Enel alza la guidance 2023 dopo i “solidi” numeri dei nove mesi

Enel alza la guidance 2023 dopo un robusto aumento dei margini ottenuto in questo 2023.

In particolare, i primi nove mesi dell’anno del gruppo si sono conclusi con un risultato netto di gruppo pari a 4,253 miliardi di euro, balzando del 141,9% rispetto ai 1,7584 miliardi dello stesso periodo del 2022, e quello ordinario (5,033 miliardi e +65,2%).

Crescono anche Ebita (15,220 miliardi e +23,5%) e Ebit (9,835 miliardi e +62,1%) rispetto allo scorso anno, grazie all’andamento positivo della gestione operativa, a meno adeguamenti di valore e alle minori svalutazioni dei crediti commerciali, compensando così i maggiori ammortamenti dei nove mesi del 2023.

Risultato negativo (-34,1%) per i ricavi (69,534 miliardi) a causa dei minori volumi di energia prodotti in un regime di prezzi medi di vendita decrescenti in un contesto caratterizzato da maggiore stabilità dei prezzi rispetto al 2022.

Numeri che sostengono il titolo Enel solo in apertura di seduta, con un guadagno arrivato fino all’1%, per poi virare in negativo dopo poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, passando da un massimo di 6,197 ad un minimo di 6,094 euro.

La performance operativa registrata da Enel al 30 settembre viene definita “solida” dalla società e pone le basi per l’aumento della guidance relativa all’intero esercizio 2023 rispetto a quella fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025.

Nel dettaglio, l’Ebitda ordinario è visto tra 21,5 e 22,5 miliardi, in crescita dal precedente target di 20,4-21 miliardi, mentre l’utile netto ordinario di gruppo ora è atteso tra 6,4 e 6,7 miliardi dal range annunciato in passato di 6,1-6,3 miliardi.

Enel conferma il raggiungimento del target di indebitamento finanziario netto/Ebitda pari a 2,4-2,5 volte, considerando un indebitamento finanziario netto pro-formato per tenere conto anche degli impatti finanziari delle operazioni di cessione di asset programmate e non finalizzate, i cui effetti finanziari si produrranno solo a valle del completamento dei consueti processi autorizzativi da parte delle Autorità competenti.

Per quanto riguarda il dividendo, il cda del gruppo ha deliberato la distribuzione di un acconto 2023 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 24 gennaio 2024, corrispondente ad una crescita del 7,5% se paragonato al precedente anticipo di 0,20 risalente a gennaio 2023. Previsto un dividendo complessivo per l'esercizio 2023 pari a 0,43 euro per azione.

I risultati del trimestre di Enel “hanno mostrato una continuazione dei robusti miglioramenti dei margini registrati sul mercato interno nel primo semestre del 2023, dopo le perdite registrate lo scorso anno”, sottolineano da WebSim Intermonte.

Sul fronte del debito, nonostante un leggero aumento rispetto alla fine di settembre, dalla sim vedono “spazio per una riduzione significativa nel quarto trimestre 2023 grazie all’ulteriore graduale normalizzazione del capitale circolante e agli incassi derivanti dalle vendite di asset”.

“Riteniamo che il prossimo CMD potrebbe offrire catalizzatori positivi per il titolo”, concludono da WebSim, confermando la loro raccomandazione positiva, con giudizio ‘interessante’ su Enel e un target price di 7,8 euro.

Giudizi positivi anche da Goldman Sachs ed Equita Sim, i cui analisti confermano il rating ‘buy’ e i rispettivi prezzi obiettivo di 8,35 euro e 6,9 euro sul titolo in scia a conti definiti “solidi” e “in forte crescita”.