Da Sergey Brin donazioni miliardarie in azioni Alphabet

Il co-fondatore di Google ha ceduto 3,5 milioni di azioni a scopo filantropico, mentre la sua ricchezza supera i 255 miliardi. Alphabet segna un rialzo del 70% nel 2025 e un P/E 2025 in linea con i big della tecnologia
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La maxi-donazione arriva nel momento migliore per Alphabet
Sergey Brin torna sotto i riflettori. Non per una nuova invenzione, né per uno dei suoi proverbiali progetti futuristici, ma per un gesto filantropico di dimensioni monumentali: oltre 1,1 miliardi di dollari in azioni Alphabet donati in un solo colpo. Un’operazione che non è passata inosservata a Wall Street e che racconta molto dell’uomo che, insieme a Larry Page, ha creato Google, il motore di ricerca che ha cambiato il mondo.
Una donazione da record
La notizia è emersa venerdì attraverso un filing regolamentare, documento nel quale Brin ha comunicato la cessione di più di 3,5 milioni di azioni Alphabet. Il destinatario non era inizialmente specificato, ma un portavoce del family office del miliardario ha poi chiarito la ripartizione:
- circa 1 miliardo di dollari in azioni destinati a Catalyst4, l’organizzazione no-profit fondata da Brin nel 2021 per sostenere la ricerca sulle malattie del sistema nervoso centrale e progetti legati al cambiamento climatico;
- 90 milioni di dollari alla fondazione di famiglia;
- 45 milioni di dollari alla Michael J. Fox Foundation, impegnata nella lotta al morbo di Parkinson.
Il gesto non arriva del tutto inaspettato: già a maggio Brin aveva devoluto 700 milioni di dollari in azioni Alphabet alle stesse tre organizzazioni. Ma la cifra complessiva raggiunta nel 2025 impressiona per scala e costanza.
Un patrimonio che cresce insieme all’AI
A spingere la generosità di Brin non è solo la sua inclinazione alla filantropia, ma anche il momento d’oro del titolo Alphabet. A 52 anni, il co-fondatore di Google è oggi il quarto uomo più ricco del pianeta, con una fortuna personale stimata in 255,5 miliardi di dollari. Solo nel 2025, grazie all’ascesa del titolo, il suo patrimonio è cresciuto di oltre 97 miliardi.
Il merito è in larga parte dell’accelerazione impressa da Alphabet sull’intelligenza artificiale: i progressi nei modelli Gemini e nelle applicazioni AI integrate nell’ecosistema Google hanno spinto il titolo fino al massimo di 323 dollari, toccato martedì scorso.
Brin detiene circa il 6% delle azioni Alphabet, una partecipazione che continua a beneficiarne in modo esplosivo.
Alphabet: numeri e valutazioni dopo un anno da +70%
Il 2025 è stato un anno straordinario per il titolo, che da gennaio ha messo a segno un rialzo di circa +70%, portando la capitalizzazione della società a 3.863 miliardi di dollari, tra le più alte dell’intero mercato globale.
Sul fronte delle valutazioni, Alphabet tratta a un P/E 2025 pari a 30 volte, livello perfettamente in linea con i big del settore:
- Microsoft: 31x
- Meta: 28x
- Amazon: 33x
Segno che il mercato vede Alphabet come una delle colonne portanti dell’universo tech, con una crescita futura credibile e sostenuta.
Cosa ne pensano gli analisti
Il sentiment del mercato resta fortemente positivo.Secondo il consenso raccolto da Bloomberg, il target price medio degli analisti è fissato a 323 dollari, sostanzialmente coincidente con le attuali quotazioni: un’indicazione di equilibrio tra valutazioni già elevate e fondamentali solidi.
Il dato più significativo è però un altro: su 66 analisti che seguono il titolo, ben 57 consigliano l’acquisto.
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