Diasorin resiste ancora alla variante Omicron
La società di diagnostica viaggia nuovamente controcorrente a Piazza Affari, con acquisti sostenuti sul suo titolo, mentre si assiste a nuove vendite generalizzate sui mercati a causa delle nuove incertezze arrivate dopo la messa in dubbio dell’efficacia dei vaccini contro la nuova variante del coronavirus.
Diasorin ancora controcorrente
Nuova occasione per il titolo Diasorin di dimostrare che non ha paura del coronavirus e delle sue varianti. Nel mezzo di un nuovo calo generalizzato delle borse europee di questa mattina, infatti, le azioni della società farmaceutica guadagnano oltre il 3%, restando la migliore tra le poche blue chip in verde nella seduta di oggi, mentre il Ftse Mib cede l’1,70%.
Si tratta di uno scenario già visto lo scorso venerdì 26 novembre, quando l’arrivo della variante Omicron aveva scatenato un sell off generalizzato sui mercati. Il Ftse Mib aveva chiuso con una flessione superiore al 4%, mentre Diasorin concludeva il ‘Black Friday’ con una crescita del 5,5%.
La multinazionale italiana attiva nella diagnostica sembra ricevere la fiducia degli investitori al momento in cui la prospettiva di un nuovo aumento di casi da Covid 19 lascia presagire una maggiore domanda per i suoi test, soprattutto dopo la messa in discussione dell’efficacia dei vaccini.
A scatenare nuovamente le vendite, infatti, erano state le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Moderna, Stephane Bancel, secondo il quale bisognerà attendere diversi mesi per poter mettere a punto una risposta adeguata al nuovo ceppo del coronavirus.
Anche il Ceo di Pfizer, altra società produttrice di vaccini, Albert Bourla, aveva seminato dubbi sull’efficacia dei vaccini, spiegando che bisognerà attendere due o tre settimane per capire se il loro prodotto possa reggere alla nuova variante.
La FDA approva il test Diasorin
Ieri, intanto, Diasorin ha annunciato di aver ricevuto l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) per l’utilizzo del test LIAISON® QuantiFERON®-TB Gold Plus messo a punto con la tedesca Qiagen.
Si tratta di uno strumento pensato per l’identificazione delle infezioni da M. Tuberculosis, sulla piattaforma completamente automatizzata LIAISON® XS negli Stati Uniti.
“Oggi annunciamo la prima approvazione PMA da parte della FDA statunitense per un test da utilizzare sul nostro LIAISON® XS”, dichiarava Carlo Rosa, CEO del gruppo DiaSorin, che rappresenta “un importante driver strategico per la nostra espansione nel territorio statunitense”.
Se la società sta “già ottenendo un grande successo dalla soluzione fornita sul LIAISON® XL con il partner QIAGEN”, aggiungeva Rosa, “l'estensione dell’utilizzo del test al LIAISON® XS potrà accelerare l’adozione di questo test altamente automatizzato per la diagnosi della tubercolosi latente, consentendone l’utilizzo anche a laboratori di dimensioni più ridotte”.
Il giudizio degli esperti
La notizia dell’approvazione dell’uso del test ha spinto gli analisti di Banca Akros a emettere un giudizio ‘accumulate’ sul titolo Diasorin, con fair value di 213 euro.
L’approvazione “su Liaison Xs, piattaforma di più piccola dimensione, permette di ampliare la base cliente includendo anche i laboratori di piccola dimensione che gestiscono un volume minore di test su base quotidiana”, spiegano da Equita Sim, i quali hanno un rating hold e un prezzo obiettivo di 160 euro su Diasorin.
A questo si aggiunge l’importanza della disponibilità del test per la tubercolosi latente “per la strategia di commercializzazione ed espansione della piattaforma negli Usa di cui, considerati i rallentamenti causa Covid-19”, sottolineano dalla sim milanese, aggiungendo di aspettarsi “maggiori dettagli nel corso del capital market day del 17 dicembre prossimo”.
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