17:30.
Prima dell'apertura ufficiale, dalle 7:30 alle 8:00, avremo una fase di pre-negoziazione, chiamata “call phase”, ovvero una fase di raccolta ordini durante la quale non si potrà concludere nessuna transazione. Gli ordini raccolti verranno eseguiti all'apertura del mercato.
All'apertura dei mercati gli emittenti potranno scegliere se anticipare l'apertura alle 8:00 oppure mantenerla alle 9:05.
Allo stesso modo, potranno optare per un orario di chiusura esteso fino alle 20:30 o 22:00.
La scelta degli orari sarà a discrezione dell'emittente: per ogni singolo prodotto, potrà decidere se adottare l'orario standard (9:05-17:30) o un orario esteso, optando per due possibili orari di apertura (8:00 o 9:05) e tre di chiusura (17:30, 20:30 o 22:00). La decisione sarà basata sulla convenienza dell'emittente a proporre determinati ISIN in orari prolungati.
Questa flessibilità oraria è decisamente positiva: ad esempio, la quotazione fino alle 22:00 è utile per i prodotti con sottostanti americani, mentre la negoziazione fino alle 20:30 per commodity e valute.
Sulla piattaforma paneuropea Spectrum già oggi molti prodotti, soprattutto commodity, sono in trattazione continua (vedi i Turbo24) ovvero 24 ore su 24.
Introduzione del modello RFE: Come cambia la negoziazione
La principale novità, che potrebbe non entusiasmare alcuni investitori, è il modello RFE (Request for Execution), già attivo sui mercati Euronext.
Con l'approccio attuale, il Liquidity Provider mostra un prezzo immediatamente negoziabile sia in bid che in ask per una determinata quantità.
Con l'introduzione del modello RFE, le cose cambiano. Nel momento in cui viene inserito un ordine che potenzialmente può essere eseguito, lo stesso rimane temporaneamente in sospeso. Il market maker riceve una "richiesta di esecuzione" (RFE) e ha un periodo prestabilito (0.3 o 0.6 secondi a scelta a priori dell'emittente) per decidere se eseguire l'ordine o aggiornare il prezzo. Una volta che i prezzi sono stati aggiornati o confermati, l'ordine diventa immediatamente eseguibile, quindi nel caso in cui le condizioni consentano ancora la negoziazione l’ordine sarà eseguito.
Se il Liquidity Provider non risponde entro il periodo prestabilito, l'ordine viene automaticamente eseguito e avviene la negoziazione.
Nel caso in cui vengano inseriti tanti ordini simili, gli ordini si accumulano sul book e allo scadere dei secondi avverrà l’esecuzione, dando la priorità prima al prezzo e poi al momento in cui l'ordine è stato inserito.
Ogni emittente ha la libertà di decidere ISIN per ISIN se attivare o meno il meccanismo RFE e stabilire la sua durata: 0,6 secondi o 3 secondi.
Se l'RFE non è attivo, i prezzi sono immediatamente negoziabili e il sistema opera come è sempre stato.
Quali sono le ragioni dietro a questo meccanismo? L'introduzione dell'RFE da parte di Borsa Italiana punta a migliorare l'efficienza del mercato. Proteggendo i Liquidity Provider da possibili arbitraggi (ad esempio time arbitrage), si ipotizza che potrebbero operare con maggior liquidità, spread più ridotti e una gamma più ampia di prodotti.
Modalità di Bid-only per i certificati
Sono state confermate due varianti di bid-only (solo acquisto):
- La versione classica, nella quale gli investitori hanno comunque la possibilità di negoziare tra loro.
- Una variante denominata "bid-only quote driven", che da ora sarà conosciuta come "Bid-only before buy-back". In questa modalità, gli investitori possono solo rivendere il certificato al Liquidity Provider, escludendo la negoziazione tra privati.
Nel caso dei prodotti che seguono la modalità bid-only "classica", verrà stabilito un "Virtual Offer Price" o prezzo di offerta virtuale. Questo sarà utilizzato come riferimento massimo per le transazioni tra privati. Tale prezzo virtuale si determina aggiungendo al prezzo di vendita un determinato spread basato sul valore del certificate.
Inoltre, i liquidity provider avranno ora la libertà di adottare la modalità bid-only autonomamente durante la giornata di negoziazione, senza la necessità di attendere il giorno seguente.
Altre novità nella negoziazione di Borsa
Le novità non finiscono qui.
Migrazione ad OPTIQ
I sistemi di trading di Borsa Italiana migreranno dai sistemi Millennium Exchange ai sistemi Euronext OPTIQ, come già avvenuto per il mercato dell’Equity e degli ETF. Sebbene si tratti di un avanzamento tecnologico, non ci saranno cambiamenti visibili per gli utenti finali.
Un solo Liquidity Provider per ISIN
Dall'introduzione delle nuove regole, ogni certificate avrà un solo liquidity provider. Se in precedenza era possibile avere più liquidity provider per lo stesso ISIN, questa opzione non sarà più disponibile. È importante notare che la maggior parte dei prodotti aveva già un singolo LP, quindi questa modifica influenzerà solo una piccola quantità di ISIN.
Reintroduzione dei Market Orders su SeDeX
I market orders, precedentemente disponibili solo sul TLX, sono stati riportati sul SeDeX. Inoltre, verrà introdotta la possibilità di negoziare con Stop-Order. Questi sono ordini attivati al raggiungimento di un determinato prezzo prefissato dall'investitore.
Rimozione del "Circuit Breaker"
Era un sistema che sospendeva la negoziazione di un certificato se veniva identificato un possibile trade a un prezzo significativamente diverso da determinati parametri stabiliti dalla Borsa. Con la sua eliminazione, ci si aspetta che le transazioni, in particolare sui prodotti a leva, siano più fluide.
Liquidity Provider, Secondary Liquid Provider e Market Maker
Gli operatori che forniranno liquidità ai mercati SeDeX e Cert-X saranno i seguenti:
- Liquidity Provider (L’unico LP ufficiale, in sostituzione dell’attuale Specialist, beneficia di una serie di funzionalità dedicate)
- Secondari Liquid Provider (LP aggiuntivo che agisce con il consenso dell’emittente in bid&ask o, se necessario, solo in bid-only)
- Market Maker (solo sul SeDeX, che potrà agire senza il consenso dell’emittente in bid&ask).
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