Diasorin, accordo strategico con l’israeliana MeMed

Ieri la società di biotecnologie aveva ricevuto l’ok della Fda Usa per il test molecolare in grado di differenziare l’infezione di Sars-Cov-2 da quella dell’influenza A o B.
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Diasorin e MeMed: nuovo test per differenziare infezioni batteriche e virali
Diasorin sotto i riflettori in Borsa sulla scia di due novità legate alla commercializzazione di nuovi test. Questa mattina a mercati ancora chiusi il gruppo biotecnologico italiano ha annunciato un accordo strategico con l’israeliana MeMed sulla diffusione di un nuovo “signature test” delle proteine basato sulla risposta immunitaria del paziente e in grado di rilevare la presenza di infezioni batteriche o virali.
Mentre ieri, in serata, la società aveva ricevuto l'approvazione dalla Food and Drug Administration (Fda) statunitense per il test molecolare Simplexa Flu A/B & RSV Direct Gen II in grado di differenziare l’infezione di Sars-Cov-2 da quella dell’influenza A o B.
Il test approvato dalla Fda aveva già ottenuto il marchio CE a luglio, ed è stato progettato per l’utilizzo sulla piattaforma di Diasorin Liaison Mdx. Mentre l’accordo con MeMed prevede o i diritti alla commercializzazione del test MeMed Bvtm sulle piattaforme della famiglia Liaison. Attraverso questa partnership DiaSorin e MeMed renderanno il test MeMed BVTM disponibile su oltre 5mila sistemi Liaison XL e Liaison XS già installati nel mondo.
Il titolo piatto in Borsa, analisti fiduciosi
Secondo Equita nei prossimi mesi aumenterà la richiesta di test combinati in grado di distinguere pazienti infetti da influenza da quelli Covid-19. Questo sosterrà le vendite dei test molecolari per l’influenza ma non si attendono impatti significativi su quelli per il Sars-Cov-2 (le stime di fatturato per il 2020 si basano già sulla piena capacità produttiva di 1 milione di test al mese entro la fine dell’anno). Si attende anche un aumento della competizione nel segmento dei test molecolari per distinguere Covid-19 e influenza: già la scorsa settimana Roche ha ottenuto l’ok per un test simile e si attende l’ingresso sul mercato di altri player del settore.
Gli esperti di Intesa Sanpaolo (rating e tp in revisione) si concentrano sull’accordo con Memed giudicandolo positivamente dal punto di vista strategico «in quanto coerente con gli obiettivi del gruppo di sviluppare soluzioni diagnostiche mirate ad approcci terapeutici più focalizzati».
Il titolo dopo un’apertura in positivo (+1%) si muove piatto in Borsa e a metà mattina segna un ribasso dello 0,69% a 143,5 euro.
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