Così Pfizer sta rientrando nelle grazie degli investitori
La casa farmaceutica che ha fatto una quantità impressionante di profitti con il vaccino anti-Covid ha ritrovato il sentiero della crescita con nuovi prodotti antitumorali. Atteso quest’anno un balzo dell’utile del 250%. Varato un piano di taglio dei costi da 1,5 miliardi.
I fondi Usa tornano a comprare azioni Pfizer
Accelera la marcia di “normalizzazione” di Pfizer dopo la sbornia di utili realizzati nel 2021 e nel 2022 grazie al vaccino anti-Covid realizzato e venduto in partnership con la tedesca BioNTech. Il sito americano Mootley Fool segnala che diversi grossi fondi nel primo trimestre sono tornati a investire in Pfizer, dopo essere scappati quando hanno visto profilarsi una caduta di ricavi e profitti molto più veloce di quanto immaginato.
Al prezzo attuale di 28,69 dollari (chiusura di giovedì 23 maggio) Pfizer vale poco meno della metà dei 58 dollari segnati come massimo assoluto nel dicembre 2021.
Secondo Mootley Fool, fra gennaio e marzo Two Sigma ha acquistato 18,9 milioni di azioni della società farmaceutica, Susquehanna ne ha acquistate 1,5 milioni, Steve Cohen e Point72 Asset Management hanno aperto una nuova posizione in Pfizer con quasi un milione di azioni. Dopo 16 mesi di discesa quasi ininterrotta, a fine aprile le azioni Pfizer hanno avviato una reazione da quota 25 dollari (minimo dal 2013) e in un mese sono salite del 9%.
Investimenti in farmaci antitumorali
In questi anni l’azienda si è preoccupata di investire l’enorme cash flow realizzato grazie ai vaccini e ad altri prodotti per il Covid. L'investimento più importante è stata l'acquisizione per 43 miliardi di dollari di Seagen, un'azienda che sviluppa farmaci antitumorali e che, al momento del completamento della transazione, aveva già quattro farmaci approvati.
Dopo l'acquisizione di Seagen, uno di questi nuovi farmaci, Padcev, ha ottenuto un importante ampliamento delle possibilità di applicazione da parte della Food and Drug Administration (FDA). Ora è approvato per il trattamento di pazienti di nuova diagnosi con tumore della vescica in stadio avanzato. Gli analisti che seguono il settore prevedono che l'indicazione di prima linea per Padcev genererà ulteriori 2,5 miliardi di dollari di vendite annuali.
Un altro farmaco promettente è il Lorbrena, una terapia per il cancro al polmone approvata per i pazienti di nuova diagnosi che presentano una specifica mutazione genetica. Le vendite del primo trimestre sono aumentate del 46% rispetto all'anno precedente. Con un valore annualizzato di 656 milioni di dollari, questo farmaco potrebbe avere ancora molto spazio per crescere.
Il nuovo piano di licenziamenti e taglio dei costi
I ricavi di Pfizer sono passati dal picco dei 100 miliardi di dollari del 2022 ai 58,4 miliardi del 2023. Molto più drastico è stato il ridimensionamento dell’utile, da 31 miliardi di dollari a 2,1 miliardi. Per il 2024 il consensus degli analisti stima una crescita dei ricavi a 60,4 miliardi (+257%). Sulla base di queste stime, il titolo è scambiato oggi a 20 volte gli utili previsti per l’esercizio 2024.
Su 25 analisti che coprono il titolo, 15 hanno una raccomandazione neutrale e 10 consigliano di comprare le azioni Pfizer. La media dei target price è 32 dollari (11% sul prezzo attuale).
Le stime sono di prima che Pfizer annunciasse due giorni fa un nuovo piano di riduzione dei costi da 1,5 miliardi di dollari da realizzare entro il 2027. Il piano va ad aggiungersi a un precedente programma di tagli da 4 miliardi annunciato alla fine del 2023. Pfizer procederà a un ridimensionamento del personale, ma il numero dei licenziamenti sarà comunicato in futuro.
L'attenzione si concentrerà su "efficienze operative, modifiche alla struttura della rete e miglioramenti del portafoglio prodotti", ha dichiarato l'azienda. Il programma richiederà diversi anni a causa della complessità della produzione e dei tempi più lunghi necessari per apportare le modifiche.
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