Effetto Nvidia sulle borse


Grazie alle mirabolanti crescite della divisione data center, il produttore di chip ha chiuso il periodo novembre 2023-gennaio 2024 con utili rettificati pari a 5,16 dollari per azione, il consensus era 4,59 dollari. Fatturato di 22,1 miliardi di dollari, circa due miliardi sopra le stime degli analisti. Il trimestre in corso dovrebbe chiudersi con un giro d’affari di 24 miliardi di dollari, le aspettative erano 22,2 miliardi di dollari. Titolo +9% nel dopoborsa. Future del Nasdaq +1,5%. Indice MSCI Asia Pacific sui massimi da aprile del 2022. Record per il Nikkei. I membri del FOMC non sono ancora pronti al taglio dei tassi. Tenaris: trimestre sopra le attese.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Con un guizzo negli ultimi venti minuti, la borsa degli Stati Uniti ha interrotto ieri sera la mini serie negativa. L’indice S&P500 è passato nel giro di pochi minuti da -0,7% a +0,1%, la variazione finale della seduta. Stesso movimento per il Dow Jones, +0,1% alla campanella. Il Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,2%, partendo dal -1% segnato in avvio di negoziazioni. Nel dopoborsa il future dell’indice dei tech è arrivato a guadagnare l’1,5%, per effetto delle comunicazioni trimestrali più attese degli ultimi giorni, quelle di Nvidia.

NVIDIA

Il produttore di chip ha chiuso il periodo novembre 2023-gennaio 2024 con utili rettificati pari a 5,16 dollari per azione, il consensus era 4,59 dollari. Fatturato di 22,1 miliardi di dollari, circa due miliardi sopra le stime degli analisti. Il trimestre in corso dovrebbe chiudersi con un giro d’affari di 24 miliardi di dollari, le aspettative erano 22,2 miliardi di dollari. Gli elementi più notevoli della performance sono nella divisione dei chip per i data center. Le vendite sono arrivate a 18,4 miliardi di dollari, in aumento del 409% su base annua. Nel trimestre di un anno fa, le entrate per quel segmento erano solo 3,6 miliardi di dollari. "L'informatica accelerata e l'intelligenza artificiale generativa hanno raggiunto il punto di svolta. La domanda sta aumentando in tutto il mondo tra aziende, industrie e nazioni", ha affermato il CEO Jensen Huang nel comunicato stampa dell'azienda.

Nvidia ha spiegato che la crescita è dovuta alle maggiori spedizioni delle GPU Nvidia Hopper utilizzate per la formazione e l'inferenza di modelli di intelligenza artificiale di grandi dimensioni e applicazioni di intelligenza artificiale generativa. I grandi fornitori di cloud computing hanno rappresentato oltre la metà delle entrate del centro dati per il trimestre. Il titolo è arrivato a guadagnare il 9% nel dopoborsa.

FEDERAL RESERVE

Il mercato obbligazionario si è indebolito anche per effetto di quanto è emerso dai verbali del Federal Open Market Committee (Fomc), l’organismo della Federal Reserve incaricato di guidare la politica monetaria. Il Treasury note a dieci anni si è portato al tasso del 4,36%, +8 punti base.

Servono “maggiori progressi" sull'inflazione prima di tagliare i tassi d’interesse, si legge nelle minute della riunione del 31 gennaio. I banchieri hanno ribadito che il picco dei tassi è stato "probabilmente" raggiunto, ma sono in aumento i rischi sull'inflazione determinati dalla geopolitica e dall’aumento dei salari. I banchieri hanno poi confermato che esistono, secondo loro, dei rischi da un allentamento della politica monetaria "troppo veloce". Al termine di quella riunione, i banchieri della Fed decisero - in linea con le attese - di mantenere i tassi d'interesse al 5,25%-5,50%.

BOND

Le prospettive del mercato obbligazionario sono peggiorate negli ultimi quattro mesi e oggi “non vediamo particolare valore sulla parte lunga dei titoli di Stato dei paesi sviluppati. Il Bund resta un bene rifugio, forte di un rapporto debito Pil inferiore al 60%, ma con limitate prospettive di un potenziale rialzo. Il grosso della riduzione degli spread sui titoli corporate, inoltre, è già avvenuto negli scorsi mesi”, si legge nota di AcomeA Sgr. Alberto Foà, il presidente e responsabile del team obbligazionario, guarda con qualche preoccupazione all’andamento dell’offerta netta di titoli di Stato. “Le nuove emissioni governative per finanziare le manovre fiscali, infatti, non saranno più sostenute dalle banche centrali, le quali nei prossimi mesi continueranno invece a dismettere i titoli in portafoglio (Quantitative Tightening). Negli USA sono attese emissioni nette quest’anno per 1.920 miliardi di dollari dai 1.427 miliardi nel 2023 (+34,6%); in Italia per 150 miliardi di euro da 122 miliardi (+30%). Cinque anni fa, ancora in pieno Quantitative Easing, l’offerta netta era negativa negli USA, per -449 miliardi di dollari, e anche in Italia, per -42 miliardi.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, nella scia di Wall Street, il future del Dax di Francoforte sale dello 0,8%.

L’indice MSCI Asia Pacific è in rialzo dello 0,7% e tocca i massimi dall’aprile del 2022. Nikkei di Tokyo +1,2% nel finale di seduta, massimo della storia. Hang Seng di Hong +0,8%. Shanghai Composite +0,8%.

TITOLI

Tenaris ha chiuso il quarto trimestre del 2023 con vendite pari a 3,41 miliardi di dollari, + 5% su base sequenziale e meglio delle aspettative “grazie all'elevato livello di spedizioni in Medio Oriente e per progetti di condotte offshore, oltre all'inclusione dell'attività di rivestimento per tubi Shawcor, recentemente acquisita, che ha compensato il calo dei prezzi in atto nelle Americhe. EBITDA pari a 975 milioni di dollari, in calo principalmente a causa della discesa dei prezzi medi di vendita nelle Americhe. L'utile netto del trimestre, pari a 1,1 miliardi di dollari è stato influenzato positivamente per 167 milioni di dollari di maggiori risultati delle società non consolidate.

Recordati. Oggi la società pubblica i dati del trimestre.

Unicredit punta a rinegoziare nel corso del 2024 l'accordo per la distribuzione dei fondi di Amundi se l'asset manager francese intende mantenere il principale partner italiano dopo la scadenza del contratto nel 2027, riferisce una fonte. Muoversi in anticipo su un contratto che risulterebbe migliorativo per la banca aiuterebbe UniCredit ad affrontare la sfida comune a tutte le banche ora che i tassi sono giunti al picco: aumentare i ricavi da commissioni per compensare la diminuzione della spinta derivante dal margine di interesse. Gia' dal prossimo anno UniCredit potrebbe incamerare una quota maggiore delle commissioni sulla vendita dei fondi del primo asset manager europeo, spiega la fonte. In passato fonti vicine alla vicenda avevano spiegato che anche i minimi contrattualmente garantiti ad Amundi rappresentavano un nodo da affrontare in un rinnovo.cartolarizzazione.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile maxipremio del 15% e premi trimestrali dell'1,5% (6% annuo) con il certificate su Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit
Sottostanti:
Banco BPMUniCredit S.p.AIntesa Sanpaolo
Maxicedola
15%
Importo Maxicedola
€150,00
Rendimento p.a.
6%
Cedole
1,5% - €15,00
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VD39CH4
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy