Diplomazie in azione dopo i missili, mercati tranquilli


Il petrolio, l’osservato speciale delle ultime ore, è in lieve calo: Brent intorno a novanta dollari il barile. "Gli Stati Uniti non vogliono la guerra", ha spiegato in serata il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby. L'appello alla calma è arrivato anche da Russia, Cina, Qatar, Egitto ed Emirati Arabi Uniti. La Turchia ha avvertito Teheran di evitare "ulteriore tensione nella regione". Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, future Dax di Francoforte +0,2%. Prysmian compra la statunitense Encore Wire per 290,00 dollari per azione. Il prezzo rappresenta un premio di circa il 20% rispetto alla media ponderata a 30 giorni. L'operazione valorizza Encore Wire per circa 3,9 miliardi di dollari.


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L’azione diplomatica degli Stati Uniti e dei suoi alleati in Europa e in Medio Oriente sembra avere per il momento scongiurato il pericolo di una guerra aperta tra l’Iran e Israele.

I mercati finanziari sono relativamente tranquilli.
Il petrolio, l’osservato speciale delle ultime ore, è in lieve calo: Brent intorno a novanta dollari il barile. Sale di poco l’oro, a 2.360 dollari l’oncia. Le borse del Qatar e dell’Arabia Saudita si sono mosse poco. In Asia Pacifico, il calo dello 0,9% dell’indice Nikkei di Tokyo è in linea con la chiusura in ribasso di Wall Street.

IRAN-ISRAELE

Le centinaia di missili balistici lanciati nella notte di sabato sono stati intercettati e distrutti al 99% dalla difesa aerea di Israele, quest’ultima ha potuto contare sull’assistenza degli Stati Uniti, di alcuni paesi europei e medio orientali. L’Iran ha emesso un comunicato nel quale si parla del successo dell’operazione, anticipata con tutti i dettagli ai paesi arabi della zona, nessun accenno ad altre azioni. Il governo di Tel Aviv, perlomeno l’ala meno moderata, avrebbe voluto lanciare subito una controffensiva, ma una telefonata nella notte di Joe Biden a Benyamin Netanyahu, secondo quanto riportato ieri dal New York Times, avrebbe fermato l’azione all’ultimo momento.”Ogni discussione che ha avuto, ogni decisione che ha preso Biden erano volte ad evitare un allargamento del conflitto. Gli Stati Uniti non vogliono la guerra", ha spiegato in serata il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby. "L'Iran voleva provocare un grave danno ad Israele ma ha fallito grazie ai sistemi di difesa israeliani e dei loro partner", hanno sottolineato anche due alti funzionari dell'amministrazione americana in una telefonata con un gruppo ristretto di giornalisti. Quanto ad un'eventuale controffensiva, l'amministrazione Usa ha spiegato che "le controparti israeliane ci hanno fatto capire che non vogliono un'escalation nell’area", ma il dialogo su "come procedere" dopo l'attacco dell’Iran “prosegue". Biden continua comunque ad insistere per la via della diplomazia, la sua preferita anche se ora più accidentata che mai, sulla quale sta cercando di portare il resto del mondo, a partire dai partner del G7, con i quali ha avuto una riunione di emergenza convocata dall'Italia. "Condanniamo all’unanimità l'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele", hanno sottolineato i leader al termine del vertice, invitando “tutte le parti a dar prova di moderazione" ma avvertendo di essere pronti a prendere misure contro eventuali nuovi attacchi da parte del regime di Teheran. L'appello alla calma è arrivato anche da Russia, Cina, Qatar, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, mentre il Consiglio di sicurezza dell'Onu si è riunito in seduta straordinaria. Il ministero degli Esteri russo ha esortato "tutte le parti coinvolte a mostrare moderazione. Contiamo sul fatto che gli Stati regionali risolvano i problemi esistenti con mezzi politici e diplomatici". Le autorità di Pechino si sono dette preoccupate da una possibile escalation e hanno chiesto a tutti gli attori coinvolti "di esercitare moderazione". E stavolta anche la Turchia ha avvertito Teheran di evitare "ulteriore tensione nella regione”. Stamattina c’è stato un incontro tra il ministro degli esteri Hossein Amirabdollahian e l’omologo saudita Faisal Bin Farhan.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, future Dax di Francoforte +0,2%. Salgono anche i future di Wall Street: venerdì l’S&P500 ha perso l’1,5%, peggior seduta da gennaio.

LA SETTIMANA

Da seguire, secondo gli strategist di MPS, i discorsi dei banchieri centrali e il proseguimento della stagione delle trimestrali statunitensi, ma senza perdere di vista le elezioni in India, “un Paese oggetto di sempre maggiore attenzione da parte degli investitori internazionali come alternativa alla Cina nel mondo emergente”.

