Elon Musk l’ha fatto di nuovo: balzo del Dogecoin dopo un suo tweet


Elon Musk lo aveva promesso lo scorso dicembre, e ora è effettivamente possibile utilizzare la criptovaluta Dogecoin per gli acquisti dei prodotti all'interno dello shop online di Tesla.


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Dogecoin protagonista

Elon Musk ‘did it again’, l’ha fatto di nuovo. È bastato un (altro) suo post su Twitter per spingere alle stelle il prezzo del Dogecoin, nonostante il calo generale odierno del mercato delle criptovalute.

Oggi il Dogecoin era arrivato a guadagnare oltre il 20% a 0,2 dollari, nonostante il ‘fratello maggiore’ Bitcoin non brilli particolarmente (-2% a 42.600 dollari) come del resto tutte le altre valute digitali.

La spinta odierna permette al Dogecoin di entrare nella top ten per capitalizzazione di mercato tra le cripto, visto il suo valore odierno di circa 27 miliardi di dollari, appena sopra quella del Polkadot.

Il tweet di Musk

Sono bastate cinque parole al patron di Tesla per far tornare il Dogecoin al centro dell’attenzione dei mercati. Il tweet pubblicato questa mattina annunciava che il “merchandiser di Tesla è acquistabile con Dogecoin”, aprendo nuove possibilità di utilizzo delle monete digitali.

Pertanto, prodotti come ‘Cyberwhistle’ e ‘Cyberquad for Kids’, presenti nella sezione lifestyle, potranno essere acquistati utilizzando la criptovaluta, secondo il sito web di Tesla.

La decisione era già stata annunciata a dicembre dallo stesso Musk in un altro tweet, ormai un ‘must’ per gli annunci del vulcanico imprenditore.

La retromarcia sul Bitcoin

Già nel marzo 2021, l’imprenditore sudafricano aveva annunciato la possibilità di acquistare le sue auto con una cripto, il Bitcoin, facendone lievitare il prezzo, anche se dopo due mesi aveva fatto ‘marcia indietro’, escludendo successivamente questa possibilità citando l’impatto ambientale dovuto all’attività di mining (estrazione) della cripto.

Il nuovo cambio di opinione è arrivato nel luglio successivo, quando assicurava che in futuro Tesla avrebbe accettato le cripto come mezzo di pagamento per i suoi veicoli, anche senza offrire una data specifica.

Andamento e previsioni sul Bitcoin

La sessione odierna delle criptovalute resta leggermente ribassista, causando un calo della capitalizzazione dell’intero mercato di circa l’1,3% a 2,05 trilioni di dollari.

Il Bitcoin resta intorno ai 42 mila dollari, dopo aver lasciato quota 47 mila nei primi giorni del 2022 e “nel caso in cui dovesse ‘rompere’ i 45.500 dollari, potremmo vedere un altro forte movimento verso l'alto, facendo crescere la convinzione che il peggio sia alle spalle”, spiega Naeem Aslam, capo analisi di AvaTrade.

Solo il 10 gennaio, infatti, il Bitcoin aveva toccato un minimo di 39 mila dollari, e anche se “al momento sembra un rimbalzo fragile, una rottura di questa resistenza potrebbe cambiare la situazione”, aggiunge.

Paura estrema

Il Bitcoin resta al di sotto del suo massimo storico di 2 mesi fa del 36%, ma le cripto continuano ad ‘allontanarsi’ dalle piattaforme ad un ritmo impressionante. “La differenza di 26.300 bitcoin tra l’uscita e l’entrata negli scambi rappresenta un segno incoraggiante di un minor rischio di vendita continua”, twittava la piattaforma di analisi delle criptovalute Santiment.

“Questo sta creando una carenza di offerta di Bitcoin, spingendo il suo valore nella giusta direzione”, sottolinea Aslam, aggiungendo che “in termini di azione dei prezzi, la quota più importante per la cripto è il supporto di 40.000, e, finché questo rimane intatto, è probabile che vedremo ulteriori movimenti verso l’alto”, aggiunge.

Inoltre, l'attuale sentiment del mercato per le criptovalute resta impantanato nella “paura estrema”, ma questa non è necessariamente una cosa negativa. In effetti, questo atteggiamento è esattamente il motivo per cui gli investitori raccomandano di ‘comprare sul calo’”, continua l’esperto.

La “paura estrema”, conclude Aslam, “è propagandata come un'opportunità per comprare criptovalute come Bitcoin, Ethereum, Solan e altre a prezzi bassi in modo che, con la ripresa dei loro prezzi, gli investitori possono venderle per ottenere profitti più alti”.

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