Edf in caduta: Macron blocca l’aumento delle bollette


Il titolo perde il 16% dopo l’annuncio che per le famiglie francesi il rincaro dell’energia elettrica nel 2022 non supererà il 4%, contro una previsione di +35%. Il danno per l’utility di Stato è una riduzione dell’Ebitda 2022 di 8,4 miliardi. Possibile un intervento riparatorio


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Paura di una nuova rivolta dei gilet gialli a ridosso delle elezioni.

La paura di Emanuel Macron di dovere fronteggiare un’altra rivolta dei gilet gialli a pochi mesi dalle elezioni presidenziali (si terranno ad aprile), ha dato origine a un provvedimento del governo francese che si è abbattuto come una mazzata su Edf e sulla sua quotazione di Borsa. Venerdì 14 gennaio il titolo Edf ha aperto in caduta libera, con un ribasso del 25%, poi ammorbidito a metà seduta a un calo del 16% a 8,67 euro, livello che non toccava dal settembre 2020.

Giovedì sera il governo ha emesso un provvedimento con cui ha ordinato a Edf, azienda controllata per l’82% dalla Stato francese, di aumentare le vendite di energia a prezzo calmierato ai suoi concorrenti allo scopo di contenere l’aumento finale delle bollette elettriche per le famiglie francesi.

Previsto un taglio dell’Ebitda di 8,4 miliardi su 19,8 miliardi.

Edf ha annunciato che questo provvedimento intaccherà drasticamente i conti del 2022, con una riduzione dell’Ebitda che potrebbe arrivare fino a 8,4 miliardi di euro. Fino a ieri l’Ebitda previsto dagli analisti per il 2022 era di 19,8 miliardi di euro.

L’obiettivo del governo è scaricare su Edf e sui suoi azionisti il costo del rincaro dell’energia, e non sulle famiglie, per le quali è stato deciso un limite massimo di aumento delle bollette nel 2022 del 4%. Secondo il ministro delle Finanza, Bruno Le Maire, senza l’intervento del governo il costo dell’energia per le famiglie francesi salirebbe del 35% invece del 4%.

Nel 2018 un aumento della tassazione sul gasolio aveva scatenato il movimento di protesta antigovernativo dei gilet gialli, con mesi di manifestazioni violente a Parigi e in altre città. Per evitare che il rincaro dell’energia possa compromettere la sua posizione alla vigilia delle elezioni, Macron non ha esitato a ordinare a Edf di aumentare l’energia venduta ai concorrenti di 20 terawattora a un prezzo di 46,2 euro al megawattora che è ben più basso del prezzo di mercato.

Il provvedimento va a colpire una Edf già in difficoltà, dopo la fermata forzata di cinque reattori nucleari per problemi tecnici che hanno portato la società ad abbassare la previsione di produzione per il 2022 a 300-330 terawattora dalla precedente stima di 330-360 terawattora.

Per JP Morgan possibile un aumento di capitale

Secondo JP Morgan Edf potrebbe essere costretta a varare un aumento di capitale per fronteggiare il calo dei ricavi. Altri analisti pensano che il governo varerà nelle prossime settimane provvedimenti per dare sostegno al bilancio di Edf, ma quali saranno questi provvedimenti non è facile immaginare.

Come per tutte le utility, il maggiore appeal dell’investimento in Edf è dato dai dividendi. Prima della caduta di oggi, gli analisti si aspettavano nel 2022 un rendimento da dividendi del 6,5%. Oggi gli analisti stanno rivedendo le stime sulle cedole. Certo che se il governo dovesse trovare un metodo per fare confermare a Edf il livello del dividendo 2022, a comprare oggi le azioni si farebbe un grande affare.

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