Effetto Lvmh sul settore del lusso

Il fatturato del colosso francese è risultato sotto le attese degli analisti, pesando sulle prospettive future delle altre società del comparto.
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Lusso in difficoltà
Piovono vendite sull’azionario legato al settore del lusso questa mattina dopo i risultati deludenti di Lvmh diffusi ieri sera. Il titolo della multinazionale francese proprietaria di oltre settanta marchi tra cui Christian Dior, Fendi, Louis Vuitton, Tiffay, Bulgari e Sephora cede oltre l’8% alla borsa di Parigi, scendendo fino ad un minimo di 485 euro per azione.
L’effetto trascinamento colpisce soprattutto Christian Dior (-7%), Prada (-4%), Burberry (-4%), Salvatore Ferragamo (-4%), Kering (-2%), Pernod Ricard (-2%), Richemont (-2%), Moncler (-2%), Brunello Cucinelli (-1,80%), Hermes (-1%), Swatch (-1%), Safilo (-1%) e Hugo Boss (-1%).
Delusione Lvmh
Il gruppo francese ha subìto un calo del 2% del suo fatturato (20,3 miliardi) nel primo trimestre 2025 (-3% su base organica), anche se la società parla di “buona resilienza” in un contesto geopolitico ed economico complesso.
Tra le varie aree geografica, in Europa si è assistito “ancora una volta ad una crescita a perimetro e valuta costanti”, mentre il calo ha riguardato Stati Uniti (leggero), nonostante una buona performance nei settori moda e pelletteria e orologi e gioielli, e Giappone, in quanto nel Paese asiatico nel primo periodo dello scorso anno la crescita era stata trainata dal forte aumento della spesa dei consumatori cinese nel mercato locale. “Stabili”, gli andamenti nel resto dell’Asia, “paragonabili al 2024”.
Passando ai vari business, il calo maggiore ha riguardato il settore dei Wines & Spirits (-9% su base organica ) con il Cognac che “è stato frenato dalla debole domanda in Cina e negli Stati Uniti”.
Moda e Pelletteria hanno visto una diminuzione del 4% (-5% su base organica) mostrando comunque “una buona resilienza rispetto al primo trimestre del 2024, che era stato trainato dalla forte crescita degli acquisti in Giappone”. Variazioni più contenute per Profumi e cosmetici (0%, -1%); Orologi e gioielli (+1%, 0%); Vendita al dettaglio selettiva (0%, -1%).
Infine, “in un contesto geopolitico ed economico instabile, LVMH si conferma vigile e fiduciosa in questo inizio d’anno”, restando concentrata “sullo sviluppo dei suoi marchi, guidato da una politica costante di innovazione e investimenti, nonché da una costante ricerca della qualità dei suoi prodotti, della loro desiderabilità e della loro distribuzione selettiva”.
La lente degli analisti
Il fatturato del colosso francese è stato "sotto le attese", spiegano infatti gli analisti di EQUITA, che hanno abbassato del 7% il prezzo obiettivo su Lvmh, che scende a 620 euro, con rating hold.
Anche secondo Banca Akros i dati sono stati inferiori alle attese, con un fatturato del 5% circa al di sotto delle stime del consenso. "Vediamo la notizia come negativa per il settore nel suo complesso, dati i segnali di un contesto in deterioramento sia in Asia, sia negli USA rispetto al quarto trimestre 2024", commentano gli esperti del broker.
Stesso giudizio da Barclays: "I ricavi del primo trimestre sono stati inferiori alle previsioni, soprattutto nella divisione chiave FLG (fashion e pelletteria)", con "il principale driver per il rallentamento che è stato il consumatore cinese e in particolare i turisti cinesi in Giappone".
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