Domani la BCE: le previsioni degli analisti
Le previsioni indicano un taglio dei tassi di interesse ma resta l’incognita per le scelte future per i prossimi mesi visto il rallentamento dell’economia.
Verso la BCE
Vigilia di riunione della Banca centrale europea, la prima dopo la pausa estiva e da molti attesa come quella in cui verrà deciso il secondo taglio dei tassi di interesse a seguito della mossa del giugno scorso. Alla fine del meeting, inoltre, ci sarà la pubblicazione delle nuove proiezioni economiche della zona euro, oltre naturalmente alla consueta conferenza stampa della Presidente Christine Lagarde, prevista per le ore 14:45 italiane.
A questo appuntamento, molto atteso anche dai mercati, si è arrivati con un’inflazione nell’eurozona scesa al livello più basso degli ultimi tre anni, al 2,2% su base annua ad agosto, in netto calo rispetto al 2,6% di luglio grazie alla diminuzione dei prezzi dell’energia e non lontano dal target del 2% fissato dalla BCE.
Numeri che rendono molto probabile la riduzione dei tassi di interesse e già dalle minute dell’ultima riunione della BCE era emerso una volontà dei membri del consiglio in questo senso, valutando la riunione di settembre come “ampiamente considerata come un buon momento per rivalutare il livello di restrizione della politica monetaria”.
A questo punto, però, le successive scelte di politica monetaria saranno più complesse da prendere, visto che l’economia della zona euro sta diventando precaria.
Il sondaggio
Un sondaggio pubblicato dall’agenzia Reuters la scorsa settimana e condotto tra il 30 agosto e il 5 settembre indicava che la maggioranza degli economisti intervistati prevede tagli più contenuti nel 2024 rispetto alle attese dei mercati, indicando un totale di tre riduzioni per il 2024, quando il mercato se ne attende quattro.
Quasi l'85% degli economisti, 64 su 77, prevede che la BCE riduca il tasso di deposito di 25 punti base la prossima settimana e di nuovo a dicembre, portando il tasso di deposito al 3,25%. Quattro intervistati si aspettano solo un'altra riduzione quest'anno, mentre otto ne prevedono tre.
Previsioni sui tagli: 25 o 50 pb?
Fermo restando il taglio dei tassi domani, resta nell’aria la possibilità di un mega taglio da 50 punti base. Gli analisti di Nomura ritengono questa accelerazione “improbabile”, prevedendo inoltre che l’Eurotower lascerà fermi i tassi nel meeting successivo di ottobre.
“Così come abbiamo notato, la BCE preferisce rispondere ai dati ufficiali, e nel periodo compreso tra i meeting di settembre e di ottobre, pochi saranno i dati ufficiali che potrebbero giustificare un taglio dei tassi a ottobre. Riteniamo dunque che l’istituto taglierà i tassi a settembre e a dicembre, lasciando i tassi invariati a ottobre”.
Per Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments, con l'inflazione headline in Europa al 2,2% su base annua e quella core al 2,8% a/a, la BCE esprimerà maggiore fiducia nella riduzione dell'inflazione nella riunione del 12 settembre 2024, quindi l’esperto prevede un altro taglio di 25 punti base e si aspetta che segnali ulteriori tagli trimestrali per il prossimo futuro.
“Ci aspettiamo che la BCE tagli di altri 25 punti base a dicembre. Tuttavia, l’elevato tasso di crescita salariale e l’inflazione dei servizi rigida dovrebbero indurre il Consiglio direttivo ad astenersi dall’impegnarsi in anticipo in tal senso”, prevede David Powell, economista senior di Bloomberg.
La conferenza di Lagarde
Dopo la decisione sui tassi, l’attenzione si rivolgerà alla conferenza stampa di Lagarde, la quale “dovrebbe ribadire l’appropriatezza dell’approccio graduale, senza però escludere un allentamento più veloce”, secondo gli analisti di Deutsche Bank.
“Molte affermazioni dovrebbero essere ripetute, come quelle relative alla dipendenza dai dati, al fatto che la chiave della disinflazione risiede nei salari-produttività-margini e che ci saranno molti dati da osservare per il meeting di dicembre. Inoltre, potrebbe essere evidenziato che la politica dovrà comunque rimanere restrittiva per un tempo sufficiente a garantire un ritorno dell’inflazione all’obiettivo. Tuttavia, questa tempistica non dovrà portare la crescita dei prezzi sotto il target”, aggiungono dall’istituto tedesco.
Secondo Goldman Sachs, “la conferenza stampa di Lagarde avrà un tono simile ai recenti commenti degli esponenti della BCE. Le tematiche verteranno prevalentemente sul fatto che l’inflazione dei servizi è appiccicosa ma anche sul fatto che ci sono stati progressi sulla crescita salariale, con il processo disinflazionistico ancora in corso. Dovrebbe poi essere enfatizzata la dipendenza dai dati in caso di domanda sul percorso da seguire. Non ci si aspetta che la Governatrice dell’Eurotower commenti la possibilità di un taglio ad ottobre”.
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