Crisi di governo, Piazza Affari rischia. Borse in calo

I future sugli indici di Parigi e Francoforte scendono dello 0,2%, quello sull’FtseMib di Milano perde l’1,6%. Tiene per ora il Btp, scambiato a un rendimento di 0,67%. Ieri nuovi massimi storici a Wall Street, ma stamattina i mercati asiatici sono tutti in ribasso. Grande attesa per i risultati societari: oggi riflettori su General Electric, Johnson & Johnson e Microsoft
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Tokio -0,9%, Shanghai -1,7%, Hong Kong -2,1%.
Dopo i nuovi massimi storici segnati ieri sera da Wall Street, le Borse europee sono indirizzate stamattina verso un avvio debole, condizionate dalla discesa nella notte delle Borse asiatiche e dalle incertezze sulla distribuzione del vaccino.
Fra Unione europea ed Astra Zeneca si profila ormai una battaglia legale per il mancato rispetto da parte della multinazionale anglo-svedese dei tempi e di consegna e dei quantitativi previsti dal contratto con Bruxelles. Bisogna anche dire, però, che il vaccino di AstraZeneca ancora non è stato approvato dall’Ema, l’autorità europea del farmaco.
Pesa anche la situazione politica italiana con la crisi di governo. Non a caso mentre i future sugli indici di Parigi e Francoforte sono in calo dello 0,2%, il future sul nostro FtseMib segna un ribasso dell’1,6%. Tiene per ora il Btp, scambiato a un rendimento di 0,67%, invariato rispetto a ieri. Lo spread con il Bund tedesco si assesta a 122 punti base.
Ieri sera a New York l’S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,3% e il Nasdaq dello 0,7%. Entrambi sono su nuovi massimi storici.
In Asia stamattina, dopo i diffusi rialzi di ieri, assistiamo ad altrettanto diffusi arretramenti: Tokio -0,9%, Hong Kong -2,1%, Shanghai -1,7%, Seul -2%. Secondo alcuni osservatori i mercati hanno corso troppo dall’inizio dell’anno e devono rifiatare: nell’ultimo mese Tokio ha guadagnato l’8%, Hong Kong +13,9%, Shanghai +11,9%. Per giustificare ulteriori rialzi, o anche solo sostenere i livelli attuali, servono altre giustificazioni, e per questo c’è grande attenzione sugli utili delle aziende che verranno annunciati in questi giorni.
Oggi in Usa saranno diffusi i dati dell’ultimo trimestre di General Electric, Verizon, Johnson & Johnson e, stasera dopo la chiusura dei mercati, di Microsoft.
Tempi più lunghi per l’approvazione del piano Biden.
Grande attenzione anche ai dati macro sull’economia Usa che verranno diffusi oggi pomeriggio, vale a dire il Pil del quarto trimestre 2020, le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione e le vendite di nuove case.
Investitori che la settimana scorsa hanno comprato azioni a mani basse, nella convinzione che il maxi-piano di aiuti del presidente Biden avrebbe dato una spinta poderosa alla ripresa economica, sono adesso preoccupati dei ritardi nell’approvazione del pacchetto al Congresso. Chuck Schumer, il leader della maggioranza democratica al Senato, ha detto ieri che l’approvazione non arriverà prima di metà marzo. Biden vuole avere il sostegno di una maggioranza ampia, coinvolgendo il maggior numero possibile di parlamentari repubblicani, e per arrivare a questo risultato servono ovviamente tempi più lunghi.
Anche in America la distribuzione del vaccino non è tutta rosa e fiori. Ieri Anthony Fauci si è detto preoccupato per il rispetto dei tempi di somministrazione della seconda dose.
Intanto ieri Moderna ha fatto un balzo al rialzo del 12% dopo avere annunciato che il suo vaccino è efficace anche per le varianti di virus riscontrate in Gran Bretagna e in Sud Africa.
Il dollaro è in lieve rialzo contro l’euro a 1,213 (+0,1%).
Con le Borse in calo scende anche il petrolio: Brent a 55,4 dollari al barile (-0,7%), Wti a 52,3 dollari (-0,7%).
Oro invariato a 1.857 dollari l’oncia.
In Italia crisi di governo al buio.
In Italia la crisi di governo è arrivata a una svolta, ma è una svolta "al buio": nulla di pilotato, nessun esito scontato. Stamattina Giuseppe Conte si dimette: un rapido passaggio in Consiglio dei ministri, poi quello formale al Quirinale. Domani pomeriggio il presidente della Repubblica aprirà le consultazioni, con l’intenzione di farla breve, date le urgenze drammatiche con cui è alle prese il Paese. Nel riassunto del Corriere della Sera, il quadro è questo: Conte si è arreso perché domani il governo sarebbe certamente andato sotto al Senato nel voto sulla relazione del ministro della Giustizia Bonafede: un passaggio sgradito ai 5 Stelle. E soprattutto perché in una settimana non ha preso minimamente corpo la pattuglia di "costruttori" che nelle speranze del premier avrebbe dovuto incollarlo a Palazzo Chigi ed emanciparlo da Renzi. Non è andata così, e da oggi Conte ricomincia la caccia. Lo farà con un appello "a tutte le forze moderate e liberali che hanno a cuore il destino dell’Italia".
In concreto, gli servono 12-15 senatori e spera di pescarli nel bacino centrista di cui si parla da martedì scorso: un po’ dall’Udc, un po’ dal gruppo di Cambiamo, un po’ anche da Forza Italia. Il progetto, se così si può chiamare, è metterli tutti sotto il simbolo dei senatori eletti all’estero, il Maie, dandogli una parvenza di gruppo strutturato.
Il sogno contiano è che siano abbastanza da rendere Renzi numericamente superfluo, anche se il premier lo riaccoglierebbe comunque. Il problema è che fino a ieri sera nessuno degli interessati si diceva convinto, quindi Conte dovrà essere molto, molto convincente. Altrimenti, Mattarella potrebbe anche negargli l’incarico.
Tra i titoli di Piazza Affari, segnaliamo:
Erg - Citigroup alza la raccomandazione a Neutral.
Intesa Sanpaolo - Société Générale taglia il target price a 2 euro.
Saipem - Goldman Sachs alza il target price a 2,80 euro.
Tenaris - Goldman Sachs abbassa il giudizio a Neutral, target price a 7 euro.
Eni – Il gruppo entra nel mercato spagnolo della distribuzione secondaria di acqua gas e luce, attraverso l’acquisizione di una piccola società (Altro Energia).
Generali/Cattolica - La Consob ha chiesto informazioni supplementari alle due compagnie, in merito a quanto avevano comunicato quest’estate.
Unicredit - KBW riduce il target price a 9,70 euro. Secondo indiscrezioni, il prossimo amministratore delegato sarà Andrea Orcel. Banco BPM - Il socio Giorgio Girondi, salito di recente a poco meno del 5% del capitale, potrebbe salire ancora, dice Il Sole 24 Ore. Stellantis - Il Sole 24 Ore riporta che il dividendo straordinario da un miliardo di euro dovrebbe essere pagato nel giro di un paio di mesi.
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