Diasorin, test per diagnosi del coronavirus marchiato CE


Il test di Diasorin per l'identificazione del Covid-19 ora è pronto ad essere inviato all'organo preposto per l'approvazione ad uso di emergenza negli Stati Uniti


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La marchiatura CE

Nuovi passi avanti per il test di Diasorin per l'identificazione del coronavirus sui pazienti. La società, infatti, ha comunicato in una nota di aver marchiato CE il suo test sierologico per il Covid-19, il quale è ormai pronto per la sottomissione alla Food and Drug Administation (Fda) per ottenere l'approvazione ad uso di emergenza (EUA) nel territorio degli Stati Uniti.

Si tratta di un "importante traguardo nella lotta al COVID-19", spiega Carlo Rosa, CEO del Gruppo DiaSorin. Dalla società, inoltre, credono "fermamente che iltest consenta di combattere la pandemia da Coronavirus e che rappresenti uno strumento diagnostico concreto per studiare la risposta immunitaria al virus e comprenderne la diffusione tra la popolazione”, aggiunge Rosa.

La notizia ha fatto balzare il titolo Diasorin a Piazza Affari in apertura di seduta, arrivando ad un massimo di guadagni pari al 5%, con le azioni che hanno superato un valore di 152 euro.

La realizzazione del test

Il test, denominato LIAISON® SARS-CoV-2 S1/S2 IgG, era stato realizzato in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia e sperimentato su oltre 1.500 pazienti, col fine di fornire un “ausilio nella diagnosi del COVID-19 e supporto alla valutazione dello stato immunitario dei pazienti affetti, fornendo un'indicazione della presenza degli anticorpi IgG neutralizzanti contro il SARS-CoV-2”, spiegano dalla società.

Gli studi clinici effettuati dimostrano “come i risultati forniti dal test siano correlati a quelli ottenuti con il saggio di neutralizzazione sviluppato dal Policlinico San Matteo di Pavia, suggerendo la capacità di identificare gli anticorpi neutralizzanti e rappresentando, di conseguenza, un importante strumento per valutare la risposta immunitaria al SARS-CoV-2”, aggiunge la società nella nota.

Il test di Diasorin "utilizza la tecnologia di immunodosaggio a chemiluminescenza per la determinazione quantitativa e qualitativa di anticorpi specifici anti-S1 e anti-S2 al SARS-CoV-2 in campioni di siero o plasma umano”, spiega Fabrizio Bonelli, Chief Scientific Officer del Gruppo DiaSorin. Lo scopo è quello di verificare “lo stato immune dopo l'infezione naturale, fornendo un'indicazione dell'esposizione specifica al SARS-CoV-2 e una risposta supplementare alla rilevazione diretta del patogeno”, conclude Bonelli.

La società punta a rendere disponibile il kit 5.000 piattaforme LIAISON® XL installate in tutto il mondo presso ospedali di primaria importanza e in laboratori commerciali, con una capacità diagnostica di 170 campioni di pazienti all'ora. A tal scopo, la società sta incrementando la capacità produttiva nel suo principale polo industriale a Saluggia, puntando a produrre diversi milioni di test in pochi mesi.

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