Didi, balzo fino al 28% per lo sbarco al Nyse dell'Uber cinese, per poi spegnersi con un +1%

01/07/2021 10:22
Didi, balzo fino al 28% per lo sbarco al Nyse dell'Uber cinese, per poi spegnersi con un +1%

Il prezzo di collocamento era stato fissato a 14 dollari con una raccolta pari a 4,4 miliardi:il più grande debutto per un’Ipo di un'azienda cinese, dopo Alibaba. La società è stata valutata 67 miliardi di dollari.

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Il debutto

Un inizio col botto. Didi sbarca al Nyse e il titolo schizza subito del 28%, per spegnersi sul finale con un modesto +1% a 14,14 dollari per azione. La società aveva fissato a 14 dollari il prezzo di Ipo raccogliendo, 4,4 miliardi di dollari, il più grande debutto per l’Ipo di una socieà cinese, dopo la quotazione di Alibaba nel 2014. La piattaforma è stata valutata 67 miliardi. Didi è la seconda più grande app di ride-hailing (servizio di trasporto con vettura più autista) per valore di mercato tra i più elevati nel mondo. La rivale Uber attualmente capitalizza 93 miliardi di dollari, mentre Lyft 20 miliardi.

Il difficile rapporto tra le società cinesi e Wall Street

Se gli investitori statunitensi avranno un forte appetito per le azioni di Didi a lungo termine è ancora incerto, poiché molti di loro sono rimasti scottati da diverse Ipo di alto profilo di società cinesi. L'anno scorso, il concorrente di Starbucks, Luckin Coffee è crollato di oltre l'80% dopo aver ammesso che si era inventato vendite per 310 milioni di dollari. La catena di caffè con sede in Cina alla fine ha presentato istanza di fallimento.

La “guerra fredda” fra Usa e Cina e la scarsa trasparenza delle società cinesi ha portato sia l'amministrazione Trump che quella Biden a ha portato all’esclusione di alcuni titoli cinesi da Wall Street.

Non solo Washington anche Pechino non aiuta la società, Didi è coinvolta nel giro di vite regolamentare sulle società tecnologiche varato a fine 2020 dal governo di Xi Ping. A marzo, il gruppo è stato multato per 1,5 milioni di yuan per "comportamenti di prezzo impropri", ed è nella lista delle 30 società hi-tech nel mirino delle autorità cinesi.

Conosciamo meglio Didi

Fondata nel 2012 da Cheng Wei e Jean Liu, Didi, secondo quanto emerge dai documenti depositati alla Sec, opera in 17 paesi e serve annualmente più di 493 milioni di utenti attivi sulla sua piattaforma globale. L'anno scorso la compagnia di trasporto ha registrato una perdita netta di 1,6 miliardi a causa della pandemia del Covid-19 e nei primi tre mesi del 2021 una perdita operativa di un miliardo. I rendimenti sugli investimenti hanno però permesso al gruppo di chiudere il trimestre con un utile netto di 837 milioni. La Cina rimane il principale mercato, con un utile operativo trimestrale a gennaio-marzo aumentato di sei volte a 3,6 miliardi di yuan (557 milioni di dollari).

Qui sotto i principali numeri del gruppo:

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Didi vanta una serie di soci di alto profilo, tra cui Apple, che ha investito 1 miliardo nella società già dal 2016. SoftBank Vision Fund detiene una partecipazione del 21,5%, mentre – secondo Bloomberg – Uber e Tencent possiedono rispettivamente il 12,8% e il 6,8%.

L’immagine sotto riporta le attese di crescita del mercato, secondo una presentazione della società.

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