Le mosse di Crédit Agricole su Banco BPM e Anima Holding

Le mosse di Crédit Agricole su Banco BPM e Anima Holding

Il gruppo francese risulta detenere oltre il 5% di Anima Holding attraverso Amundi, mentre Maioli ribadiva l’interesse per le attività di bancassurance di Banco BPM.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Blitz su Anima Holding

I francesi di Crédit Agricole puntano ancora sull’Italia e salgono nel capitale di Anima Holding. La notizia è emersa dalle comunicazioni della Consob relative alle partecipazioni rilevanti, dalle quali risulta una partecipazione del 5,161% detenuta da Amundi Asset Management nella società attiva nel risparmio gestito risultante al 17 maggio.

Amundi è una società di asset management controllata al 100% da Crédit Agricole e quotata dal 2015 sull’Euronext Paris.

Eppure, solo ieri il ceo di Crédit Agricole Italia, Gianpiero Maioli, aveva smentito i rumor di mercato e le ricostruzioni di alcuni analisti relativi ad un interesse per la banca per il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia, negando l’esistenza di alcuna “questione che ci riguardi su Anima”.

Le mire su Banco BPM

Subito dopo la smentita su Amundi, Maio ribadiva l’interesse del gruppo francese sulle attività di bancassurance di Banco BPM.

Rispetto all’acquisto del 9,18% dell’istituto di Piazza Meda avvenuto nelle settimane scorse, Maioli spiegava di “aver fatto un investimento in capitale sia per tutelare la partnership che abbiamo già con Agos sia per vedere se c’è la possibilità di svilupparne altre”.

In corso è già attivo “un processo sulla bancassurance, noi siamo ovviamente interessati, ci siamo manifestati e, quindi, vedremo le scelte che farà Banco BPM se andrà verso un accordo esterno o se riporteranno all’interno. Questo ancora non lo sappiamo”, concludeva Maioli.

Dopo le sue dichiarazioni, il titolo di Banco Bpm ieri è stato tra i più brillanti in Piazza Affari, chiudendo la giornata con un +4,3%, trend positivo proseguito anche oggi (+0,60%), mentre Crédit Agricole cavalcava l’onda a Parigi (+3,58%).

L’analisi di WebSim

La partecipazione complessiva del 5,16% del capitale di Anima da parte di Amundi è “detenuta attraverso vari fondi e con le quote principali detenute da Amundi SGR SpA (1.58%) e Cpr Asset Management SA (2,28%)”, spiegano da WebSim, aggiungendo che “ora non sarà dovuta nessuna ulteriore comunicazione fino alla soglia del 10% del capitale”.

La mossa di Amundi “non era attesa ed andranno verificate le reali intenzioni dell’asset manager francese nei confronti di Anima”, visto che Anima ha in gestione circa 200 miliardi di Asset under management (AUM) di cui la metà relativi agli asset sottostanti alle polizze vita tradizionali del gruppo Poste Italiane”, aggiungono dalla sim, non escludendo “che Amundi possa essere interessata ad un asset come Anima che consentirebbe un salto dimensionale notevole al gruppo francese in Italia superando i 400 miliardi di AUM e raggiungendo una quota di mercato intorno al 17% poco sotto quella del leader di mercato Generali”.

Inoltre, proseguono da WebSim, “vediamo potenziali sinergie di prodotto e di costo anche se Anima è già molto efficiente con un cost / income ratio su livelli decisamente bassi intorno al 24/25% (al netto delle performance fees) e quindi con margini limitati di ulteriore miglioramento”.

Se Amundi attualmente capitalizza 10,5 miliardi, “anche ipotizzando un premio in caso di OPA pensiamo che l’operazione sarebbe gestibile: Anima, dopo il pagamento del dividendo di 28 centesimi per un esborso vicino a 100 milioni, ha un debito netto intorno a 40 mln e genera flussi di cassa considerevoli anche in un contesto di mercato più sfidante come quello di quest’anno”.

Pertanto, “cruciale per qualsiasi potenziale player industriale interessato in Anima” è “la possibilità di mantenere gli accordi distributivi con i principali partner: Banco BPM (scadenza 2037), BMPS (scadenza 2030) e Poste, mentre Amundi in Italia ha il principale accordo distributivo con Unicredit legato all’acquisizione di Pioneer che dovrà essere rinegoziato nel 2026”.

“La mossa di Amundi potrebbe pertanto riaccendere l’appeal speculativo sul titolo e sul settore asset management”, prevedono da WebSim, mantenendo la raccomandazione su Anima ‘interessante’, con target price a 5,3 euro.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Aziende citate nell'Articolo

Codice:
Isin: FR0000045072
Rimani aggiornato su: Credit Agricole

Maggiori Informazioni

Codice: ANIM
Isin: IT0004998065
Rimani aggiornato su: Anima Holding

Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it