Ecco alcuni temi strategici di investimento per il 2024 e il lungo periodo


Nel 2024 occorrerà strutturare una parte dei portafogli tenendo conto dei temi secolari all’orizzonte.

A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM


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Serie di dati PMI di gennaio dell’Europa in uscita oggi alle 10:00: PMI servizi (stima 49 punti contro 48,8 di dicembre), PMI Manifatturiero (stima 44,8 punti contro 44,4 di dicembre) e PMI composito (stima 48,2 punti contro 47,6 di dicembre). Alle 15:45 è la volta del PMI manifatturiero USA di gennaio (47,6 punti contro 47,9 di dicembre).

Ieri la fiducia dei consumatori dell’Europa di gennaio è risultata nettamente peggiore delle stime (-16,1 punti contro -14,3 attesa) e in peggioramento rispetto a dicembre (-15 punti), a conferma del peggioramento della fiducia dei consumatori circa le condizioni attuali e future dell’economia. Dati negativi e in peggioramento, storicamente preludono ad una recessione.

Il 2024 sarà l'anno in cui non solo occorrerà concentrarsi sulle metriche di investimento tradizionali come utili aziendali e valutazioni, ma anche un anno, in mezzo a molte parti tettoniche in movimento, in cui gli investitori dovranno delineare e posizionare i portafogli in relazione ad una manciata di tendenze/temi secolari a lungo termine che si stanno gradualmente dispiegando e faranno sentire i propri effetti soprattutto negli anni a venire.

Per quanto riguarda il 2024 riteniamo che ci siano diversi temi che meritano di essere portati all’attenzione degli investitori e che terranno banco anche nei prossimi anni. Tra questi:

  • l’intelligenza Artificiale. L'IA su larga scala non sta arrivando, è già arrivata. Ha infatti proliferato in numerosi servizi, beni e dispositivi che possono, tra le altre cose, scoprire nuovi farmaci per malattie incurabili, individuare crepe in ponti/tubature, ottimizzare rotte di spedizione, guidare auto, individuare frodi e persino scrivere canzoni. Detto questo, siamo solo agli inizi della rivoluzione dell'IA.

Come le precedenti rivoluzioni industriali, i potenziali vantaggi dell'IA produrranno uno spostamento tettonico: il mercato indirizzabile per l'IA non è limitato solo alle operazioni con i clienti, all'ingegneria del software, al marketing e alle vendite, all'istruzione e attività simili. Il mercato indirizzabile dell'IA abbraccia l'intera economia globale di 105 trilioni di dollari.

Ci saranno leader e ritardatari, così come volatilità attorno a questo punto cruciale della storia. Ma i guadagni macro/micro potrebbero essere enormi e gli investitori dovrebbero essere consapevoli del tasso di cambiamento epocale che si profila all’orizzonte.

La prima versione del GPT (generative pretrained transformer) è stata sviluppata nel 2018 e aveva 117 milioni di parametri (il numero di parametri è una misura fondamentale della scala e complessità di un sistema di intelligenza artificiale). Guardando avanti a oggi, GPT-4, rilasciato a marzo 2023, ha ora uno sbalorditivo trilione di parametri. C'è bisogno di dire altro sul futuro e sull'IA? Ci aspettiamo che i maggiori beneficiari siano i fornitori di tecnologie abilitanti per l'IA e le industrie che traggono il massimo vantaggio dall'incremento delle prestazioni dell'IA.

  • Demografia. Questo tema ruota attorno a diverse forze secolari a lungo termine che hanno il potenziale di ridefinire settori e l'economia globale. Grazie all'allungamento delle aspettative di vita, il mondo sta invecchiando, soprattutto nelle nazioni sviluppate e in Cina. Questo lascia presagire maggiori spese per la sanità, la longevità e attività correlate.

Un nuovo gruppo di consumatori sta quindi emergendo gradualmente dalle nazioni in via di sviluppo, anche se non bisogna sottovalutare i Boomer negli Stati Uniti. Questi ultimi rimangono un elemento chiave della domanda globale e sono considerati centrali per il grande trasferimento di ricchezza che sta per avvenire nel prossimo decennio.

  • Infrastrutture. La legislazione USA degli ultimi anni ha messo in moto la spesa incoraggiando maggiori investimenti in progetti che riguardano l'aggiornamento delle infrastrutture nazionali vitali e correlate ad iniziative come la digitalizzazione e la decarbonizzazione. La domanda di data center negli Stati Uniti dovrebbe crescere del 10% all'anno fino alla fine del decennio (secondo stime di McKinsey). Le opportunità di investimento spaziano da linee di trasmissione a infrastrutture di stoccaggio dell'energia e materiali più basilari, fino a capacità e infrastrutture di stoccaggio. I beneficiari saranno individuati lungo l'intera catena del valore, dalla produzione allo stoccaggio alla trasmissione fino alla distribuzione.
  • Sicurezza. È sempre pericoloso dire "questa volta è diverso", ma mentre si esamina il panorama geopolitico odierno, è effettivamente diverso. L'invasione della Russia in Ucraina, la guerra in Medio Oriente, i conflitti accesi in Africa, le tensioni tra Stati Uniti e Cina riguardo a Taiwan. Tutto questo indica un'era in cui la sicurezza nazionale primeggia sull'efficienza economica. Il dividendo di pace degli anni '90 è scomparso. Le politiche industriali sono di nuovo di moda, con una forte enfasi sulle energie rinnovabili.
  • Polycrisis. Quando parliamo di "polycrisis", ci riferiamo ad un mondo che sta vivendo molteplici crisi contemporaneamente. Tra le altre cose, l'interazione tra le guerre in Europa e Medio Oriente, il deterioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina e la crescita del populismo e del nazionalismo globali, e i loro derivati (protezionismo nel commercio e negli investimenti).

In breve, viviamo in un mondo con problemi complessi e intrecciati che creano rischi e opportunità per gli investitori. Il tema polycrisis prevede un’esposizione nella difesa, negli asset fisici, nella sanità, nei titoli di debito governativo di alta qualità e nei leader nella mitigazione climatica.

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