Covid o tumori? Il futuro di Moderna è sempre mRNA

Mentre cerca di rendere ancora vendibile per il più lungo tempo possibile il vaccino anti-Covid, Moderna sta aumentando gli sforzi per mettere a punto un farmaco anti-tumorale basato sulla tecnologia mRNA. E’ un progetto che la società di biotecnologie sta realizzando in partnership con il colosso farmaceutico Merck. Lo scorso 5 giugno le due società hanno illustrato i risultati della sperimentazione di un vaccino antitumorale personalizzato che Moderna chiama “mRNA-4157” e Merck “V940”.

Per quanto i risultati siano stati giudicati promettenti, le quotazioni di Moderna non hanno avuto nessun beneficio dall’annuncio: nelle ultime cinque sedute il prezzo dell’azione è sceso del 6,8%. Oggi Moderna vale 123 dollari, meno di un terzo del picco di 450 dollari segnato nel settembre 2021. Dall’inizio del 2023 il titolo è sceso del 31%. La società gode di un buon apprezzamento da parte dei 22 analisti che coprono il titolo, con la metà degli esperti che consiglia di comprare le azioni (raccomandazioni Buy o Outperform) e l’altra metà che suggerisce comunque di tenere il titolo in portafoglio (Hold). La media dei target price è 211 dollari, un obiettivo di prezzo che implica una previsione di rialzo del 70% nei prossimi 12 mesi.

Il bilancio di Moderna fece un balzo prodigioso nel 2021, quando i ricavi passarono da 800 milioni a 18,4 miliardi di dollari, con un utile di 12,2 miliardi.  Il 2022 è stato un altro anno d’oro con i ricavi saliti a 19,2 miliardi di dollari e un utile ancora strepitoso, anche se ridotto a 8,3 miliardi di dollari.

RICAVI E UTILI TRIMESTRE PER TRIMESTRE

Adesso, però, con le autorità sanitarie mondiali che hanno sancito ufficialmente la fine della pandemia da Covid, i bilanci di Moderna sono destinati a ridimensionarsi. Il consensus degli analisti stima che il 2023 si chiuderà con un fatturato di 7,2 miliardi di dollari e una perdita di 1 miliardo.

I ricavi del 2023 deriveranno ancora in massima parte dalla vendita di vaccini anti-Covid. Moderna e la concorrente Pfizer si stanno muovendo sulla stessa lunghezza d’onda per sviluppare nuove versioni del vaccino con lo scopo di fornire un’immunità più ampia e di più lunga durata. Un altro filone è quello di realizzare un unico siero che possa fornire protezione per più malattie. Negli Stati Uniti le autorità di regolamentazione si stanno orientando per il Covid verso un modello simile al vaccino antinfluenzale, il che significa che le persone riceveranno un'unica iniezione ogni anno, aggiornata annualmente per colpire l'ultima variante che si prevede circolerà in autunno e in inverno.

Se il vaccino anti-Covid è fondamentale per i conti di Moderna, il futuro più lontano della società  si basa sulle cure personalizzate per il cancro. La sperimentazione in corso con Merck ha per oggetto Keytruda , un noto farmaco immunoterapico di Merck che eccita il sistema immunitario in modo che possa combattere i tumori. È molto efficace per un numero limitato di pazienti, ma non ottiene risultati per la maggior parte di coloro che lo ricevono. Merck è impegnata da anni nel tentativo di rendere Keytruda e altri farmaci simili efficaci per un maggior numero di persone.

Il nuovo trattamento oncologico sperimentale di Moderna parte da un profilo genetico dei tumori asportati di un singolo paziente. Questo profilo viene utilizzato per produrre un singolo filamento di materiale genetico che codifica per decine di mutazioni specifiche della malattia. Il risultato finale è un sistema immunitario pronto a colpire le nuove cellule tumorali prima che possano prendere piede.

I recenti risultati di uno studio che ha testato l'mRNA-4157 suggeriscono che il farmaco di Moderna, somministrato insieme al Keytruda, può allargare i benefici a un maggior numero di pazienti. Ad aprile Merck e Moderna hanno comunicato che il trattamento con mRNA-4157 ha ridotto del 44% il rischio complessivo di recidiva o di morte dei pazienti affetti da tumore della pelle rispetto al solo Keytruda. A giugno, i partner hanno dimostrato che l'aggiunta di mRNA-4157 a Keytruda ha ridotto il rischio di metastasi a distanza o di morte del 65% rispetto al trattamento con il solo Keytruda per pazienti affetti da melanoma post-operatorio.

Moderna e Merck hanno presentato i risultati di uno studio di fase 2 su pazienti affetti da melanoma. Le due case farmaceutiche prevedono di iniziare nel corso di quest'anno uno studio di fase 3 molto più ampio per mettere a punto un nuovo farmaco per trattare il melanoma. Moderna prevede di espandere il suo programma di fase 3 per includere trattamenti del cancro al polmone e altri tipi di tumore. Ma i tempi di una sperimentazione di fase 3 possono durare anche più anni. Troppi per un investitore con orizzonte breve, mentre il titolo può sicuramente essere interessante per un investitore istituzionale che guarda al lungo termine.

Un altro progetto, di portata minore ma con tempi assai più rapidi, riguarda il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV).  Il prodotto ha finito la sperimentazione e Moderna prevede di presentare alla FDA  la domanda di autorizzazione entro la fine dell'anno. Anche se tutto andrà bene, l'approvazione non avverrà probabilmente prima della metà del 2024. Intanto i vaccini contro l'RSV di GlaxoSmithKline e Pfizer  hanno già ottenuto l'approvazione all'inizio di quest'anno.