Enel ai massimi dall’aprile 2022 dopo la BCE

Il settore delle utility guadagna ancora dopo i balzi di ieri arrivati grazie alla prospettiva di stabilità futura dei tassi di interesse a seguito delle indicazioni della Banca centrale europea di un possibile futuro stop alle scelte restrittive di politica monetaria.
Enel ancora in verde
Continua il momento positivo di Enel e di tutto il settore delle utility a Piazza Affari, ieri spinto dalle decisioni della Banca centrale europea.
La seduta si era chiusa con un +2,7% per il Ftse Italia Utenze rispetto al +2,2% del corrispondente europeo e al +1,4% del FTSE MIB, e oggi resta ancora positivo (+0,30%).
Balzo del 3,2% per Enel, proseguito oggi con una crescita più limitata nel corso della mattinata (+0,20%), con un massimo toccato a 6,356 euro per azione, livelli tornati al picco dell’aprile 2022.
Ancora positive le altre protagoniste del settore dei servizi come A2A (+0,30%), Hera (+1%), Italgas (+0,30%), Terna (+0,50%), Snam (+0,50%) e Acea (+0,50%), ieri tutte in crescita tra l’1 e il 3%.
L’impatto della BCE
Ieri la BCE ha alzato i suoi tassi di interesse, ma ha lasciato intendere di essere arrivata al picco della sua politica monetaria restrittiva.
Enel, e tutto il settore utility è particolarmente sensibile alle decisioni dell’istituto centrale, in quanto opera principalmente attraverso l’indebitamento e sono sensibili alle variazioni dei tassi di interesse.
Voci e notizie dalla Colombia
Enel resta al centro dell’attenzione anche a causa delle indiscrezioni di MF secondo le quali Ecopetrol, azienda energetica colombiana controllata dallo Stato, potrebbe essere interessata al parco eolico Windpeschi da 200 MW di proprietà di Enel.
L’opera, attualmente in costruzione, avrebbe dovuta essere terminata nel 2024 ma i lavori sono stati interrotti a tempo indeterminato a maggio a causa delle proteste delle comunità indigene locali.
Intanto, Enel Colombia ha comunicato alle autorità locali la cessione dell'intera partecipazione di Transmisora de Energia Rinovable in Guatemala al gruppo Energia de Bogotà, con la chiusura prevista entro la fine di ottobre e un impatto trascurabile.
“Nel corso del 2023, Enel ha già ceduto circa 6 miliardi di euro, oltre ai 6 miliardi di euro ceduti l'anno scorso, raggiungendo così un obiettivo totale di 21 miliardi di euro”, ricordano da WebSim Intermonte, che sul titolo hanno un giudizio ‘interessante’, con target price di 7,80 euro.
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