L’economia va, anche le borse

07/10/2024 06:30

Venerdì l’indice Dow Jones, in rialzo dello 0,8% ha toccato un nuovo massimo della storia. S&P500 +0,9%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,3%.

Il governo tedesco prevede una contrazione dell'economia nazionale dello 0,2% quest'anno, ha anticipato ieri la Sueddeutsche Zeitung in vista della pubblicazione della stima ufficiale prevista per mercoledì.

Settimana: l’evento più importante è il dato di settembre relativo all’inflazione USA (giovedì), attesa in rallentamento nella componente generale (2,3% dal consensus Bloomberg e 2,4% dagli inflation swap), mentre quella core dovrebbe rimanere stabile al 3,2%.

Stamattina nel finale di seduta sale di più la borsa di Tokyo, indice Nikkei +2,2%. Lo yen si sta rafforzando leggermente dopo aver toccato i minimi degli ultimi due mesi. Hang Seng di Hong Kong +1%. Restano chiusi i mercati finanziari della Cina. Sabato Goldman Sachs ha promosso a overweight le azioni di Shanghai e Shenzhen.

Italgas ha firmato un accordo da 5,3 miliardi di euro, debito incluso, per acquistare 2i Rete Gas. In un comunicato diffuso sabato, Italgas ha detto che rifinanzierà il finanziamento ponte concesso da JP Morgan e un gruppo di banche attraverso un aumento di capitale da 1 miliardo di euro.

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I dati sull’occupazione di venerdì hanno chiarito che i timori sull’arrivo della recessione di fine estate erano infondati, o almeno esagerati. L’incremento mensile dei nuovi occupati registrato in settembre è stato preso dal mercato per quel che è, una buona notizia. In aggiunta a questa, c’è il calo della disoccupazione e l’aumento della paga oraria, due elementi in grado di dare vigore ad una dinamica dei consumi in via di indebolimento. L’azionario, i tassi di mercato e il dollaro sono saliti all’unisono. L’indice Dow Jones, in rialzo dello 0,8% ha toccato un nuovo massimo della storia. S&P500 +0,9%. Si sono ridotte le aspettative di un taglio dei tassi da mezzo punto percentuale per la prossima riunione del Federal Open Market Committee e il Treasury Note a dieci anni è salito di dodici punti base a 3,97%, è aumentato anche di più il biennale, +20 punti base a 3,93%. Il differenziale tra le due scadenze si è ridotto a 4 punti base, da +14.

CURVA DEI TASSI

Il movimento di venerdì è tornato a schiacciare la curva dei tassi d’interesse, rimasta invertita per quasi due anni. Da qualche settimana è tornata la normalità, con titoli della durata residua di 10 anni a livelli più elevati di quelli a due anni. Secondo Rocco Bove, il responsabile per il mercato del reddito fisso di Kairos Partners, il movimento, detto del bull steepening è appena iniziato e davanti a sé ha ancora spazio da percorrere, almeno fino a che le curve non avranno ritrovato una naturale pendenza con premi che crescono via via che aumentano anche le scadenze. Nell’intervista pubblicata sabato dal Sole24Ore, l’esperto delle obbligazioni si esprime in questo modo: “Fin qui abbiamo avuto semplicemente un rientro dalla situazione di inversione che ha caratterizzato l’ultimo periodo. Il processo di allentamento globale della politica monetaria da parte delle Banche centrali dovrebbe portare a un irripidimento naturale delle curve dei tassi. Dove si aspetta un differenziale due-dieci anni sul Bund tedesco in allargamento verso i 50 punti base, rispetto ai pochi centesimi attuali, mentre per il BTp si potrebbe arrivare a “una curva ancora più inclinata, fino anche a raggiungere l’area attorno agli 80 punti base”.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,3%.

GERMANIA

Alle otto escono gli ordini di fabbrica.

Il governo tedesco prevede una contrazione dell'economia nazionale dello 0,2% quest'anno, ha anticipato ieri la Sueddeutsche Zeitung in vista della pubblicazione della stima ufficiale prevista per mercoledì. La previsione aggiornata sarà presentata ufficialmente dal Ministro dell'Economia Robert Habeck. Bloomberg aveva scritto in precedenza che Berlino rivedrà la sua precedente previsione di un'espansione dello 0,3%, trasformandola nella migliore delle ipotesi in stagnazione.Il settore industriale tedesco deve far fronte al rallentamento della domanda cinese, alle conseguenze della crisi energetica e alle difficoltà di transizione verso la produzione di veicoli elettrici. Un altro anno negativo potrebbe anche mettere in difficoltà la già difficile pianificazione del bilancio della coalizione al governo per il 2020.

