Ecco il bazooka cinese, borse di Hong Kong e Shanghai in rialzo

I vertici politici di Pechino hanno anticipato i punti salienti del nuovo programma economico, rimbalzano i titoli delle società immobiliari. Stamattina, altre indicazioni sull’economia tedesca, gli indici PMI diffusi ieri sono stati peggio del previsto.
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Il “vigoroso” intervento del Politburo cinese annunciato ieri pomeriggio da un lancio dell’agenzia statale di stampa Xinhua, ha innescato stanotte il rialzo delle borse della Cina.
L’Hang Seng di Hong Kong sale del 3% stamattina nel finale di seduta. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +2,6%. Salgono i tech, soprattutto i produttori di auto elettriche, ma le variazioni di prezzo più rilevanti sono nel settore immobiliare. Longor Group, uno dei nomi di spicco del mattone, è in rialzo del 20%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire poco mosse, future del Dax di Francoforte -0,1%. Alle 10 esce l’indice IFO sulle aspettative di luglio, il consensus è a 83,5, più o meno sui livelli di giugno. Ieri gli indici PMI di S&P/HCOB hanno segnalato un ulteriore rallentamento dell’economia tedesca. La componente manifattura è sui minimi dalla pandemia e nei servizi l’inflazione resta alta.
A Wall Street il Dow Jones è salito dello 0,5%, undicesima seduta di rialzo consecutiva. Nasdaq +0,2%.
Cina
I vertici della politica cinese intendono fornire un maggiore sostegno al settore immobiliare, intendono impegnarsi nel rilancio dei consumi e puntano a risolvere il problema del debito pubblico locale, ha scritto ieri l’agenzia Xinhua.
Il Politburo, il massimo organo decisionale del Partito Comunista, composto da 24 membri e guidato dal Presidente Xi J. J., ha promesso una politica “anticiclica", un passaggio che secondo gli analisti è da leggere come un "aggiustamento" delle restrizioni nel settore immobiliare, messo alle strette dall’introduzione di norme severe sui livelli di indebitamente accettabili per costruttori di case ed acquirenti.
Anche se dall’attesa riunione del Politburo non sono arrivate comunicazioni precise, secondo Kiyong Seong, stratega macro per l'Asia di Societe Generale, questo è una sorta di annuncio del cosiddetto "stimolo bazooka”. Secondo Seoong, il rimbalzo delle borse potrebbe non durare, se nelle prossime ore non ci saranno “passi concreti” a livello di norme e regolamenti.
I sette colossi del tech
Il ribilanciamento dell’indice Nasdaq 100, che include i titoli delle società tech più famose al mondo, è effettivo da ieri. La correzione era stata motivata dall’eccessiva concentrazione delle magnifiche Sette, Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla. Queste sette avevano ormai raggiunto un peso vicino al 50% del Nasdaq 100 e, dall’inizio del 2023, avevano contribuito per circa il 75% al ritorno dell'indice, contro il 60% realizzato tra il 2016 e la fine del 2022. “L’obiettivo del ribilanciamento è mantenere un livello di diversificazione tale da assicurare che l’indice rappresenti l’intero mercato tech americano, mettendo un tetto al peso aggregato delle aziende che superano il 4,5% nell’indice”, ha scritto ieri Giorgio Broggi, Quantitative Analyst di Moneyfarm
“Nonostante l’impatto contingente sul mercato, le Sette hanno resistito bene al ribilanciamento, riprendendosi nel giro di una decina di giorni”, conclude Broggi.
Tassi
Secondo il Wall Street Journal, la dirigenza della Federal Reserve aspetterà di avere altre evidenze, prima di dichiarare la vittoria sull'inflazione.
Basandosi su quanto affermato da economisti e fonti interne alla banca centrale, quotidiano segnala che il calo del tasso d'inflazione potrebbe essere temporaneo, così come sembrava temporaneo l’aumento del caro vita alla fine del 2021. Come si è visto, i prezzi non si sono fermati e la banca centrale è stata costretta ad avvisare un energico ciclo di rialzi dei tassi.
L'incertezza sull'inflazione si è diffusa anche alla Casa Bianca, dove uno dei suoi principali economisti, Jared Bernstein, ha dichiarato la scorsa settimana alla CNBC che "il nostro lavoro non è finito”.
La riunione di questa settimana della Federal Reserve dovrebbe essere una di quelle in cui tutta l’attenzione sulle parole di presentazione dello scontatissimo aumento di un quarto punto. Secondo gli economisti di abrdn , Jerome Powell “continuerà probabilmente a segnalare che l'inflazione resta troppo alta, il mercato del lavoro troppo rigido e che probabilmente sarà necessario un ulteriore inasprimento per riportare la crescita dei prezzi verso il target in modo sostenibile”. La società del risparmio gestito resta comunque dell’idea che il rialzo di luglio sarà l'ultimo del ciclo.
Petrolio, bond e criptovalute
Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,2% a 83 dollari, prezzo che non vedeva da oltre tre mesi.
Il mercato delle obbligazioni non si è quasi mosso, il bond governativo degli Stati Uniti è a 3,85%. Il BTP è poco sopra il 4% di rendimento.
Si stabilizza il bitcoin, sceso ieri del 3%.
Titoli
Bayer ha rivisto al ribasso le sue previsioni per l'intero anno 2023, «soprattutto a causa di un ulteriore significativo calo delle vendite di prodotti a base di glifosato. È quanto si legge in una nota. Per l'intero anno 2023, Bayer prevede ora un fatturato compreso tra 48,5 e 49,5 miliardi di euro sulla base dei tassi di cambio medi mensili del 2022 (la previsione precedente era di 51-52 miliardi di euro). L’ebitda prima delle voci straordinarie è ora previsto in un intervallo compreso tra 11,3 e 11,8 miliardi di euro nel 2023 sempre su base corretta per le valute (la previsione precedente era di 12,5-13,0 miliardi di euro). L'azienda ha inoltre corretto le previsioni per l'utile core per azione, portandolo a 6,20-6,40 euro su base valutaria (da 7,20-7,40 euro) e per il free cash flow a circa zero euro (da circa 3,0 miliardi di euro).
Per il secondo trimestre, invece, si prevede un fatturato di circa 11,0 miliardi di euro. L'ebitda prima delle voci straordinarie dovrebbe ammontare a circa 2,5 miliardi di euro, con un utile core per azione di circa 1,20 euro e un free cash flow di circa -0,5 miliardi di euro.
Poste italiane: Nel secondo trimestre l’Ebitda sale più delle aspettative a quasi 800 milioni di euro.
Eni, Enel e altri gruppi energetici italiani controllati dallo Stato dovrebbero beneficiare di un parziale trasferimento di fondi dell'Unione europea al programma REPowerEU, secondo l'agenzia di rating Dbrs.
Stellantis: Le immatricolazioni globali di Alfa Romeo sono cresciute nel primo semestre del 57% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Azimut ha rilevato un accesso non autorizzato ai suoi sistemi perpetrato da ignoti e ha ricevuto una richiesta di riscatto a cui non ha dato seguito.
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