Crollo Juventus dopo l’annuncio sull’aumento di capitale
L’operazione, decisa per ridurre il debito dopo un altro esercizio chiuso in perdita, comporta un importante rischio diluizione secondo gli analisti.
Tonfo Juventus
Inizio di settimana caratterizzato da pesanti perdite per il titolo Juventus a Piazza Affari dopo l’aumento di capitale annunciato venerdì a mercato chiuso contestualmente ai risultati dell’esercizio finanziario.
Le azioni bianconere cedono subito il 13% nei primi minuti di contrattazioni, scendendo a 0,2442, ai minimi dal 2017.
A questo punto, il calo riscontrato nel corso del 2023 arriva al 25% rispetto ai 0,33 euro di inizio gennaio.
I numeri
L’esercizio 2022/2023 si era chiuso con una perdita di 123,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 239,3 milioni di rosso del periodo precedente, portando l’indebitamento netto a 339 milioni, in crescita di 186,9 milioni se paragonato al 2022.
I ricavi sono aumentati del 14,5% anno su anno, arrivando a 507,7 milioni di euro e il patrimonio netto è calato del 74,44% a 42,1 milioni.
Inoltre, la società ha segnalato un’operazione di cessione pro-soluto di crediti a medio termine vantati verso società calcistiche estere effettuata ad agosto, la quale ha generato un flusso positivo di cassa pari a circa 42 milioni.
Al 30 giugno 2023, i bianconeri dispongono di linee di credito bancarie per 530,4 milioni, non utilizzate per 246,1 milioni.
L’aumento di capitale
Per far fronte alle perdite riscontrate e a supporto della realizzazione degli obiettivi del piano di lungo periodo, il cda della società ha definito le linee guida di un rafforzamento patrimoniale mediante aumento di capitale fino ad un massimo di 200 milioni di euro.
L’operazione ha già ricevuto il sostegno di Exor, azionista di maggioranza con il 63,8% del capitale, con un impegno a versare al massimo 128 milioni per la partecipazione.
I versamenti, ove eseguiti, costituiranno un’anticipazione delle somme destinate alla liberazione di parte della quota di aumento di capitale di spettanza di Exor e resteranno di sua esclusiva pertinenza.
Le previsioni
La Juventus prevede che anche il prossimo esercizio 2023/2024 dovrebbe chiudersi in rosso, soprattutto a causa degli effetti negativi (diretti e indiretti) derivanti dalla mancata partecipazione alle competizioni Uefa.
Sulla base di stime preliminari effettuate al 30 settembre 2023, il primo trimestre dell’esercizio è previsto dalla società chiudersi con perdite superiori al terzo del capitale sociale.
In assenza di tali, la nota della società indica un possibile andamento operativo del gruppo in miglioramento rispetto all’esercizio appena concluso, soprattutto grazie alle incisive azioni attuate di razionalizzazione strutturale dei costi effettuate a partire dal periodo pandemico.
Come di consueto, conclude il comunicato, l’andamento economico, patrimoniale e finanziario dell’esercizio in corso sarà influenzato dai risultati sportivi e dalla Campagna Trasferimenti 2023/2024.
Effetto diluzione
Gli analisti di WebSim Intermonte definiscono “negativa” la notizia dell’aumento di capitale, in quanto il titolo capitalizza in borsa circa 713 milioni di euro, “per cui l'effetto diluizione derivante dall'aumento di capitale è molto elevato”.
Se la sim non segue il titolo Juventus con l’analisi fondamentale, per quanto riguarda Exor, l’impegno è “trascurabile, viste le dimensioni del gruppo e le disponibilità di cassa”, concludono da Intermonte, mantenendo il giudizio ‘interessante’ su Exor, con target price di 100 euro rispetto agli 83 euro di questa mattina ad Amsterdam (-0,50%).
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