Elon Musk di nuovo contro il lockdown: riapre la fabbrica Tesla in Fremont

L'imprenditore ha deciso la riapertura dell'unico impianto di Tesla negli USA e si è detto pronto ad essere arrestato
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Musk sfida le leggi sul lockdown
Tesla ha deciso di violare deliberatamente la legge californiana riaprendo le sue fabbriche nonostante il lockdown deciso dal governo locale. Proprio lo stesso Ceo di Tesla, Elon Musk, lo ha annunciato su Twitter, aggiungendo di essere pronto a essere arrestato nel caso in cui ci sia un intervento delle autorità per fermare la produzione.
L'impianto in questione è quello di Fremont, dove sono impiegati 10 mila lavoratori e chiuso dal 23 marzo dopo la decisione del governo di dare avvio al lockdown, mentre attualmente è previsto un ritorno limitato delle attività commerciali e manifatturiere con restrizioni sanitarie a partire solo dal 18 maggio.
A questo punto, Tesla rischia una multa di mille dollari al giorno o fino a 90 giorni di prigione per aver violato gli ordini sanitari, ma per ora nessuna autorità è intervenuta per far rispettare le restrizioni.
Le minacce di Musk
L'anticipo di apertura deciso da Musk aveva visto prima una causa alla Contea di Alameda per ottenere l'annullamento degli ordini esecutivi all'origine della chiusura della fabbrica. Dopo la conferma del blocco, il vulcanico Musk ha minacciato di spostare gli uffici amministrativi e il suo unico stabilimento statunitense in Texas o in Nevada.
“Se manterremo un'attività a Fremont dipenderà dal modo in cui verremo trattati in futuro”, aveva minacciato Musk, ma dal governo statunitense arrivava un sostegno alle scelte di Tesla. Il segretario al Tesoro, Steve Mnuchin, aveva invitato la California a collaborare con Musk, vista l'importanza dell'impianto di Fremont, unico di Tesla negli USA.
La contrarietà di Musk alle misure del lockdwon era stata espressa anche nei giorni scorsi, quando il patron di Tesla aveva definito “fascista” il blocco, aggiungendo che “questo non è democratico, questa non è libertà”, per poi reclamare la restituzione “alle persone della loro libertà”.
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