Effetto guerra a Wall Street: torna il clima risk-off

Effetto guerra a Wall Street: torna il clima risk-off

L’attacco israeliano all’Iran continua a far salire i prezzi dei beni rifugio e del petrolio, mentre l’azionario statunitense si prepara ad un’apertura in rosso.

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Wall Street oggi

La reazione dei mercati non si è fatta attendere: i future sul Nasdaq cedono l’1,30%, con in scia anche i contratti sul Dow Jones e quelli sullo S&P500, entrambi in calo dell’1%.

Grandi protagoniste le materie prime: i prezzi del petrolio guadagnano il 7% (Brent a 74 e greggio WTI a 73 dollari al barile), mentre l’oro (+1%) era arrivato a toccare un nuovo record a 3.466 dollaro l’oncia (future).

Il dollaro torna bene rifugio e sale nei confronti dell’euro, trascinando al ribasso (-0,60%) il cross EUR/USD, a 1,1510, mentre il Bitcoin resta sotto quota 105 mila dollari (-2%).

L’attacco all’Iran

Ventilato nei giorni scorsi, l’attacco di Israele all’Iran si è materializzato nel corso della notte europea. L’obiettivo sono stati i siti del programma nucleare iraniano e le personalità coinvolte nello sviluppo e ora si attende la risposta dell’Iran che ha accusato gli Stati Uniti di essere coinvolti nell’attacco.

Gli attacchi aerei contro il programma nucleare iraniano e i siti missilistici balistici hanno riacceso una situazione di stallo tra due avversari che rischia di degenerare in un conflitto più ampio.

Intanto, Donald Trump ha insinuato che l'Iran si sia attirato l'attacco resistendo alle richieste degli Stati Uniti durante i colloqui di limitare il suo programma nucleare e lo ha esortato a raggiungere un accordo, "con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali".

Torna il clima di risk-off

“Sui mercati finanziari torna quindi il clima di risk-off, anche come conseguenza delle ultime dichiarazioni di Trump sui dazi”, scrivono da UniCredit.

"È chiaro che la domanda principale è: fino a che punto si arriverà?", secondo Chris Scicluna, responsabile della ricerca economica di Daiwa Capital Markets a Londra, riferendosi alle tensioni in Medio Oriente, sottolineando che "il mercato ha colto nel segno in termini di ribasso delle azioni, rialzo del petrolio e dell'oro".

"L'escalation geopolitica aggiunge un ulteriore livello di incertezza al già fragile sentiment", ha detto Charu Chanana, chief investment strategist di Saxo, aggiungendo che il greggio e i beni rifugio rimarranno su una traiettoria ascendente se le tensioni continueranno a intensificarsi.

"Stiamo assistendo ai classici movimenti di avversione al rischio", secondo Matthew Haupt, gestore di portafoglio di Wilson Asset Management: "Ciò che stiamo osservando ora è la velocità e l'entità della risposta di Teheran. Questo determinerà la durata delle attuali mosse. Molto spesso queste mosse svaniscono dopo gli shock iniziali".

"I trader sono ora preoccupati per le prospettive di un conflitto mediorientale in piena regola", ha detto Matt Simpson, analista di mercato senior presso City Index, avvisando che "questo manterrà alta l'incertezza e la volatilità".

Notizie societarie e pre market USA

Apple (+0,10%): le vendite di iPhone in Cina sono salite al primo posto a maggio dopo un aumento del 15% a livello mondiale rispetto all’anno precedente nei mesi di aprile e maggio, registrando così la maggiore performance del gigante tecnologico nel bimestre successivo alla pandemia Covid-19, secondo i dati forniti da Counterpoint Research.

GameStop (-0,2%): ha annunciato ieri il prezzo dell'offerta di obbligazioni convertibili a 7 anni da 2,25 miliardi di dollari: prezzo di conversione iniziale fissato a 28,91 dollari, che rappresenta un premio del 32,5% rispetto al prezzo medio ponderato per il volume del titolo di ieri.

Oklo (-4%): ha venduto ieri circa 6,7 milioni di azioni a 60 dollari per un ricavo lordo di 400 milioni di dollari, implicando uno sconto del 6,9% rispetto alla chiusura di ieri.

RH (+18%): utile nel 1° trimestre di 13 centesimi di dollaro, superiore alle stime di una perdita di 9 centesimi.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

Wells Fargo Securities: neutral e prezzo obiettivo aumentato da 515 a 565 dollari.

Nvidia

Bernstein: buy e target price confermato a 185 dollari.

Netflix

JP Morgan: neutral e prezzo obiettivo sempre a 1.220 dollari.

Oppenheimer: buy e target price alzato da 1.200 a 1.425 dollari.

McDonald’s

Jefferies: buy e prezzo obiettivo ribadito a 360 dollari.

Oracle

Berenberg Bank: neutral e target price incrementato da 150 a 180 dollari.

Adobe

Fubon Securities: neutral e prezzo alzato da 445 a 470 dollari.

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