Del Vecchio e il fiuto per gli affari. Cosa c’è dietro l'interesse per Generali


Per seguire le orme del secondo uomo più ricco in Italia, il primo è il patron della Nutella e 62esimo nel mondo è interessante il certificate cash collect di Vontobel con  Isin DE000VP4K4X6: premi trimestrali del 2,35% (9,4% annuo) se, alle date di valutazione, nessuno dei titoli sottostanti, Mediobanca, Generali e AXA , avrà perso più del 30% dal livello iniziale. Effetto Memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Barriera sul capitale profonda al 70% e valida solo a scadenza. Oggi quota sotto la pari a 99 euro, dal 7 settembre possibilità di rimborso anticipato.


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Il sogno

Il sogno di Leonardo del Vecchio su Generali si sta per realizzare: portare il Leone di Trieste all’altare per creare una grande compagnia assicuratrice paneuropea. Il patron di Luxottica- Essilor, 62esimo uomo più ricco al mondo, secondo in Italia dietro solo alla nutella di Ferrero, all’età di 86 anni non ha perso l’amore per gli affari.

A consegnargli su un piatto d’argento Generali è stata, mercoledì, la Bce con il via libera a salire dal 9,9% di Mediobanca al 20%. Secondo Il Sole 24 Ore  l'ascesa avverrà in due passaggi prima al 13/14% e poi al 20%, ma Del Vecchio non è uomo da dare in pasto ai giornali la sua strategia.

La strategia

Perché Mediobanca è cruciale in questa partita? In dote Piazzetta Cuccia si porta il 12,6% di Generali.

A questa quota Del Vecchio potrà affiancare quel 5% del Leone di Trieste che controlla direttamente, mentre i grandi nomi della finanza nostrana, Caltagirone al 5,11% di Generali e Benetton al 4% potrebberlo accompagnarlo in questa scampagnata.

Un’ipotesi caldeggiata è un matrimonio italo francese, ora più che mai sdoganato con le nozze tra Fca e Peugeot e di cui Del Vecchio è un habitué, oltre alla Luxottica e Essilor, aveva già portato all’altare Beni Stabili con Fonciere des Regions.

La partita non è così semplice certo, ma Del Vecchio si è mostrato sempre molto abile a muovere le sue pedine nella scacchiera e quel progetto di salire nel Leone di Trieste che solo un anno fa era solo sulla carta oggi è realtà.

Per superare i dubbi del regolatore sui rischi di un’impasse nella governance di Mediobanca, Del Vecchio assistito dall’avvocato Sergio Erede e da Vittorio Grilli di Jp Morgan si è presentato come «investitore finanziario», ovvero con l’impegno di non prendere il controllo dell’istituto guidato da Alberto Nagel.

Questo sarà il principale scoglio di Del Vecchio. Alla prossima assemblea di fine ottobre di Mediobanca, che dovrà rinnovare il consiglio di amministrazione da 15 membri, Del Vecchio potrebbe appoggiare la lista del board o quella di Assogestioni  oppure scegliere un’eventuale altra lista che potrebbe essere presentata. A inizio luglio il fondo attivista Bluebell guidato dai finanzieri Giuseppe Bivona e Marco Taricco e presieduto da Francesco Trapani (ex Bulgari) aveva criticato la strategia di Mediobanca senza escludere di presentare una propria lista. Appoggiandola del Vecchio creerebbe un elemento di rottura indirizzando così le strategie di Mediobanca.

A proposito di pedine e scacchiere, oggi Il Sole 24 Ore fa notare come Elisabetta Magistretti, che siede nel cda di Mediobanca è anche presente in quello di Luxottica.


Il Matrimonio internazionale

Una fusione con un altro big player europeo per Genereali è stimolante tra sinergie e sviluppi futuri. In molti scommettono su Axa, ma se non sarà francese anche un colosso come Zurich potrebbe combaciare bene con il business del Leone di Trieste.

Ovviamente gli interessati smentiscono. Una Reuters del 3 giugno recitava che l’idea del presidente di EssilorLuxottica è “riportare Generali al ruolo leader che aveva nel mercato assicurativo europeo alla fine degli anni ‘90 e che poi ha perso”, spiegava una fonte.

Comunque vada seguire le orme di uno degli uomini più ricchi al mondo che ha dimostrato di aver un buon fiuto per gli affari potrebbe già essere una buona traccia.

Opportunità di investimento con un certificate

Per scommettere su questo scenario, ancora molto fluido una soluzione interessante potrebbe essere il certificate di Vontobel con Isin DE000VP4K4X6 che stacca premi trimestrali del 2,35% (9,4% annuo) se, alle date di valutazione, nessuno dei titoli sottostanti, Mediobanca, Generali e AXA , avrà perso più del 30% dal livello iniziale.Il certificate oggi quota sotto la pari a 99 euro.

Il certificate offre un rendimento anche nel caso i sottostanti perdano terreno. Il settore da inizio anno è uno dei più deboli in Europa con una performance negativa del 22% complice il forte calo dei tassi.

Ieri le parole di Jack Powell su un superamento del limite al 2% dell’inflazione ha portato a un irripidimento della curva dei tassi a favore dei margini dei gruppi assicurativi molto esposti ai rendimenti dei bond. Un loro aumento nel medio periodo significa rendimenti maggiori per le compagnie assicurative soprattutto dopo anni in cui si tagliano gli obblighi di ritorno per i sottoscrittori di polizze vita.

Sul fronte del business danni, i lockdown hanno fatto crollare gli incidenti e questo favorirà il combined ratio ovvero il rapporto tra i premi incassati e il costo dei danni risarciti e costi amministrativi, migliorando dunque la profittabilità.

Il certificate offre un ottimo rendimento annuo, con cedole che godono dell'effetto memoria, elemento che unito alla possibilità di rimborso anticipato dal 7 settembre rappresenta un buono strumento per esporsi sul settore.


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