Crollo Didi a New York dopo la rimozione della sua app dagli store cinesi


Giornata difficile a New York per Didi, la 'Uber cinese', crollata ieri a Wall Street dopo la rimozione dagli store della sua applicazione decisa dalle autorità del paese. Il titolo ha chiuso la seduta con una flessione del 19% a 12,49 dollari, dopo aver toccato un minimo intraday di 11,58 dollari per azione. Il calo è poi proseguito nell'After Hour (-3,92%) e nel pre-market odierno. Il crollo arriva a soli tre giorni dal suo fortunato esordio in borsa di giovedì primo luglio, quando aveva chiuso con una crescita di quasi il 16%.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Le autorità cinesi bloccano l'app Didi

La Cyberspace administration of China (Cac) ha emesso l'ordine di rimuovere dagli store in Cina l'app di Didi Chuxing nella giornata di domenica, a conclusione di un'inchiesta ufficiale sulla gestione dei dati dei clienti da parte dell'azienda che aveva generato preoccupazioni per la raccolta dei dati personali degli utenti.

L'autorità aveva invitato Didi a prendere “misure concrete” per “risolvere le lacune esistenti in conformità con i regolamenti e gli standard nazionali”, col fine di “garantire la sicurezza delle informazioni degli utenti”.

Dalla società rispondevano annunciando una “valutazione completa” dei “rischi alla sicurezza”, senza però specificare nel dettaglio la natura di tali rischi. Inoltre, da Didi assicuravano di aver fermato la registrazione di nuovi utenti, impegnandosi a svolgere i cambiamenti necessari per conformarsi alla legge.

L'impatto sulla società

La società ha reso noto che la decisione avrà un impatto sui ricavi aziendali ma “in termini di impatto fondamentale questo (ribasso del prezzo) è un po' esagerato”, spiega all'agenzia Reuters Sumeet Singh, direttore di Aequitas Research che pubblica su Smartkarma.

Dagli Stati Uniti il Wall Street Journal scriveva che i regolatori cinesi avevano suggerito a Didi di ritardare la sua IPO mentre era in corso l'inchiesta, ma la società ha deciso di procedere con la quotazione vista l'assenza di un divieto formale e sotto la pressione degli investitori. La decisione potrebbe aver portato “alcuni investitori ad avere dubbi anche sulla governance dell'azienda”, aggiunge Singh.

I conti societari e il debutto in borsa

L'esordio 'sprint' in borsa arrivava a seguito di una IPO tramite la quale aveva raccolto più di 4,4 miliardi di dollari, la più grande quotazione cinese sulla borsa americana dopo i 21.8 miliardi di Alibaba nel 2014.

Nella documentazione depositata alla Securities and Exchange Commission (SEC), Didi ha chiuso lo scorso anno con un fatturato di 21,6 miliardi di dollari e perdite nette per 2,54 miliardi. Nel primo trimestre 2021, il fatturato ha toccato i 6,4 miliardi con un leggero profitto di 95 milioni di dollari.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio del 15,60% annuo con il certificate su Microsoft, Nvidia e UiPath
Sottostanti:
Microsoft CorporationNVIDIA CorporationUipath Inc
Rendimento p.a.
15,6%
Cedole
1,3% - €1,30
Memoria
no
Barriera Cedole
50%
ISIN
XS2677112240
Emittente
BNP Paribas
Comunicazione Pubblicitaria
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy