Crociere da record: Carnival ne approfitta per ridurre il debito

Trainata dalla ripresa del turismo marittimo, Carnival accelera: nel 2025 attesi ricavi a 26,6 miliardi di dollari e utili in crescita del 37%. Il gruppo riduce il debito di quasi un terzo in due anni e resta “Buy” per la maggioranza degli analisti.
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Nel 2025 forte balzo delle crociere
Il settore delle crociere continua a navigare con il vento in poppa. Dopo il rimbalzo post-pandemia, il 2025 si profila come un anno record, con la domanda che supera ogni aspettativa. A confermarlo è l’ultimo rapporto di AAA e Tourism Economics, secondo cui il mercato statunitense sta trainando la crescita globale: porti come Miami e Seattle registrano flussi di passeggeri senza precedenti, e la voglia di viaggiare sul mare sembra inarrestabile.
Secondo le stime della Cruise Lines International Association (Clia), nel 2025 i crocieristi nel mondo raggiungeranno quota 37,7 milioni, in crescita del 9% rispetto al 2024. Il Nord America resta il principale mercato di origine, con un incremento del 13% tra il 2023 e il 2024 e previsioni di oltre 20,7 milioni di passeggeri americani l’anno prossimo. “La domanda per le crociere oceaniche è in continua espansione”, conferma Stacey Barber, vicepresidente di AAA Travel, ricordando come PortMiami abbia toccato il record di 72.000 passeggeri in un solo giorno.
Carnival accelera: ricavi e utili in crescita
In questo contesto favorevole, Carnival Corporation, leader mondiale del settore con oltre 90 navi e nove marchi, si prepara ad archiviare un esercizio 2024-2025 in netto progresso. Il gruppo, che chiuderà i conti il 30 novembre, pubblicherà i risultati a dicembre, ma gli analisti già anticipano cifre solide: ricavi attesi a 26,6 miliardi di dollari, in aumento del 6,4% rispetto ai 25 miliardi dell’anno precedente, e un utile netto stimato a 2,6 miliardi, in crescita del 36,8% dai 1,9 miliardi del 2023-2024.
Il percorso di crescita non si ferma qui: per l’esercizio successivo 2025-2026 il consensus prevede ricavi a 27,8 miliardi, un ulteriore +4,5%, e utili netti in salita a 3,3 miliardi, pari a un incremento del 26,9%. Numeri che segnalano una progressiva normalizzazione della redditività e una domanda strutturalmente più robusta.
Il nodo del debito e la fiducia degli analisti
Dopo gli anni difficili della pandemia, Carnival ha dovuto fare i conti con un pesante indebitamento. Ma secondo The Motley Fool, la gestione del gruppo guidato dal Ceo Josh Weinstein sta dando risultati concreti: il debito, che aveva toccato i 35 miliardi di dollari nel 2023, è sceso a 26,5 miliardi a fine terzo trimestre 2024, riducendosi di quasi un terzo in due anni. Il ritmo di riduzione resta sostenuto, e con tassi d’interesse in calo sarà più agevole continuare nel processo di deleveraging.
La fiducia del mercato resta alta. Su 28 analisti che seguono il titolo, 21 consigliano l’acquisto e 7 sono neutrali. Il target price medio è di 35,8 dollari, che implica un potenziale di rialzo del 21% rispetto ai 29,70 dollari a cui il titolo è attualmente scambiato. Nonostante l’exploit (+265% negli ultimi cinque anni), il titolo appare ancora “a buon mercato”, con un price/earnings forward di 15 volte.
Il confronto con Royal Caribbean
Anche i rivali registrano risultati brillanti. Royal Caribbean ha annunciato ieri, 28 ottobre, i risultati del terzo trimestre che hanno battuto le attese, con un utile per azione di 5,75 dollari e ricavi di 5,14 miliardi, spinta da costi in calo e domanda record. Pur avendo leggermente deluso sulla guidance per l’intero anno, la società ha confermato la solidità di un settore in piena espansione.
Delle tre big americane del settore, Royal Caribbean è quella che vanta la miglior performance di Borsa dall’inizio dell’anno, con un rialzo del 38%. Carnival è salita del 18% e Norwegian Cruise accusa una flessione dell’8%.
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