Negli USA il dato più importante sarà quello di lunedì sulle vendite al dettaglio atteso in rallentamento. Nel Regno Unito saranno resi noti i dati sul mercato del lavoro (martedì) e inflazione (mercoledì), particolarmente importanti in vista della riunione BoE del 9 maggio, soprattutto dopo la sorpresa al ribasso dell’inflazione del mese precedente. Dati sull’inflazione saranno pubblicati venerdì anche in Giappone”. Lato banche centrali, la settimana vedrà diversi interventi di banchieri BCE e Fed sia al forum del FMI-World Bank sia all’IIF (Institute of International Finance). Da tenere in considerazione l’intervento di Raphael Bostic (Fed di Atlanta) di giovedì sulla politica monetaria e outlook economico, considerato che si era già espresso a favore di un solo taglio per il 2024. Venerdì, in Italia si pronuncerà l’agenzia di rating S&P attesa lasciare rating ed outlook invariati.

CINA

Sale di quasi il due per cento l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen. E’ in calo dello 0,8% l’Hang Seng di Hong Kong. L'indice MSCI Asia perde l'1,2%.

Domani saranno pubblicati in Cina il PIL del primo trimestre, la produzione industriale e le vendite al dettaglio di marzo.

Il Consiglio di Stato cinese si è impegnato venerdì a rendere più severi i criteri di quotazione delle azioni, a reprimere le vendite illegali di azioni e a rafforzare la supervisione del pagamento dei dividendi. Shen Meng, direttore di Chanson & Co. a Pechino dice a Bloomberg che "le nuove misure possono aiutare a ottimizzare l'allocazione delle risorse nel mercato dei capitali e fornire un solido sostegno ai titoli onshore di alta qualità”. Qualche strategist, tra cui quello di UBS, paragona la dichiarazione del gabinetto cinese alle linee guida rilasciate nel 2004 e nel 2014 sullo sviluppo del mercato dei capitali. Il documento sottolinea "l'attenzione dei politici per lo sviluppo e la riforma del mercato dei capitali” e mostra che il tema “sta assumendo un'importanza strategica per lo sviluppo economico della Cina", ha dichiarato Lei Meng di UBS, in una nota.
Tra le altre notizie positive, il costruttore China Vanke Co. ha dichiarato di aver messo a punto dei piani per risolvere la pressione sulla liquidità.

TITOLI

Unicredit. Andrea Orcel e Pier Carlo Padoan sono stati confermati per un nuovo mandato rispettivamente come AD e presidente dopo l'assemblea di venerdì che ha nominato il nuovo Cda e che ha approvato con quasi l'88% del capitale presente la politica di remunerazione del gruppo per il 2024.

Prysmian fa sapere stamattina di aver stipulato un accordo di fusione in base al quale acquisirà Encore Wire per 290,00 dollari per azione. Il prezzo rappresenta un premio di circa il 20% rispetto alla media ponderata a 30 giorni (VWAP) alla data di venerdì e di circa il 29% rispetto alla media ponderata a 90 giorni (VWAP) alla stessa data di riferimento.

L'operazione valorizza Encore Wire per circa 3,9 miliardi di dollari.

Telecom Italia. ASATI, l’associazione dei piccoli azionisti, ha ritirato la propria lista di candidati per il rinnovo del board, per apporggiare la lista presentata dal cda uscente e la riconferma di Pietro Labriola alla guida del gruppo, si legge in una lettera vista da Reuters.

TIM ha raggiunto un accordo con i sindacati sull'applicazione della 'solidarietà difensiva' fino al 30 giungo 2025 che prevede la riduzione del 13,84% dell'orario di lavoro per circa 23.000 dipendenti del gruppo e delle controllate Noovle, Olivetti, Sparkle e Telecontact. Per circa 8.500 persone, occupate come tecnici on field e progettisti, la riduzione dell'orario del lavoro sarà invece del 5%.
Il gruppo telefonico lancerà entro la fine di aprile un'offerta pubblica di scambio - prevista dall'offerta di KKR per Netco - su una serie di bond che ha emesso negli anni, con scadenza dal 2026 in poi e del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro.

Pirelli , Brembo. Il recente aumento della quota detenuta da Camfin e il patto parasociale siglato con Brembo non sono i primi passi verso un riassetto dell'azionariato di Pirelli ma un modo per assicurare al gruppo l'autonomia sul medio termine. Lo dice Marco Trochetti Provera in un'intervista con Milano Finanza pubblicata sabato.

Leonardo, Fincantieri. La trattativa tra i due gruppi per la compravendita di Whitehead Alenia Sistemi Subacquea (WASS)è in fase avanzata ma sta subendo rallentamenti a causa di posizioni molto distanti sul prezzo e sul perimetro del gruppo, sui dipendenti e sugli asset da conferire dato che Wass non è più una società autonoma, scrive Milano Finanza sabato.

Saipem ha reso noto sabato di ricevuto da ExxonMobil Guyana Limited e dai partner del blocco Stabroek l'autorizzazione a procedere con l'esecuzione del progetto di sviluppo del giacimento petrolifero Whiptail, situato al largo della Guyana ad una profondità di circa 2.000 metri. Il valore del contratto è compreso tra 750 milioni e 1,5 miliardi di dollari.

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