Doppia mossa di Generali conquista Cattolica in Italia e cresce in Grecia


Il Leone lancia l'Opa da 1,176 miliardi di euro su Cattolica a 6,75 € per azione e chiude l'acquisizione delle attività di Axa in Grecia.


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L'opa su Cattolica

Doppia mossa di Generali che, in un solo giorno, lancia l’Opa su Cattolica Assicurazioni e chiude l'acquisizione delle attività di Axa in Grecia.

Ieri, prima dell’apertura il Leone di Trieste ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto da 1,176 miliardi di euro su Cattolica a 6,75 € per azione. Venerdì in Borsa, il gruppo veronese aveva guadagnato il 15% all'indomani dei risultati e ieri ha aggiunto un altro più 15,1% per chiudere poco sopra il prezzo d’Opa a 6,97 euro e meritandosi più volte una sospensione al rialzo. Il corrispettivo offerto è superiore del 15’% rispetto al prezzo di chiusura del 28 maggio e del 40,5% sulla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali degli ultimi 6 mesi. Lo scopo dell'offerta è acquisire l'intero capitale di Cattolica e ritirarla dal listino. In seconda battuta l'obiettivo scende a una partecipazione almeno pari al 66,67% o "comunque, in ogni caso almeno pari al 50% più una azione".

L'operazione nasce da lontano. Lo scorso anno Generali è entrata nel capitale di Cattolica tramite un aumento di capitale riservato da 300 milioni, diventando il primo azionista con poco meno del 24% del capitale. Ivass, l’authority del settore assicurativo, aveva richiesto un aumento di capitale da 500 milioni di euro per ristabilire la solidità patrimoniale della compagnia, 200 milioni sono ancora da versare.

In una nota il management di Generali ha dichiarato di voler tutelare l'identità della compagnia e di mantenere il brand Cattolica.

Secondo i calcoli di Generali, l'operazione dovrebbe dare vita sinergie annue per 80 milioni di euro ante imposte, migliorando la politica di gestione del rischio, al contrario, i costi di integrazione sono stati stimati in 150- 200 milioni di euro per i prossimi quattro anni. A livello di quote di mercato, con l'operazione di oggi, Generali diventerebbe il primo gruppo in Italia nel settore danni e rafforzerebbe la propria presenza nel mercato vita. L’Offerta avrà un impatto sulla Solvency del Leone (indice di solvibilità) stimato in 7,8 punti percentuali .

I retroscena

L'Opa è stata approvata ieri, all'unanimità dal board di Generali, nonostante le critiche giunte in passato da alcuni azionisti come Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio su alcune mosse strategiche della compagnia, compreso il suo iniziale investimento in Cattolica. Caltagirone vanta una quota del 5% in Generali al pari circa a quella posseduta da Del Vecchio. Il patron di Luxottica però è già salito al 15% di Mediobanca, con l’autorizzazione ad arrivare al 20%. Mediobanca con il suo 12,8% del Leone è considerata la cassaforte di Generali.

"Si ritiene che la revoca dalla quotazione favorisca gli obiettivi di integrazione, di creazione di sinergie e di crescita" dei due gruppi, dice la nota di Generali. Secondo una fonte vicina alla situazione, con l'operazione Generali sottrae Cattolica, che è un asset importante del mercato assicurativo italiano, a possibili mire da parte di grandi gruppi stranieri. Dopo Generali, l'azionariato di Cattolica vede tra gli azionisti rilevanti Warren Buffett, tramite il veicolo Berskshire Hathaway con il 9,05%. Buffet aveva acquistato la sua quota nel 2017, quando Cattolica era guidata da Alberto Minali, a 7,35 euro per azione, percependo due dividendi, uno da 35 e un altro da 40 centesimi (nel 2018 e nel 2019), in pratica, aderendo all'Opa di Trieste registrerebbe una plusvalenza di circa il 6% in oltre tre anni, meno del 2% all'anno. Fondazione Banca del Monte di Lombardia ha il 3,16% mentre Cariverona - che recentemente ha ridimensionato la propria quota - detiene circa l'1%. Sull'eventuale adesione all'Opa, fonti vicine a Cariverona preferiscono un no comment, sottolineando che "decideranno gli organi di governo dopo le consuete valutazioni del comitato finanza". Il gruppo veronese ha poi in portafoglio azioni proprie pari al 12,3% del capitale, di cui deve vendere, su indicazione dell'Ivass, circa il 9% entro fine 2021.

La ratio dell'operazione e gli impatti finanziari-industriali

Nel piano strategico triennale presentato a fine 2018, il gruppo triestino aveva destinato 4 miliardi di euro ad acquisizioni e gliene restano a disposizione 2,3 miliardi, di cui circa la metà sarebbe assorbita dall'operazione Cattolica.

Generali è stata assistita da Rothschild Italia, Bank of America Europe e da Mediobanca quali advisor finanziari, e da Gianni & Origoni come consulente legale.

L’espansione in Grecia

Sempre ieri, Generali ha completato l'acquisizione da AXA Group della società AXA Insurance S.A. in Grecia, dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie dagli enti regolatori e dall'autorità antitrust. L'acquisizione era stata annunciata il 31 dicembre 2020.

A seguito del perfezionamento dell'acquisizione, Generali ha esteso per ulteriori 20 anni l'accordo di distribuzione esclusivo con Alpha Bank. L'acquisizione è in linea con la strategia di Generali di rafforzare la leadership in Europa e consente al Gruppo di assicurarsi una posizione leader nei segmenti Danni (2°) e Salute (3°) e di rafforzare la presenza nel Vita all'interno del mercato assicurativo greco, accedendo a un importante canale distributivo bancario in partnership con Alpha Bank.

Alpha Bank è tra le banche leader in Grecia con circa 3,1 milioni di clienti e una rete di oltre 300 filiali. La partnership esclusiva con Alpha Bank è in linea con l'ambizione di Generali di potenziare il canale di bancassurance con l'obiettivo di rafforzare le vendite di prodotti Danni. Panos Dimitriou sarà nominato CEO dell'attività del Gruppo in Grecia.

Secibdo Jaime Anchústegui Melgarejo, CEO International di Generali, “L'acquisizione è in linea con la strategia di Generali di rafforzare la leadership in Europa. Diventiamo leader nel mercato assicurativo greco, rientrando tra i primi tre operatori nei segmenti Danni e Salute e rafforzando la nostra presenza nel Vita. L'accordo di distribuzione esclusivo a lungo termine con Alpha Bank garantirà l'accesso a 3,1 milioni di clienti in Grecia attraverso oltre 300 filiali, cui si unirà la nostra ampia rete di distribuzione affinché sempre più clienti abbiano a disposizione l'offerta completa di prodotti di Generali.

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