Delude il Pmi della Zona euro, Bce verso un taglio di 50 pb già a dicembre

Bond in rialzo dopo i dati deludenti del Pmi in zona euro. Ad oggi le possibilità di un taglio di 50 punti base dei tassi alla prossima riunione di dicembre della Bce sono al 50% al pari di un taglio di 25 punti base. Dicembre sarà comunque un mese ricco di dati macro
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Il Pmi delude
L’economia europea vacilla, la locomotiva tedesca non traina più il Vecchio Continente. A deludere i mercati sono i dati in arrivo dal Pmi. Cos’è? Il purchasing managers index (o PMI), è un indicatore economico costituito da rapporti e sondaggi mensili, raccolti dalle aziende private del settore manifatturiero. L’indice elabora i dati raccolti dai sondaggi rivolti ai responsabili degli acquisti delle aziende, ovvero coloro che acquistano i materiali che sono destinati alla produzione industriale.
La sua valenza è statistica, negli anni questi sondaggi hanno mostrato un alto grado di prevedibilità degli andamenti economici.
Quando il Pmi è sopra i 50 punti si parla di espansione economica sotto di rallentamento.
Gli ultimi dati mostrati nella tabella sotto sono la soglia. FR sta per Francia De per Germania, Eu per zona euro.
Timori dal mercato del lavoro
"La preoccupazione riguarda il mercato del lavoro, dove il PMI composito dell'occupazione nella zona euro si è spostato ulteriormente in territorio di contrazione, aiutato dalla debolezza nei servizi. “ si legge in una mail di commento che gli analisti di International Financing Review hanno inviato ieri ai propri clienti.
La mail prosegue spiegando che : “L'occupazione manifatturiera rimane molto debole. Il grafico seguente mostra le componenti composite, dei servizi e della produzione del PMI dell'occupazione zona euro . Per quanto riguarda la ripartizione a livello nazionale, i PMI dell'occupazione tedesco e francese rimangono al di sotto di 50, con la debolezza in Germania ai livelli visti durante la GFC (esclusa la pandemia).” Per Gfc si intende la Global Financial Crisis del 2007/2008.
Il grafico sotto mostra l'andamento del Pmi employment dei settori servizi e di Francia e Germania
Di seguito, invece, il grafico che mostra l'andamento del Pmi di Francia e Germania.
Nessuno shock in vista
IFR non teme un aumento dell’inflazione: “ Per far sì che l'inflazione resti ostinatamente al di sopra dell'obiettivo, è necessario che si verifichi uno shock dell'offerta continuo (prezzi di input) o che i salari siano più alti (spirale salari-prezzi). Non stiamo assistendo a uno shock dell'offerta e le componenti occupazionali del PMI suggeriscono che i salari continueranno a scendere come previsto dalla BCE.
Dopo i dati sul Pmi sono salite le possibilità di un aumento di un taglio dei tassi della Bce di 50 punti base già a dicembre. Ad oggi le stime una probabilità del 50% di tagli di tassi da parte della Bce di 25 punti a dicembre e un 50% di taglio di 50 punti base.
“Tuttavia – prosegue il report - ci sono molti dati da digerire prima di dicembre, inclusi i dati sul PIL e sull'inflazione la prossima settimana e un altro set di dati PMI/inflazione il mese prossimo. Il percorso verso un taglio di 50 punti base sarà volatile e i prezzi di mercato del 50/50 evidenziano l'incertezza. Ci si aspetta di vedere molta volatilità nel periodo che precede la riunione di dicembre.
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