Dow Jones a un passo da quota 40.000

Considerato da molti una reliquia del passato, o un fossile risalente agli inizi del secolo scorso, il Dow Jones è incapace di rappresentare il mercato azionario, eppure, dopo 128 anni dall’esordio, continua a essere seguito. Per i mercati finanziari, il giorno più importante della settimana è mercoledì. Alle 14.30 esce il dato sull’inflazione. Il consenso di Bloomberg si attende un rallentamento sia del dato generale (3,4% da 3,5%), in linea con quanto prezzato dal mercato (inflation swap al 3,42%), che di quello core (3,6% da 3,8%). Gli strategist di MPS segnalano che negli ultimi tre mesi il dato è risultato sempre superiore alle attese.
Nikkei. ”Investire in titoli azionari giapponesi diventa più difficile se la valuta se la valuta continua a indebolirsi", ha dichiarato stanotte in un’intervista Yue Bamba, responsabile degli investimenti attivi in Giappone di BlackRock.
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In una settimana scarica di indicazioni macroeconomiche e leggera anche per quel che riguarda le comunicazioni del trimestre delle società quotate, la borsa degli Stati Uniti ha chiuso con un bilancio positivo. A mettersi in luce è stato ancora una volta questo mese il Dow Jones, arrivato con il + 0,3% di venerdì a meno di quattrocento punti da quota 40.000 punti. Il massimo storico toccato dall’indice delle blue chip il 21 marzo è 39.880 punti. Considerato da molti una reliquia del passato, o un fossile risalente agli inizi del secolo scorso, il Dow Jones è incapace di rappresentare il mercato azionario, eppure, dopo 128 anni dall’esordio, continua a essere seguito. L’indice delle blue chip ha guadagnato la scorsa settimana il 4,5%, miglior settimana da inizio anno. Il Nasdaq ha chiuso venerdì sulla parità, +1% la settimana.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità.
Il tour elettorale da Spitzenkandidat del Ppe di Ursula von der Leyen, fa tappa in questi giorni in Italia. La presidente uscente della Commissione ha aperto la campagna elettorale di Forza Italia ed ha tenuto aperto il canale di comunicazione con Giorgia Meloni: nessun dialogo invece con la Lega di Matteo Salvini. La conditio sine qua non per qualsiasi collaborazione di von der Leyen e del Ppe con gli altri partiti è questi ultimi siano "pro-Ue, pro-Kiev e pro-Nato". La definizione, volutamente, è piuttosto generica e sembra perfetta per benedire una maggioranza in cui Ppe e Fratelli d'Italia - possano coesistere. Intanto, il suo arrivo in Italia, ad esempio, è stato segnato da un possibile nuovo caso balcanico, con la neo-presidente macedone Gordana Siljanovska-Davkova che, rifiutandosi di chiamare il suo Paese Nord-Macedonia, rischia di allontanare, complice la storica diatriba con la Grecia, il percorso di adesione di Skopje all'Ue.
SETTIMANA
Per i mercati finanziari, il giorno più importante è mercoledì. Alle 14.30 esce il dato sull’inflazione. Il consenso di Bloomberg si attende un rallentamento sia del dato generale (3,4% da 3,5%), in linea con quanto prezzato dal mercato (inflation swap al 3,42%), che di quello core (3,6% da 3,8%). Gli strategist di MPS segnalano che negli ultimi tre mesi il dato è risultato sempre superiore alle attese e “qualora si dovesse verificare nuovamente tale evento il mercato potrebbe rivedere ancora una volta le sue attese sulla Fed”. Lo stesso giorno, alla stessa ora, esce anche il dato sulle vendite al dettaglio, importante perché fornirà informazioni importanti sulla spesa delle famiglie. L’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, uscito venerdì, ha registrato in maggio il calo più forte da quasi due anni, sono scese molto più del previsto le componenti delle condizioni correnti e delle aspettative. In Cina sono da guardare i dati su produzione industriale e vendite al dettaglio in uscita venerdì, in quanto potrebbero confermare le indicazioni positive giunte dall’aumento delle importazioni all’interno della bilancia commerciale. In Area euro avremo domani l’indice Zew tedesco, mercoledì la produzione industriale e la seconda lettura del PIL del primo trimestre che ci fornirà i dettagli sui vari componenti. In UK focus sui dati del mercato del lavoro (martedì) ed in particolare sui salari per l’impatto che potrebbero avere sulle attese BoE. Riguardo alle Banche centrali, ci saranno interventi di diversi banchieri BCE e Fed tra cui martedì quello di Jerome Powell che, insieme all’olandese Klaas Knot, parteciperà ad un evento organizzato dall’associazione delle banche estere in Olanda.
