Diasorin brilla in Borsa dopo il lancio di un nuovo test sui ceppi influenzali

07/07/20 12:00

Diasorin annuncia il lancio di un nuovo test e apre in forte guadagno (+1,8%) sul FtseMib. La società di biotecnologie ha realizzato un nuovo test in grado di identificare i ceppi influenzali di tipo A e B e il virus respiratorio Rsv in modo diretto. A sostenere la corsa a Piazza Affari anche la notizia che alcuni studi avrebbero provato l’efficacia della vitamina D come «potenziale difesa» contro il Coronavirus.

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Diasorin, nuovi test e passi avanti sull’efficacia della vitamina D contro Covid-19

Questa mattina Diasorin ha annunciato il lancio del nuovo test Simplexa Flu A/B & RSV Direct Gen II con marcatura CE, in grado di identificare i ceppi influenzali di tipo A e B e il virus respiratorio sinciziale (RSV) in modo diretto. A oggi, la società italiana di biotecnologie ha validato con il test Simplexa più di 100 varianti di influenza, incluse quelle del vaccino anti-influenzale 2020/2021.

A sostenere le prospettive di Diasorin anche la notizia di un possibile effetto di «difesa» contro il Coronavirus innescato dalla Vitamina D. Gli scienziati annunciano la necessità di ulteriori ricerche per dimostrare se gli integratori possono effettivamente combattere la Covid-19, ma già nei giorni scorsi diverse organizzazioni (tra cui la Scientific Advisory Commission on Nutrition) hanno esortato le persone in Gran Bretagna ad assicurarsi di consumare abbastanza Vitamina D.

Immediata la reazione a Piazza Affari, si punta su test diagnostici e (un po’ meno) su Vitamina D

Brillante la reazione in Borsa con il titolo che guadagna a metà mattina l’1,83% scambiato a 178 euro. Secondo Banca Imi il nuovo test contribuirà a migliorare lo sviluppo del business molecolare dell’azienda, che sta beneficiando molto del lancio del test per il Covid-19. Equita ricorda che «I test sulla Vitamina D hanno rappresentato il 15% del fatturato Diasorin nel 2019, ma ci aspettiamo una contrazione nel 2020 (anche per l’aumento del peso dei test Covid-19 sul totale)». Se ci fosse un’evidenza scientifica chiara che proverebbe che la Vitamina D può essere una difesa efficace al Covid-19, Diasorin ne potrebbe beneficiare, ma la visibilità sul tema è bassa, sottolineano gli analisti.