Cosa succede quando la Fed taglia i tassi senza recessione

L’80% dei trader di futures è convinto che a settembre la Fed tagli i tassi di 25 bps, visto la debolezza dell’economia e del mercato del lavoro e del dissenso di due membri del FOMC. Quando la Fed taglia i tassi e non c’è recessione, le azioni hanno avuto un rendimento annualizzato del 29.3% nel corso del ciclo BofA continua a stimare che la Fed non riduca i tassi quest’anno e li tagli di 100 bps il prossimo anno
A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM
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Commento ai dati macro di ieri
Seconda lettura del PIL della Germania secondo trimestre 2025 sul precedente dovrebbe essere in linea con il - 0.1% della lettura flash e lasciare invariata anche la variazione annuale al +0.4%.
L’economia tedesca continua quindi a soffrire e la crescita fatica a riportarsi in zona positiva. PMI dell’Europa di agosto superiori alle attese: Manufatturiero a 50.5 punti e per la prima volta dal 2022 supera la barriera dei 50 punti che indica recessione (49.5 punti le attese e 49.8 in luglio), Servizi 50.7 punti (50.8 atteso e 51 in luglio) e Composito 51.1 punti (50.7 atteso e 50.9 in luglio).
Da segnalare che i dati non scontano ancora gli effetti dei dazi e quindi necessitano di ulteriori conferme.
Superiori alle attese le richieste settimanali alla disoccupazione USA (235k contro 336k attese e 224k della scorsa settimana), a conferma della debolezza del mercato del lavoro. Decisamente negativo il PhillyFed di agosto (-0.3 punti contro +6.8 atteso e +15.9 di luglio), a segnalare il netto calo dell’attività manifatturiera nello strategico distretto di Philadelphia. Come noto, dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il dollaro, mentre valori inferiori alle attese sono da interpretarsi in senso negativo/ribassista per il dollaro.
Positivi invece i PMI di agosto degli Stati Uniti: Manifatturiero 53.3 punti che anche in questo caso supera i 50 punti (49.7 le attese e 49.8 in luglio), Servizi 55.4 punti (54.2 le attese e 55.5 in luglio) e Composito 55.4 punti (55.1 in luglio).
Anche in questo caso, la positività non riflette l’aumento della tariffa media dei dazi dal 2.5% circa al 18% circa e i dati necessitano di ulteriori conferme.
Il mercato scommette su un taglio di 25pb dei tassi a settembre...
Il mercato sembra convinto che un taglio dei tassi da parte della Fed sia imminente. I trader di futures, secondo il CME FedWatch Tool, hanno attribuito una probabilità superiore all’80% per un taglio dei tassi di 25 bps nella riunione del FOMC del 17 settembre. Si tratta di un aumento significativo rispetto a un mese fa, quando le probabilità erano intorno al 55%. L’aumento delle aspettative di un taglio dei tassi può essere attribuito in parte ai segnali di raffreddamento del mercato del lavoro, dopo che i dati sulla crescita occupazionale di maggio e giugno sono stati rivisti nettamente al ribasso e il dato di luglio è risultato inferiore alle aspettative.
L’ottimismo degli investitori sul taglio è probabilmente stato rafforzato anche da ciò che sembra essere una crescente pressione interna alla Fed per allentare la politica monetaria.
La Fed ha registrato il primo doppio dissenso in oltre 30 anni nell’ultima riunione del FOMC, con due governatori che hanno votato contro la decisione di mantenere i tassi invariati, favorevoli invece a un taglio immediato. Da non dimenticare che il Summary of Economic Projections di giugno della Fed prevedeva una mediana di due tagli dei tassi entro la fine dell’anno. Riteniamo molto probabile un taglio dei tassi di 25 bps a settembre, ma siamo consci che il taglio non è ancora certo (si tratta di una stima).
I rischi legati al doppio mandato della Fed – massima occupazione e stabilità dei prezzi – mantengono infatti aperta la prossima decisione di politica monetaria. In fondo se l’80% prevede un taglio, significa che esiste comunque il 20% che non lo prevede affatto.
Inflazione core ancora forte
Vediamo perché l’inflazione rimane sopra il target del 2% della Fed. Sebbene il rapporto sull’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) di luglio abbia mostrato un’inflazione complessiva stabile al 2.7% per il secondo mese consecutivo, il CPI core che esclude i prezzi più volatili di cibo ed energia, è salito al 3.1% su base annua, (2.9% nel mese precedente).
Anche l’Indice dei Prezzi alla Produzione negli Stati Uniti ha registrato il maggior incremento mensile a luglio dal giugno 2022. Questo probabilmente manterrà la Fed fortemente dipendente dai dati in vista di settembre.
La reazione del mercato al taglio dei tassi
Supponiamo che l’80% dei trader di futures abbia ragione e quindi la Fed riprenda il suo ciclo di tagli dei tassi. La domanda è come potrebbero reagire le azioni? La storia suggerisce che le performance di mercato durante i cicli di allentamento della Fed possono variare a seconda del contesto economico e delle ragioni dietro i tagli dei tassi.
Basandoci sugli ultimi 7 periodi, i cicli di allentamento senza una recessione sono stati storicamente un contesto più favorevole per i rendimenti di mercato, con le azioni statunitensi che hanno registrato un rendimento totale annualizzato medio del 29.3% durante il ciclo.
Le azioni statunitensi hanno finora reagito positivamente alle crescenti aspettative di tagli dei tassi, con l’S&P 500 che ha raggiunto nuovi massimi storici.
Anche le small-cap hanno guadagnato slancio, con l’indice Russell 2000 che ha registrato una delle migliori sue settimane rispetto all’S&P 500 da aprile e ha raggiunto il livello più alto da dicembre.
Condizioni finanziarie più favorevoli tendono ad essere un vento a favore per le small-cap, dato che quasi la metà del loro debito è a breve termine o a tasso variabile.
Per ora, BofA Global Research mantiene la sua previsione di nessun taglio dei tassi quest’anno, con la possibilità di 100 bps complessivi di tagli nel 2026, ma qualsiasi segnale di miglioramento delle prospettive per una politica monetaria più accomodante probabilmente continuerà ad essere un vento a favore per le azioni nel prossimo futuro.
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