Covid e dopo? In tre anni cedole garantite del 42% e protezioni fino a cali del 40% sul comparto viaggi

Il certificate emesso da Leonteq con Isin CH0570341856 stacca cedole garantite del 3,5% al trimestre (14% annuo) durata tre anni (42% di cedole) con barriera al 40% su Air France, Lufthansa e Tui. Possibilità di rimborso anticipato a livelli decrescenti nel tempo.
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Covid e dopo?
In questi giorni di boom di contagi parlare del dopo può apparire blasfemo ma investire significa guardare al futuro per decidere come agire oggi. Chi opera in Borsa lo sa bene. Talvolta è necessario essere razionali per poter uscire dalle tematiche del momento, discostarsi dal consensus e cambiare punto di vista.
E’ necessario per impostare un portafoglio su cui misurerò le performance domani. Ora la domanda torna lecita. Come sarà il mondo post Covid 19? Il ritorno alla normalità. E soprattutto quando torneremo alla normalità. Performance e tempo insieme.
La pandemia ha penalizzato alcuni settori più di altri, addirittura i tech, soprattutto Usa, ne hanno notevolmente approfittato. Mentre gli investitori sono letteralmente scappati da quelli più impattati dai lockdown e chiusure forzate.
Il grafico qui sotto mostra la performance dei singoli settore che compongono l’S&P 600, ovvero l’indice che raggruppa i 600 titoli più capitalizzati dell’eurozona.
I risultati sono evidenti, in molti casi scontati. Il peggiore settore è l’oil, -40,88% da inizio anno dove sono intervenuti i lockdown e motivi di natura industriale, con le attese di un boom dell’elettrico.
Lo stop dei trasporti ha portato a un calo della domanda di greggio, quella mondiale è scesa di 20 milioni di barili giorno, nel periodo peggiore a fine aprile, da una media di circa 100 milioni di barili giorno per poi riassestarsi pian piano. Ora nuovi chiusure rievocano lo spettro di un calo della domanda.
Seguono i bancari -40% da inizio anno, sui timori di una nuova ondata di sofferenze e crediti non esigibili. Male anche il settore trasporti e viaggi. Al contrario bene tech, farmaceutici e utility.
Il mondo tra 1 o 2 anni
Ora proviamo a chiudere gli occhi e immaginarci come sarà il mondo tra uno-due anni. Il Covid 19 sarà un lontano ricordo: vaccini, test super rapidi, e probabilmente anche il maggior numero di persone che hanno creato degli anticorpi potrebbero ben presto riportarci alla normalità.
La vita riprenderà. Cinema, teatri, ristoranti e viaggi. Le statistiche insegnano che in genere i consumatori hanno voglia di colmare parte delle rinunce accettate in passato riprendere la loro vita sociale. E’ sempre stato così anche con pandemie molto minori come la sars.
Le voci in arrivo dall’Asia sono rassicuranti, la Cina avrebbe iniziato a vaccinare la popolazione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Pochissimi casi, ma i numeri cinesi sono sempre da prendere con le pinze. In Usa Pfizer è pronta a chiedere l’autorizzazione all’Fda, l’ente americano per l’approvazione dei farmaci, per distribuire il vaccino dal prossimo mese. In Europa Astrazeneca promette un vaccino entro Natale. Nel mondo sono allo studio 650 vaccini.
Nonostante la voce degli esperti, sappiamo bene quali settori sono stati colpiti ma non sappiamo con esattezza quando tutti finirà. Ovvero quando comincerà il dopo covid.
Un certificate con Cedole Garantite
Per provare a neutralizzare il fattore tempo, o meglio averlo come nostro alleato e non nemico, sono molto utili i certificate di investimento, come strumento per approcciarsi al mercato.
Siamo andati a scovarne uno davvero particolare emesso da Leonteq con Isin CH0570341856 sul settore trasporti e viaggi (sottostanti Air France, Lufthansa e Tui).
Stacca cedole incondizionate del 3,5% al trimestre (14% annuo circa) durata tre anni e barriera a scadenza sul capitale profonda fino al 60%.
Sì proprio così le cedole del 3,5% al trimestre, pari al 14% circa annuo verranno staccate sempre, senza nessuna condizione. In tre anni si arriva al 42% di cedole assicurate, come avere un capitale protetto al 42% a cui poi si aggiunge la protezione della barriera che, fino a cali del 40% a scadenza, rimborsa 1.000 euro ogni certificate.
La barriera è europea quindi valida tra tre anni, durante l’arco di vita del prodotto i sottostanti potrebbero registrare anche cali maggiori del 40% senza intaccare la struttura del certificate, l’importante saranno i livelli dei sottostanti alla data di valutazione finale ottobre 2023.
I sottostanti sono tre big del comparto dei trasporti e viaggi: due compagnie aeree, Air France e Lufthansa fortemente protette dallo stato e la tedesca Tui, il maggior tour operator al mondo. Parigi e Amsterdam insieme hanno erogato 10 miliardi di euro a Air France-Klm e ieri il titolo ha guadagnato un altro 8% grazie alle rassicurazione di nuovi sostegni da parte del governo pronto, se necessario ad entrare nel capitale (in questo caso la barriera sarà rettificata per neutralizzare l’effetto dell’aumento di capitale sul certificate).
Francoforte è andata già oltre entrando nel capitale di Lufthansa con il 20%, ma lo stato tedesco sarebbe pronto a far anche di più. I governi sono consapevoli che si tratta di misure straordinarie per poter assicurare la continuità della compagnie.
Tui è il maggior tour operator al mondo e come tutto il settore è stato colpito dalla pandemia con un calo da inizio anno del 71%. Da inizio anno Air France perde il 67,5% e Lufthansa il 51%.
Ad oggi il certificate passa di mano a 1001 euro con tutti i sottostanti sopra il livello iniziale: Air France e Lufthansa di oltre l’8%, Tui dello 0,59% come mostrato nella tabella che mostra tutti i livelli di riferimento.
Da aprile (data di valutazione il 13.04.2021), e così ad ogni data di valutazione trimestrale successiva, il certificate potrà essere rimborsato in anticipo a 1.000 euro se tutti i titoli sottostanti quoteranno sopra al livello di rimborso: 100% del livello iniziale fino al 4.10.2021, poi si scende del 5% all'anno, 95% fino al 04.10.2022, 90% fino alla scadenza, ottobre 2023.
A scadenza abbiamo i due classici scenari, con tutti i sottostanti sopra al 60% del livello iniziale (nessuno avrà perso più del 40% dal livello iniziale) il certificate verrà rimborsato a 1.000 euro (più ovviamente l’ultima cedola del 3,5%). Guadagno finale +42% in tre anni, 14% all’anno.
Con uno solo dei sottostanti sotto barriera, ad esempio seLufthansa avrà perso il 50% dal livello iniziale, il certificate verrà rimborsato a 500 euro, ovvero rifletterà la performance del peggiore dei sottostanti rispetto al livello iniziale, più ovviamente l’ultima cedola del 3,5%.
L’investitore in questo caso avrà incassato il 42% di cedole incondizionate e perso il 50% sul valore del certificate se acquistato a 1000. La sua perdita reale calerà a circa l’8%. Con cedole incondizionate del 42% in tre anni, l’investitore non perderà mai più del 58% anche in caso di fallimento di uno dei sottostanti.
Il settore è certamente di quelli più esposti alla pandemia ma con un prodotto che offre cedole incondizionate fino al 42% in tre anni, una barriera del 60% valida a scadenza la protezione è davvero ampia. I titoli sono già molto depressi e pensare che entro tre anni la situazione non sarà risolta appare improbabile.
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