Dal buy the dip al sell the rally in poche ore

21/01/2022 07:30
Dal buy the dip al sell the rally in poche ore

Il mercato azionario degli Stati Uniti ha invertito la rotta, chiudendo in ribasso. Peloton crolla e rimbalza nell’after market. Netflix: i nuovi abbonati, la metrica più importante, delude: il titolo perde il 20% nell’after market. I future dell’Europa sono negativi.

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Un anno ballerino

Il 2022, perlomeno in questa prime fasi, sta confermando quel che in molti avevano anticipato: sarà un anno ballerino. Anche la seduta di ieri di Wall Street è stata segnata da un secco cambio di rotta, un movimento che ha probabilmente messo in crisi che aveva approfittato della discesa del Nasdaq in area di correzione, per avviare quel che da molti mesi è un trading di successo: comprare sulla debolezza. Ma ieri, il buy the dip ha funzionato solo per tre quarti della seduta, il Nasdaq, arrivato a segnare un rialzo di quasi il 2%, è sceso, chiudendo in calo dell’1,3%. Nel giro di poche ore si è passati dal buy the dip al sell the rally. Stamattina in Asia, la borsa di Tokyo è in calo dell’1%. Hong Kong -0,4%. Shanghai -0,8%. I future anticipano un calo dello 0,9% delle borse europee. Cade in ribasso il bitcoin (-7%). In calo il petrolio dopo il dato sulle scorte.

Peleton in ribasso di oltre il 20%

Wall Street ha cominciato a perdere forza nel momento in cui sono uscite le prime indiscrezioni su Peloton, società del fitness che ai tempi dei lookdown stretti aveva triplicato la capitalizzazione. CNBC ha scritto che la domanda di biciclette per lo spinning si sta raffreddando, probabilmente perché le persone non vogliono più restare a casa a pedalare in soggiorno ma preferiscono andare in giro. Il titolo ha chiuso in ribasso di oltre il 20%. A mercato chiuso la società ha negato, ma non del tutto, i rumor. “Le informazioni ottenute dai media sono incomplete, fuori contesto e non riflettono la strategia di Peloton. ...stiamo continuando a investire nella nostra crescita, ma dobbiamo anche rivedere la nostra struttura dei costi per assicurarci un successo continuo”, ha scritto il ceo e fondatore John Foley. Peloton ha anche anticipato i conti della trimestrale. I ricavi sono stati pari a 1,14 miliardi di dollari, in linea con le previsioni. La perdita è stata pari a 260 milioni di dollari, settanta in meno di quel che si aspettava il consensus. Il titolo è risalito fino a guadagnare il 9% nell’after market.

Abbonati Netflix meno della metà delle attese

Le comunicazioni del trimestre hanno messo in evidenza un preoccupante rallentamento nell’espansione della base degli abbonati. La società dello streaming ha detto nei primi tre mesi dell’anno in corso i nuovi abbonati dovrebbero aggirarsi intorno ai 2,5 milioni, meno della metà di quel che si aspettava il consensus. Dopo aver aggiunto nel 2020 37 milioni di clienti, nel 2021, Netflix è scesa a 18 milioni nel 2021, la crescita già fiacca dal 2016. Le indicazioni sulla metrica più importante hanno messo in secondo piano gli indicatori del conto economico, complessivamente buoni, in alcuni casi superiori alle aspettative. Il titolo è arrivato a perdere il 20% nell’after hour.

Crisi Ucraina

A pesare sui mercato sono anche i timori di una guerra al confine tra Russia ed Ucraina. Dow Jones ha scritto che gli Stati Uniti hanno approvato il provvedimento che consentirà a Estonia, Lituania e Lettonia di inviare armi anticarro e sistemi di difesa aerea Stinger alle forze armate ucraine. "Gli Stati Uniti e i loro alleati e partner sono uniti nel dare assistenza all’Ucraina", ha affermato un portavoce del Dipartimento di Stato.

Bond decennale degli Stati Uniti

Il bond decennale degli Stati Uniti si è apprezzato nelle ultime ore, probabilmente perché il mercato comincia a mettere in conto un rallentamento della crescita economica causato dagli incrementi del costo del denaro e dalle restrizioni al flusso della liquidità. Il rendimento del Treasury è sceso a 1,77%.

Per il Financial Times Mario Draghi dovrebbe traslocare al Quirinale

In vista dell’avvio del voto per il presidente della Repubblica, aumenta il rischio di un innalzamento del differenziale. Ieri Citi ha parlato di un possibile allargamento della forbice di circa 50 punti. Nei giorni scorsi Barclays aveva proposto tre scenari, con l’ipotesi peggiore caratterizzata da uno spread a 200. Oggi il Financial Times scrive che Mario Draghi, per portare avanti il buon lavoro svolto a Palazzo Chigi, dovrebbe traslocare al Quirinale.

Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo

Stellantis. Stanotte sono scesi in Asia i titoli delle società dell’automotive, come Toyota e Mazda. 

Intesa Sanpaolo. Société Générale alza il target price a 2,65 euro. Morgan Stanley alza il giudizio a Overweight.

Generali. Berenberg alza il target price a 23,4 euro.

Banco BPM. Barclays alza il target price a 4 euro.

Unicredit. Société Générale alza il target price.

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