SETTIMANA

L’evento più importante è il dato di settembre relativo all’inflazione USA (giovedì), attesa in rallentamento nella componente generale (2,3% dal consensus Bloomberg e 2,4% dagli inflation swap), mentre quella core dovrebbe rimanere stabile al 3,2%. “A meno di sorprese in positivo, il dato non dovrebbe modificare sensibilmente le attese di tagli Fed con gli operatori che, dopo il dato sul mercato del lavoro, hanno azzerato la probabilità di un taglio da 50 punti base nel prossimo meeting del 7 novembre”, scrive il team di MPS Corporate and Investment Banking di Monte Paschi.

Oltre all’inflazione USA, avremo anche il dato sui salari in Giappone (martedì), importante per valutare quali saranno le prossime mosse della BoJ. In Germania, saranno pubblicati i dati relativi a ordini di fabbrica (lunedì) e produzione industriale (martedì) che dovrebbero confermare la fase di stagnazione in atto dell’economia tedesca.

Sul fronte banche centrali, verranno pubblicati i verbali delle ultime riunioni Fed (mercoledì) e BCE (giovedì), da cui però non sono attese informazioni importanti. Maggiormente interessanti saranno invece le dichiarazioni che avremo da diversi esponenti Fed, soprattutto alla luce del recente dato sul mercato del lavoro. Si riuniranno, inoltre, gli Istituti centrali di Nuova Zelanda e India (mercoledì), con il primo atteso tagliare il tasso di riferimento di 50 pb. Inizia, inoltre, la stagione delle trimestrali negli USA, con le prime società del comparto bancario che pubblicheranno i propri conti venerdì (JPMorgan, Wells Fargo).

ASIA PACIFICO

Stamattina nel finale di seduta sale di più la borsa di Tokyo, indice Nikkei +2,2%. Lo yen si sta rafforzando leggermente dopo aver toccato i minimi degli ultimi due mesi. Hang Seng di Hong Kong +1%. Restano chiusi i mercati finanziari della Cina. Sabato Goldman Sachs ha promosso a overweight le azioni di Shanghai e Shenzhen. Il team di strategist della banca d’affari scrive nella nota che le misure prese da Pechino per rilanciare l’economia sono “decisive”.

JPMorgan Asset Management, HSBC Global Private Banking and Wealth e Nomura sono invece alcune delle banche scettiche sul rimbalzo delle borse della Cina.

TITOLI

Italgas ha firmato un accordo da 5,3 miliardi di euro, debito incluso, per acquistare 2i Rete Gas. In un comunicato diffuso sabato, Italgas ha detto che rifinanzierà il finanziamento ponte concesso da JP Morgan e un gruppo di banche attraverso un aumento di capitale da 1 miliardo di euro.

Presenta oggi il suo piano industriale aggiornato.

Unicredit. I tagli ai costi di Commerzbank, in caso di fusione, riguarderebbero soprattutto la sede centrale e non la rete di filiali, ha detto all'Economist l'AD di UniCredit Andrea Orcel.

L'AD di Unipol Carlo Cimbri fa il tifo per Andrea Orcel, perché l'operazione di UniCredit su Commerzbank possa concludersi positivamente, secondo quanto riportato da Ansa sabato. Se un'operazione di mercato come quella di UniCredit su Commerzbank venisse ostacolata da soggetti politici nazionali, l'autonomia della Banca centrale europea sarebbe messa in discussione. Lo ha detto il presidente dell'Abi Antonio Patuelli secondo quanto riportato da Ansa.

Unicredit e Nexi. Dopo mesi di negoziato hanno raggiunto un accordo sulla gestione di carte e pagamenti dei clienti in Italia, Austria e Germania fino al 2036, ha scritto il Corriere della Sera di domenica.

Eni ha firmato con l'agenzia governativa Japan Organization for Metals and Energy Security (Jogmec) un memorandum d'intesa con lo scopo di collaborare in ambito gas e Gnl per incrementare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

Stellantis sta adottando misure drastiche per preservare la liquidità, tra cui un rigido controllo sulle spese, scrive il Wall Street Journal.

Banca Mps. Il ministero dell'Economia punta a vendere entro l’anno circa il 15% dell'istituto attraverso un collocamento di azioni sul mercato che ridurrebbe la partecipazione pubblica nella banca attorno al 12%. L'AD di Unipol, Carlo Cimbri ha ribadito, secondo quanto riporta Ansa, che un'operazione con Mps non fa parte della strategia della società, aggiungendo, tuttavia, che il gruppo assicurativo potrebbe considerare l'investimento in una quota della banca toscana se fosse collegata all'acquisizione di una rete di vendita per i suoi prodotti assicurativi.

Poste italiane. Il Mef ha definito il consorzio di garanzia per la prevista dismissione di una quota della partecipata. Il collocamento delle azioni sul mercato potrebbe partire intorno al 21 ottobre, ha ipotizzato il Sole 24 Ore sabato.

Telecom Italia. Il board ha dato mandato all'AD Pietro Labriola di avviare colloqui esclusivi con il Mef e Asterion per ottenere un'offerta vincolante su Sparkle entro il 30 novembre.

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