ASIA
La borsa del Giappone inizia la settimana con un modesto calo, il cambio dollaro yen è poco mosso e si indebolisce il bond decennale dopo la comunicazione della banca centrale sugli acquisti di bond. Questo mese la Banca del Giappone ridurrà di circa 50 miliardi di yen, a 425 miliardi, l’ammontare mensile degli investimenti in titolo sulla scadenza 5-10 anni.
"Investire in titoli azionari giapponesi diventa più difficile se la valuta se la valuta continua a indebolirsi", ha dichiarato stanotte in un’intervista Yue Bamba, responsabile degli investimenti attivi in Giappone di BlackRock
Il Nikkei guadagna il 14% da inizio anno, ma in dollari,
Il rialzo è poco più del 3%. ”Quando si parla di Giappone con gli investitori globali, il tasso di cambio è sicuramente in cima ai pensieri di tutti”, ha aggiunto Bambo, secondo cui, lo yen potrebbe indebolirsi gradualmente fino a raggiungere la fascia dei 170 contro il
dollaro, se la Fed non taglierà i tassi. In alternativa, un livello compreso tra 130-135 è "del tutto concepibile" in caso di taglio dei tassi.
La borsa di Hong Kong è in rialzo dello 0,7%, sulla parità l’indice Shanghai Composite. Bloomberg scrive stamattina che il Ministero delle Finanze cinese ha avviato gli incontri di pre marketing in vista dell’avvio del programma di emissioni di titoli di Stato a lunga e lunghissima scadenza: tra maggio e novembre dovrebbero essere collocati circa mille miliardi di bond statali. Le indiscrezioni arrivano dopo l’uscita dei dati macro su prezzi a credito. In aprile l’inflazione è salita dello 0,3% anno su anno, leggermente più del previsto (+0,2%). I prezzi alla produzione sono scesi del 2,5%.
Intanto, il presidente Joe Biden si prepara a quadruplicare le tariffe
sui veicoli elettrici cinesi, la nuova stretta contro Pechino dovrebbe essere annunciata nei prossimi giorni nel corso di un evento dedicato alla difesa dei lavoratori degli Stati Uniti.
Il petrolio è in lieve calo, l’oro è poco mosso e il bitcoin arretra leggermente.
TITOLI
Banche. Il governo ha presentato venerdì sera l'emendamento che rende obbligatoriamente detraibili in 10 anni i crediti fiscali in ambito Superbonus con retroattività a partire da gennaio 2024. Le banche che hanno acquistato crediti dovranno detrarli in sei rate annuali dal 2025, se il prezzo d'acquisto è inferiore al 75% dell'importo delle corrispondenti detrazioni. Sempre dal 2025, banche e società finanziarie non potranno più compensare crediti d'imposta derivanti da bonus fiscali con contributi previdenziali, pena sanzioni.
Unicredit. L'AD Andrea Orcel afferma in un'intervista a Milano Finanza di sabato che la banca nei prossimi tre anni può distribuire ai propri azionisti un importo equivalente a oltre metà della sua attuale capitalizzazione -- pari a quasi 61 miliardi -- "in forza del nostro eccesso di capitale e della redditività che saremo in grado di esprimere".
Diasorin. Performance molto buona nel primo trimestre in Cina, dove il business si sta stabilizzando dopo il Covid.
Riprende il via oggi il buyback autorizzato a fine aprile 2023 dall'assemblea degli azionisti, legato al programma di incentivazione azionaria rivolto ai dirigenti chiave della società.
Unieuro. Archiviato l'esercizio 2023/24 con ricavi ed Ebit adjusted in flessione, l'esercizio 2024/25 è stimato con ricavi sostanzialmente invariati e un Ebit adjusted nel range 35-40 milioni. Proposto un dividendo di 0,46 per azione.
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