Danieli festeggia in borsa: crisi da Covid superata e dividendo in aumento

Apertura effervescente per Danieli a Piazza Affari, dopo la comunicazione dei risultati annuali arrivata ieri a borsa chiusa.

Le azioni Danieli guadagnano oltre il 7% dopo poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni e tornano a 25 euro, quota toccata lo scorso luglio.

Per la società quotata nell’indice FTSE Italia Mid Cap rappresenta la conferma di un trend positivo per le sue azioni nel corso del 2021, con i titoli che sono cresciuti di oltre il 70% dal mese di gennaio.

La multinazionale italiana con sede a Buttrio (Udine) che produce impianti siderurgici ha approvato il bilancio annuale relativo al periodo che va dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 80,2 milioni di euro (+28%) e un margine operativo netto (Ebit) di 143,9 milioni di euro, in crescita del 57% rispetto al precedente.

In calo i ricavi totali (-1%), scesi a 2.786 milioni di euro, mentre l’Ebitda è risultato di 250,2 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto allo scorso anno finanziario.

Il prossimo 28 ottobre è convocata l’assemblea degli azionisti e il cda proporrà la distribuzione di un dividendo unitario di 0,17 euro per le azioni ordinarie e di 0,1907 euro per quelle di risparmio.

In totale lo stacco della cedola sarà di 13.351.120 euro contro stacco della cedola n. 43 (per entrambe le categorie di azioni) in data 22 novembre 2021, in pagamento dal 24 novembre 2021 e record date previsto per il giorno precedente.

Dal cda hanno sottolineato che si tratta di un “dividendo più elevato rispetto allo scorso esercizio a fronte dei risultati raggiunti nel periodo dal gruppo ed in vista di un miglioramento dello scenario competitivo in cui l'azienda opera, pur mantenendo elevati gli investimenti in ricerca ed innovazione, per sviluppare nuovi prodotti e tecnologie mirate a permettere una produzione green dell'acciaio”.

La crescita dell’esercizio è stata trainata dal contenimento degli effetti pandemici del Covid 19, generando un effetto positivo sulla domanda di impianti che la società prevede prolungarsi ancora per i prossimi due o tre anni.

“L'effetto Covid-19 sui nostri risultati è rimasto contenuto nonostante le problematiche legate alla fluttuazione dei costi delle materie prime e alla disponibilità dei trasporti con incremento dei costi correlati che perdureranno anche nel prossimo esercizio”, spiegavano dalla società.

Nel corso dell’anno, il portafoglio ordini del gruppo si è attestato a 3,53 miliardi, grazie anche alla diversificazione per area geografica e per linea di prodotto.

“Il mantenimento, per il gruppo, di un portafoglio ordini significativo che include molti impianti innovativi per una produzione green di acciaio, conferma la propensione dei nostri clienti ad investire in nuovi impianti grazie alla competitività e alle soluzioni tecnologiche proposte da Danieli oggi ben qualificata e referenziata in tutta la gamma della produzione metallurgica”, aggiungevano dal gruppo.