Delusione Bper Banca sull’utile ma dividendo raddoppiato


La banca ha diffuso numeri sul 2022 inferiori alle attese a causa di maggiori costi e accantonamenti e il titolo dell’istituto inizia la seduta post risultati in forte calo.


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Perdita per Bper Banca

L’amministratore delegato di Bper Banca, Piero Luigi Montani, definiva il 2022 come “un anno particolarmente significativo” per la banca, ma mercato e analisti accolgono freddamente i numeri diffusi ieri a mercato chiuso.

Il 2022 di Bper si chiude con un utile netto consolidato ordinario di 502,8 milioni di euro, ma escludendo le poste straordinarie, l’utile contabile arriva a 1,449 miliardi di euro.

L’utile della gestione corrente al lordo delle imposte risulta negativo per 254,3 milioni (positivo per 108,6 milioni nel trimestre precedente) e il periodo si chiude con una perdita di 17,4 milioni, dopo un recupero di imposte pari a 246,6 milioni.

L’ultimo trimestre registra un margine di interesse pari a 565,5 milioni, in crescita del 19,1% rispetto al periodo precedente, grazie alla componente commerciale (584,2 milioni) e al contributo del derivante dal portafoglio titoli (81,7 milioni), a cui si sottrae il negativo (-11,1 milioni) del contributo dei fondi TLTRO-III3.

Le commissioni nette assommano a 524,1 milioni nel trimestre (+4,0% t/t), con al loro interno, le commissioni riferibili all’attività bancaria tradizionale che ammontano a 306,4 milioni (+1,0% t/t), le commissioni relative al comparto della raccolta indiretta, pari a 157,3 milioni (+6,6% t/t) e le commissioni del comparto bancassurance sono pari a 60,3 milioni (+13,5% t/t).Migliora la qualità del credito, con NPE lordo e netto rispettivamente al 3,2% e all’1,4% (vs 4,9% e 2% a fine anno 2021), al pari di una solida posizione del capitale, con un CET 1 ratio Fully Phased proforma al 13,2%, oltre il requisito Srep (8,47%).

Il margine di interesse aumenta del 21,3% e le commissioni nette salgono del 18,3%, portando i ricavi in progresso del 19,7% sul 2021.Alla luce dei risultati, il cda proporrà la distribuzione di un dividendo di 12 centesimi per azione, il doppio rispetto a quello sul 2021.

Previsioni

Nel prossimo futuro il gruppo si attende una redditività ancora “sostenuta dalla tenuta delle commissioni nette, dalle azioni volte a compensare gli impatti delle dinamiche inflattive sui costi e dai ricavi in crescita che beneficeranno ancora dall’aumento dei tassi di interesse nonostante il peggioramento delle condizioni del funding BCE in forma di TLTRO”.

Sul fronte degli oneri operativi, continua la nota, “continueranno le azioni di razionalizzazione ed efficientamento volte a contenere da un lato gli impatti derivanti dal picco dell’inflazione e dall’altro i costi per gli investimenti previsti dal nuovo Piano Industriale”, oltre a proseguire le “operazioni di derisking grazie all’attesa cessione di due portafogli di crediti UTP”.

Infine, “il mantenimento di solidi livelli di copertura e una politica degli accantonamenti improntata alla prudenza continueranno a caratterizzare la qualità del credito”, mentre “la posizione di capitale è attesa rimanere su livelli elevati”.

Risultati deludenti

Dopo i risultati annunciati ieri a mercato chiuso, il titolo Bper Banca apre la seduta di Piazza Affari con una perdita di oltre il 2%, scendendo così ad un minimo di 2,469 euro per azione.

I numeri diffusi dalla società risultano “inferiori alle attese a causa di maggiori costi e accantonamenti”, sottolineano da Equita Sim, anche se “la traiettoria resta di supporto per il periodo 2023-2024”.

“Come atteso”, aggiungono dalla sim, “i risultati del trimestre sono stati significativamente influenzati da numerosi elementi one-off, sia negativi (costi per uscite personale, oneri integrazione Carige, aggiustamenti del badwill) che positivi (capital gain sulla cessione del merchant acquiring a Nexi)”, mentre le “stime di margine di interesse adjusted 2023/24 sono riviste del +34%/14%”, aggiungono da Equita, mantenendo un rating ‘hold’ sul titolo Bper, con target price alzato a 3,3 euro da 2,5 euro.

Outlook “cauto”

Anche da WebSim parlano di risultati inferiori alle attese “a causa di maggiori costi e maggiori accantonamenti sui crediti che hanno più che compensato il migliore margine d’interesse”.

Sotto le stime del consensus anche l’outlook per il 2023, con una “guidance sul pretasse del 5%”, definito “cauto”“Abbiamo fatto un fine tuning delle stime 2023/24, il customer spread ha reagito meno positivamente rispetto ad alcuni peers”, proseguono questi analisti, i quali non si aspettano “che il consensus riveda al rialzo le stime”, pertanto mantengono il giudizio ‘neutrale’ sul titolo, con target price a 2,90 euro.

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Codice: BPE
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