Crollo Richemont dopo delusione vendite trimestrali

Il secondo gruppo del lusso al mondo segna una frenata nell’area delle Americhe, in parte controbilanciata dai risultati ottenuti soprattutto in Asia-Pacifico, trascinando con sé al ribasso i titoli azionari europei del settore in apertura di mattinata.
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Vendite su Richemont
Inizio di settimana difficile per il titolo Richemont, holding finanziaria svizzera con sede a Ginevra e quotata alla borsa di Zurigo, dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre 2023/2024 conclusosi a fine giugno.
Le azioni del gruppo cedono subito l’8% nei primi minuti di contrattazioni, toccando un minimo di 141,5 franchi svizzeri, facendo così virare in negativo il suo bilancio di borsa dell’ultimo mese (-4%).
Crollo che trascina tutto il settore del lusso in Europa, con le vendite che colpiscono soprattutto Brunello Cucinelli (-4%), Hermes (-3%), Luis Vuitton (-3%) e Moncler (-3%), seguite sempre in rosso da Kering (-1%), Salvatore Ferragamo (-1%), Hugo Boss (-1%), Burberry Group (-1) e Swatch (-1%).
Deludono le vendite
Nel dettaglio, il gruppo proprietario delle gioiellerie Cartier e Van Cleef & Arpels e di diversi marchi di orologi di fascia alta ha comunicato un fatturato di 5,3 miliardi nel trimestre terminato a giugno, segnando così un aumento del 14% su base annua o del 19% senza effetti di cambio.
Il risultato ha deluso le attese degli analisti, visti i 5,4 miliardi attesi dall’agenzia AWP, i 5,43 miliardi previsti da Barclays e i 5,54 miliardi di Bank Vontobel.
Il secondo gruppo del lusso al mondo ha definito “solido” il suo inizio di esercizio finanziario, anche se non ha comunicato gli utili del trimestre.
Aree e settori
Mentre Richemont continua ad approfittare della buona domanda de prodotti di lusso, il forte rimbalzo nella regione Asia-Pacifico ha più che compensato le vendite ‘in sordina’ nelle Americhe.
Le vendite del trimestre nell'area Asia-Pacifico sono aumentate del 32% (+40% esclusi effetti valutari), grazie all'abolizione delle restrizioni legate al Covid e alla riapertura delle frontiere, mentre nelle Americhe sono diminuite del 4% (-2% a cambi costanti).
Il calo nelle Americhe è stato determinato da una diminuzione delle vendite all’ingrosso e da vendite al dettaglio “sostanzialmente” allineate al periodo precedente, spiega la società nella nota.
In Europa, le vendite sono aumentate dell'11% rispetto ai dati comparativi (+52% nel periodo precedente), sostenute dalla domanda interna e dalla spesa turistica, soprattutto da parte di clienti americani, mediorientali e, più recentemente, cinesi. La maggior parte dei mercati, in particolare Francia, Italia e Svizzera, ha generato un aumento delle vendite.
Le vendite in Medio Oriente e Africa sono aumentate del 15%, grazie all'incremento della spesa interna e turistica a Dubai.
La crescita delle vendite ha riguardato tutti i canali, in particolare la vendita al dettaglio (+24%) grazie ad aumenti a due cifre in tutte le aree del business, guidate dagli orologi specializzati.
Le tre Maison di gioielleria del gruppo, Buccellati, Cartier e Van Cleef & Arpels, hanno registrato il più forte aumento delle vendite, pari al 24%, grazie alle solide vendite di gioielli e orologi.
La cessione di Yoox
Nel bilancio trova spazio Yoox Net-a-Porter, presentata come ‘attività in dismissione’, vista la vendita dell’estate scorsa del 47,5% detenuto da Richemont a Farfetch e del 3,2% a Symphony Global per un totale di 440 milioni rispetto ai 5 miliardi di valutazione con cui gli svizzeri l’avevano acquisito dall’imprenditore italiano Federico Marchetti.
Yoox ha registrato una riduzione delle vendite pari all’8% (-10% a tassi di cambio effettivi), in un contesto globale difficile per i pure player della distribuzione digitale.
La posizione di cassa netta del gruppo al 30 giugno 2023 era di 6,6 miliardi di euro (2022: 5,4 miliardi di euro), a testimonianza delle forti vendite del trimestre.
Non comprende la posizione netta di scoperto bancario di YNAP di 0,5 miliardi di euro, poiché le attività e le passività di YNAP sono classificate rispettivamente come “Attività di un gruppo in dismissione destinato alla vendita" e "Passività di un gruppo in dismissione destinato alla vendita”.
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