DeA scatta a Piazza Affari per adeguarsi al prezzo l’OPA di De Agostini

L’offerta della casa editrice arrivata tramite Nova punta a raggiungere il 100% della società di private equity acquisendo il restante 32,156% del capitale e punta al delisting da Piazza Affari.
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DeA al prezzo dell’offerta
Scatto di DeA Capital a Piazza Affari, in volata verso il prezzo dell’OPA lanciata da De Agostini tramite Nova.
Le azioni della società, già appartenente alla casa editrice e attiva negli investimenti nel private equity e alternative asset management, balzano del 29% dopo non essere riusciti a far prezzo in apertura, arrivando ad un massimo di 1,48 euro e tornando ai valori di metà agosto.
L’OPA De Agostini
L’Offerta Pubblica di Acquisto totalitaria volontaria è stata lanciata da De Agostino tramite la controllata Nova, ad un prezzo di 1,5 euro per azione cum dividendo (ovvero inclusivo delle cedole relative a eventuali dividendi distribuiti dall’emittente), con l’obiettivo di delisting da Euronext Star Milan di Borsa italiana.
L’obiettivo è quello di acquisire 85,73 milioni di azioni, pari al 32,156% del capitale di DeA non ancora detenuta da De Agostini.
In caso di adesione da parte di tutti i titolari delle azioni, il controvalore massimo dell’offerta sarà di 128,596 milioni di euro.
Analisi dell’offerta
Gli analisti di WebSim sottolineano come l’offerta valorizzi DeA Capital “ad un premio del +31% rispetto ai prezzi di chiusura del 1° dicembre 2022 (1,1440 euro) e con premio del +40% rispetto alla media aritmetica ponderata degli ultimi tre mesi”.
Tra le motivazioni dell’operazione e del conseguente delisting, secondo la sim ci sono “la maggiore flessibilità gestionale e organizzativa oltre che un risparmio di costi”, spiegano dalla sim, i quali avevano fissato un fair value di 1,55 euro, quindi vicino al prezzo di offerta.
Per avvicinarsi a tale prezzo, gli analisti di Banca Akros hanno aggiornato l'obiettivo di prezzo da 1,7 a 1,5 euro per azione.
La strategia
Nova intende far fronte all’esborso massimo con mezzi propri, facendo ricorso ad apporti a titolo di capitale e/o finanziamenti soci da mettere a disposizione da parte di De Agostini, la quale punta a sostenere l’attuale piano industriale di DeA e i futuri progetti di sviluppo.
Con il delisting, Nova valuterà la possibilità di proporre una fusione tra DeA e De Agostini, mentre l’uscita dalla borsa permetterebbe “di perseguire potenziali opportunità di crescita, beneficiando di una maggiore rapidità nell’assunzione e nella messa in atto di decisioni di investimento, una più significativa possibilità di focalizzazione su progetti di sviluppo, un accesso diretto a una fonte flessibile di capitale, con il supporto di De Agostini, e una semplificazione degli assetti proprietari con conseguente allineamento degli interessi della compagine azionaria”.
Infine, il corrispettivo offerto con l’OPA sarà automaticamente incrementato per ricomprendere il corrispettivo per le ulteriori azioni che dovessero essere emesse o assegnate ai beneficiari dei piani di compenso basati su strumenti finanziari in essere dell'emittente prima del completamento dell'offerta durante il periodo di adesione, che sarà concordato con Borsa Italiana.
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