Creval, profumo di dividendo dopo il balzo dell’utile 2019

Creval grande protagonista a Piazza Affari dove il titolo arriva a guadagnare oltre il 10% dopo la diffusione dei dati relativi al 2019. Credito Valtellinese, infatti, ha chiuso l’anno da poco trascorso con un utile netto pari a 56,2 milioni di euro, segnando una crescita pari al 77% rispetto ai precedenti 31,7 milioni del 2018.

Inoltre, il margine di interesse del quarto trimestre 2019 è cresciuto dello 0,9%, arrivando a 84,8 milioni di euro, grazie alla riduzione del costo della raccolta commerciale.

Il bilancio è stato approvato ieri dal cda e comunicato prima dell’apertura dei mercati di oggi e ad attirare gli acquisti è stata la prospettiva per la banca di poter tornare alla distribuzione dei dividendi per il prossimo anno. "Confidiamo di essere sulla strada giusta per il raggiungimento degli obiettivi intermedi al 2021, anno nel quale la banca prevede di tornare alla distribuzione del dividendo sulla base dell'utile 2020", spiegava l'AD Luigi Lovaglio nella nota diffusa dalla banca.

"Il 2019 rappresenta un anno molto importante per il Creval”, dichiarava Lovaglio commentando il bilancio. “Abbiamo registrato un trend positivo dei volumi della clientela retail trimestre dopo trimestre. Stiamo procedendo a pieno ritmo con la riduzione dello stock di Npe. La banca sta già dimostrando la capacità di generare capitale virtuosamente, con un Cet1 fully loaded che ha raggiunto il 15,5% a fine dicembre, migliorando di oltre 200 punti base rispetto allo scorso anno", aggiungeva l’ad di Creval.

La banca ha comunicato anche la firma di un accordo per la cessione pro soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza unsecured, avente valore contabile lordo di circa 357 milioni di euro.

La cessione è stata fatta a Hoist Finance ed è composto da circa 8 mila posizioni relative a clientela corporate, in parte entrata in sofferenza prima del 2011.

L’operazione sarà perfezionata nel corso del primo trimestre di quest’anno e si inserisce nel piano di cessioni di 800 milioni di euro di GBV previsto dal gruppo all’interno del piano industriale 2019-2023, avente l’obiettivo di ridurre il Npe ratio lordo al 9,4% dall’11,3 del 30 settembre 2019.